Cleptomania: il bisogno patologico di rubare

Cleptomania: il bisogno patologico di rubare

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Definizione di Cleptomania

La cleptomania è il bisogno patologico di rubare, una tendenza irrefrenabile e immotivata  per entrare in possesso di oggetti anche privi di valore e non necessariamente legati ad un bisogno.

Frequenza

La cleptomania è una malattia mentale rara, ma grave, che può causare molta preoccupazione alla persona che ne soffre e ai suoi cari. La cleptomania inizia spesso durante gli anni dell’adolescenza, ma può iniziare anche in età adulta. Circa due terzi delle persone che soffrono di cleptomania sono donne.

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Tipologia del disturbo

La cleptomania è un tipo di disturbo del controllo degli impulsi, caratterizzato da problemi con l’autocontrollo sia sul piano dei pensieri, sia su quello delle azioni. Vi è infatti una difficoltà a resistere alla tentazione di fare qualcosa. Questa patologia viene considerata una forma ossessiva del pensiero, in quanto il pensiero del furto e del suo compimento invade continuamente la mente, impedendo, con la sua ideazione fissa, qualsiasi altro tipo di attività mentale. Lo stimolo a rubare è completamente estraneo alla volontà della persona: un’idea così detta ‘parassitaria’, che prende il sopravvento sulla volontà.

Sintomi

I sintomi della cleptomania possono riguardare:

  • Incapacità di resistere a uno stato di tensione crescente prima di rubare oggetti di cui non si ha bisogno;
  • Tensione, ansia o eccitazione crescenti, che portano al furto;
  • Sensazione di piacere, sollievo o gratificazione al momento del furto;
  • Sensi di colpa, rimorso, odio per se stessi, vergogna o paura dell’arresto dopo il furto;
  • Ritorno degli stimoli e ripetizione del ciclo della cleptomania.

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Caratteristiche

A differenza dei taccheggiatori ordinari, i cleptomani non rubano per ottenere un guadagno personale, per un atto di coraggio, vendetta o ribellione. Essi rubano semplicemente perché la spinta è così potente da non poter resistere.

Gli episodi di cleptomania si verificano generalmente spontaneamente, di solito senza pianificazione e senza l’aiuto o la collaborazione di un’altra persona.
La maggior parte delle persone con cleptomania ruba in luoghi pubblici, come negozi e supermercati. Alcuni possono rubare presso amici o conoscenti, come a una festa.
Spesso gli oggetti rubati non hanno valore per la persona con cleptomania, e la persona potrebbe permettersi di comprarli.

Gli oggetti rubati sono di solito nascosti, non vengono mai usati. Gli oggetti possono anche essere donati, a familiari o amici, o anche segretamente rimessi nel luogo dove sono stati rubati.
Le sollecitazioni a rubare possono verificarsi con maggiore o minore intensità nel corso del tempo.

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Le cause organiche

Le cause della cleptomania non sono note. Diverse teorie suggeriscono che la cleptomania potrebbe essere legata a:

  • Problemi con una sostanza chimica del cervello chiamata serotonina. La serotonina aiuta a regolare gli stati d’animo e le emozioni. Bassi livelli di serotonina sono comuni nelle persone soggette a comportamenti impulsivi;
  • Disturbi da dipendenza. Il furto può causare il rilascio di dopamina (un altro neurotrasmettitore). La dopamina causa sensazioni piacevoli, e alcune persone cercano questa sensazione gratificante;
  • Sistema oppioide del cervello. Le sollecitazioni sono regolate dal sistema oppioide del cervello. Uno squilibrio in questo sistema potrebbe rendere più difficile resistere alle sollecitazioni.


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Le cause psico-sociali

I fattori di rischio della cleptomania possono riguardare:

  • Storia familiare. Avere avuto un genitore o un fratello, con cleptomania, oppure disturbo ossessivo-compulsivo,  o eccessivo consumo di alcool o di altre sostanze può aumentare il rischio di ammalarsi di cleptomania.
  • Malattia mentale. Le persone con cleptomania hanno spesso un’altra malattia mentale, come disturbo bipolare, disturbo d’ansia, disturbi alimentari, disturbo da uso di sostanze o disturbo di personalità. Particolarmente alta è la correlazione fra cleptomania e bulimia (65%).
  • Situazioni o vissuti particolarmente stressanti, come ad esempio la perdita di persone care, o un grave senso di fallimento personale.

Secondo una spiegazione di tipo psicoanalitico, il furto è capace di compensare situazioni d’angoscia e depressione dovute ad un inconscio senso di colpa: il cleptomane sarebbe così un “delinquente per senso di colpa”, una persona che commette i suoi reati perché attende dalla punizione che ne discende il raggiungimento della serenità e della tranquillità interiore.

Il sollievo che, in questo caso, il delinquente ottiene dal sintomo non risiede nell’azione colpevole (che può accentuare ulteriormente il senso di colpa), ma nella punizione che cerca di ottenere attraverso la confessione e l’irrogazione della pena. Il desiderio di essere punito induce infatti il cleptomane a far si che il suo furto non sia mai perfetto e che quindi renda possibile la scoperta, l’arresto e la punizione del suo autore. L’obiettivo reale del furto del cleptomane sarebbe dunque la punizione, la mortificazione, l’umiliazione.

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Complicazioni

Se non trattata, la cleptomania può causare gravi problemi psicologici, familiari, lavorativi, legali e finanziari.

Altre complicanze associate alla cleptomania possono riguardare:

  • Altri disturbi del controllo degli impulsi, come il gioco d’azzardo o lo shopping compulsivo;
  • Alcol e abuso di sostanze;
  • Disturbi di personalità;
  • Problemi alimentari;
  • Depressione;
  • Disturbo bipolare;
  • Ansia;
  • Sessualità ossessiva;
  • Pensieri suicidi, tentativi di suicidio

Prevenzione

Poiché la causa della cleptomania non è chiara, non è ancora noto come prevenirla con certezza.
Rivolgersi a un terapeuta non appena il furto compulsivo ha inizio può aiutare a prevenire la cleptomania dal peggiorare e prevenire alcune delle conseguenze negative.

Diagnosi

Diagnosticare un disturbo di cleptomania non è semplice, in quanto questo genere di pazienti non chiedono un supporto medico o psicologico. In genere il problema emerge quando il paziente chiede una consulenza per risolvere un altro suo disturbo, come ad esempio la depressione, bulimia, stati ansiosi, oppure dopo essere stato scoperto nell’atto di rubare.

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Terapia

Sebbene non esista una cura specifica per la cleptomania, il trattamento con farmaci o la psicoterapia può aiutare a porre fine al ciclo dei furti compulsivi.

L’obiettivo è stabilizzare il tono dell’umore del paziente, il che si può ottenere a seconda dei casi, attraverso la psicoterapia, la somministrazione di farmaci o utilizzando entrambi gli strumenti terapeutici. La terapia familiare è in genere consigliata, in quanto il disturbo può avere effetti sull’intero nucleo familiare. Le sostanze chimiche che sembrano curare efficacemente il disturbo dal punto di vista farmacologico sono fluoxetina (Prozac) e naltrexone (Revia).

Dr. Walter La Gatta

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Costo della Terapia online, Individuale e di Coppia, 70 euro


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