Consulenza online Questioni di sex 10

Lettere a Dr. Walter La Gatta

Foto Dr. Walter La GattaQUESTIONI DI SEX
Archivio Storico  2001-2011
Pagina n. 10

VI SPIEGO I MIEI PROBLEMI

Vorrei spiegarvi i miei problemi….difficoltosi e contorti, sperando sinceramente con tutto il cuore che possiate darmi un consiglio. Sto con un ragazzo da circa un anno, non ama che io fumi ..direi anzi che non
lo sopporta. Ma a volte questa mi sembra una scusa per non baciarmi.. Infatti nonostante una vita sessuale attivissima io e lui non ci baciamo mai. Ovvero lui non mi bacia mai…dice che sente l odore del fumo che gli da fastidio… Ma io ho provato a non fumare per qualche gg e la situazione non è molto cambiata…. per niente direi… Il secondo problema è che non raggiunge mai l orgasmo se non attraverso masturbazione personale solo 2 volte in un anno sempre tramite masturbazione sono riuscita a farlo arrivare all orgasmo io. Lui dice di non provare grandi sensazioni nella penetrazione.Questa cosa succede da sempre con ogni sua ex patner. La cosa che mi fa riflettere è che lui da bambino ha subito un operazione agli organi genitali una cosa semplice , fatta solo per aiutare l igene intima maschile.
Non so se questo problema abbia delle basi psicologiche o fisiche… E non so se considerare il fatto che non mi bacia una cosa grave….a livello incoscio.
Vi ringrazio se mi vorrete aiutare
Angela

Cara Angela,
Aver smesso di fumare qualche giorno potrebbe non essere sufficiente per togliere l’odore del fumo, che ormai permea i suoi vestiti, i suoi oggetti personali e sé stessa. Dunque, qualche giorno aggiuntivo di astinenza dalle sigarette potrà farle capire se il problema è il fumo o c’è dell’altro. Quanto invece alle vostre modalità di rapporto sessuale, non credo che l’operazione subita possa aver particolarmente condizionato le abitudini del suo ragazzo: è più probabile che sia un retaggio adolescenziale (età in cui tipicamente i giovani sperimentano per la prima volta su sé stessi la loro sessualità, a volte mantenendo questa abitudine anche in seguito). Trattandosi, appunto, di una abitudine, essa può essere gradualmente modificata, man mano che nella vostra vita erotica entreranno altre modalità di rapporto.
Cordiali saluti.
Dr. Walter La Gatta, Ancona

LUI HA FATTO IL GIGOLO’

Salve,
il mio partner non mi ha mai nascosto di aver avuto molte relazioni in passato ma qualche tempo fa mi ha rivelato di aver fatto anche il gigolo e di aver avuto (nei night) alcuni rapporti occasionali con dei trans.
Da allora sono passati più di 15 anni. L’uomo di oggi sembra completamente diverso. Non frequenta più certi ambienti, dice di amarmi ed essermi fedele. Lui non vuole parlare del suo percorso perché il passato è passato. Io però non capisco, ho tanti dubbi: un ragazzo bello e affascinante come lui non aveva bisogno di pagare x fare sesso e allora perché? Per trasgressione? O c’è in lui un’omosessualità latente che non vuole ammettere? Ma la cosa che più mi turba è l’essersi concesso a donne di 30-35 anni maggiori di lui pur non avendo bisogno di soldi. Il solo pensiero mi disgusta. Mi chiedo cosa significhino x lui morale, dignità e rispetto… che importanza dava ai rapporti sessuali.. Infine che ci fa con me, ragazza perbene (e forse un po’ perbenista) ? Mi pare di ricalcare il vecchio stereotipo sessista che sostiene che gli uomini possono e devono avere tante esperienze ma poi quando mettono la testa a posto scelgono la donna seria e fedele, meglio se con poca esperienza.Insomma sono andata in crisi. Mi rendo conto che in suo passato non dovrebbe condizionare il nostro presente ma io non faccio che pensare a lui in certi frangenti, metto in dubbio tutto. Ci sarà altro che non mi ha detto? Fin dove si è spinto pur di provare “tutto”? Saranno stati solo episodi di gioventù? Lui ora pare molto diverso… ma si cambia davvero così tanto nella vita?Mi aiuti a fare chiarezza La prego, a capire chi ho davanti. La ringrazio in anticipo.
Monica

Cara Monica,
Purtroppo non si può conoscere il passato di una persona nei dettagli: difficile capirne le motivazioni, le abitudini, i desideri. Credo però che la cosa la riguardi solo fino ad un certo punto, perché la vostra storia è iniziata su altre premesse e con una persona apparentemente diversa da quella che è stata in passato. Inoltre, il fatto di averle confidato tutte queste cose potrebbe essere letto come il desiderio del suo uomo di non avere segreti per lei (che motivo avrebbe infatti avuto di raccontarle il suo passato, instillandole questi dubbi, se non fosse cambiato?) In ogni caso, poiché è difficile sapere tutto di una persona, conviene sempre tenere gli occhi aperti e non lasciarsi sfuggire eventuali comportamenti che, al di là delle sue rassicurazioni, non confermino i suoi reali sentimenti di sincerità e chiarezza nei suoi confronti.
Cordiali saluti.
Dr. Walter La Gatta, Ancona

CHI HA PROBLEMI?

Salve sono un ragazzo di 28 anni sono fidanzato con la mia ragazza da 7 anni e abbiamo deciso di sposarci, questa decisione mi ha fatto riflettere: da sette anni noi facciamo l’amore, all’inizio ci sembrava tutto normale in una serata lo facevamo anche tre volte, con il passare del tempo abbiamo diminuito
e la cosa strana, per me è che la mia durata sessuale è diminuita moltissimo e la maggior parte delle volte lei non raggiunge l’orgasmo. è normale? sono io ad avere problemi o viceversa?
grazie per l’attenzione
Remo

Gentile Remo,
Come spesso accade alle giovani coppie appena formate, la forte spinta alla sessualità, generata dalla novità della situazione, porta ad avere una frequenza sessuale molto elevata, che nel tempo, giocoforza, va lentamente declinando fino a stabilizzarsi alla frequenza che rappresenta il migliore equilibrio tra i reciproci desideri dei partner. La sua attuale ridotta capacità di controllare l’orgasmo è probabilmente dovuta ad una frequenza dei rapporti troppo diradata e quando ciò avviene, l’elevata tensione sessuale non le consente di controllarsi come desidererebbe. Mentre per quanto la riguarda è probabilmente sufficiente aumentare la frequenza dei rapporti, per la sua ragazza una maggiore attenzione durante i preliminari potrebbe essere consigliabile per migliorare la situazione.

Cordiali saluti.
Dr. Walter La Gatta, Ancona

LA NOSTRA COPPIA E’ ESPLOSA

Buongiorno, la nostra crisi di coppia è esplosa sette mesi fa, ma dopo 20 anni di matrimonio mio marito dice di non amarmi più probabilmente, dopo una sua analisi a ritroso, da 2 anni circa. Le cose stanno peggiorando sempre più, lui aveva deciso di uscire di casa, poi di ricostruire ora di vivere da separati in
casa. I rapporti sessuali settimanali che fino ad ora ci sono comunque stati, hanno come risultato un suo grave malessere fisico, pur definendoli molto soddisfacenti. Tale malessere ora non è più sostenibile da entrambi le parti, le chiedo il significato di questo malessere (mal di testa, tristezza che attanaglia il cuore…) perchè stiamo riprovando a ricostruire il nostro rapporto, ma questo potrebbe essere invece la sua volontà interiore di non volerlo continuare?
Grazie, per finire le scrivo che nella nostra coppia sembrano invertiti i ruoli della sensibilità, la sua è molto più femminile della mia di donna, per lui non esiste sesso senza amore…il suo malessere decreta l’impossibilità di ricostruire o forse non deve essere semplicemente il punto di partenza?

Gentile Signora,

La situazione che espone è complessa abbastanza da richiedere un intervento specialistico da parte di uno psico-sessuologo che vi aiuti in un percorso articolato, a ritrovare la serenità del vostro rapporto.Avete entrambi bisogno di sostegno psicologico ed il collega che vi prenderà in carico sarà certamente in grado di aiutarvi.
Molti saluti.
Dr. Walter La Gatta, Ancona

QUESITO SEMPLICE E SINTETICO

Il mio quesito è molto semplice e sintetico. Sono attualmente legata a un partner di cui sono molto innamorata e in passato ho vissuto legami sentimentali basati sempre sull’amore. Tuttavia, sin dall’adolescenza, non ho mai provato piacere in nessuna circostanza sessuale, dal bacio ai rapporti completi. Il che significa che sono una simulatrice vera e propria, poichè non ho mai conosciuto l’orgasmo nemmeno praticando autoerotismo. Un anno fa mi è stato regalato (per scherzo) uno stimolatore vaginale, o meglio, un vibratore. Da allora, l’unico modo per provare l’orgasmo (sensazione che finalmente ho provato anche dal punto di vista fisico) è stato utilizzare lo stimolatore. Le preciso che si tratta di un orgasmo clitorideo, breve ma molto intenso e che riesco a ripetere più volte in ogni momento masturbatorio. La mia domanda è: come è possibile provare l’unica forma di piacere solo attraverso uno strumento meccanico e mai con stimolazione mia o del mio partner?
Tenga presente che l’assenza totale di sensazioni non complica la mia sessualità: infatti “fisicamente” presento tutte le tipiche reazioni “fisiche” di uno stato di eccitazione, anche se non riesco a “sentirle”. Aggiungo che ho vissuto un’infanzia e un’adolescenza equilibrate, in una famiglia molto morbida e disposta al dialogo anche su temi sessuali.
La ringrazio fin da ora e le auguro buon lavoro.
Lella

Gentile Lella,

E’ possibile che nel suo caso, concause fisiche e psicologiche contribuiscano a non darle quel piacere che la sessualità generalmente offre. Mi chiedo se lei abbia avuto una visita ginecologica, per escludere una particolare conformazione fisica dei suoi organi genitali che impedisca un facile accesso alla stimolazione manuale da parte sua o del partner. In questo caso, la superstimolazione prodotta dal vibratore potrebbe riuscire a darle quelle sensazioni che altrimenti non prova. Un’altra causa potrebbe essere più psicologica: la difficoltà a lasciarsi andare al piacere della sessualità, non tanto per tabù sessuali dovuti ad un’educazione troppo rigida, quanto ad un bisogno di conservare sempre il controllo su sé stessa, in quanto inconsciamente spaventata dalle sue stesse emozioni.
Saluti cordiali.

Dr. Walter La Gatta, Ancona

ANSIA DA PRESTAZIONE

Tutto è cominciato quando dovevo farlo per la prima volta con la mia ragazza.Quando ho messo su il condom il pene ha perso consistenza. Da li ho sempre avuto ansia da prestazione.dopo ho avuto una storia durata 3 anni in cui sono riuscito a combattere questo problema,anzi ero super virile con delle prestazioni di 1ora e30 di media.dopo ci siamo lasciati, mi è capitato di uscire con altre ragazze ma al momento giusto mi sentivo agitato e con la paura di fare cilecca!quindi invetavo scuse per evitare il rapporto sessuale x paura di fare brutta figura.però mi è capitato di riuscire con la mia ex e con lei non ho problemi anzi…. come quando eravamo insieme. adesso sto uscendo con un’altra tipa ma ho paura della mia ansia da prestazione.non so come fare per combattere questo problema psicologico,perchè quando sono da solo o quando mi è capitato di rifarlo con la mia ex il mio pene funziona benissimo e anche quando mi sveglio alla mattina è in super erezione!GRAZIE
Matteo

Gentile Matteo,

Il suo è evidentemente un caso psicologico, in cui l’ansia le impedisce di fare tranquillamente ciò che lei in situazioni meno ‘difficili’ è capace di realizzare senza problemi. La facilità dei rapporti con la sua ex conferma quindi la sua perfetta funzionalità e la necessità di una maggiore attenzione e consapevolezza quando si trova con altre ragazze. In questa certezza trovi le risorse per poter superare la sua ansia concentrandosi solo sul piacere che trae dai momenti che dedica alla sessualità e soltanto se tutto questo da solo non bastasse, le suggerisco di rivolgersi ad un collega per risolvere in poco tempo questa situazione.
Cordialmente,
Dr. Walter La Gatta, Ancona

POEMA DELLA MIA VITA

Sono una ragazza di 28 anni, non so se iniziare a scrivere il poema della mia vita o limitarmi a descrivere il mio problema. Fino a 18 anni ai tempi delle superiori avrei potuto avere rapporti sessuali, ma me lo impediva la paura della penetrazione, poi a 18 anni successe un evento che preferisco non ricordare ma che comunque non è la causa del problema. dai 18 al 26 anni ho avuto due storie importanti, una durata 7 anni con un ragazzo più grande di me di 15 anni e la seconta durata un anno e mezzo con un ragazzo 10 anni più di me. in tutt’è due le storie non sono mai riuscita ad eccitarmi quando il mio uomo mi toccasse…tutto finiva solitamente con la masturbazione di entrambi dopo il rapporto vero e proprio, cioè neanche durante il rapporto provavo piacere. Dai 26 a tutt’ora ho avuto relazioni occasionali anche con ragazzi miei coetanei, ma con lo stesso risultato. Da circa due mesi mi è successa una cosa che non riesco a capire nemmeno facendo sforzare il cervello al massimo delle idee. E’ inspiegabile..è assurdo… Conosco una persona da 7 anni ma prima non ci facevo nemmeno caso…negli ultimi due mesi ho inizialmente a fare pensieri strani su di lui….e alla fine tutto è successo e credo di essermi innamorata di lui…e lui di me. Problema: ha quasi 30 anni più di me e secondo problema quando mi bacia…mi tocca….o facciamo l’amore….mi fa sentire veramente sensazioni che sconoscevo. Pensavo che non sarei mai riuscita ad eccitarmi tanto…invece solo con lui ci riesco.Non so darmi una risposta chiara a tutto questo anche perchè se si sapesse in giro non saprei come comportarmi (riguardo l’età) e poi sarebbe tutto complicato. La prego di darmi una risposta almeno diversa da quelle che ipotizzerebbero le persone che potrebbero sapere. Perchè non è ne una questione di carenza affettiva del padre, ne che forse essendo più grande ha una certa esperienza su come toccare una donna. La ringrazio
S.

Cara S.

Per non darle delle risposte troppo scontate,per prima cosa devo osservare che manca l’informazione forse più esplicativa, ma che lei non vuole rievocare. Pur tuttavia, vorrei dirle di godere di questo momento magico della sua vita in cui per la prima volta sperimenta amore e piacere, ma rimanendo perfettamente consapevole che trenta anni di differenza sono incancellabili e che non può quindi questa persona rappresentare il suo futuro. Se vuole, mi dia anche quella informazione mancante, ma intanto viva la sua vita.
Cordialmente,
Dr. Walter La Gatta, Ancona

SCAMBIO DI COPPIA

Buongiorno,vorrei chiederle una consulenza relativa allo scambio di coppia.
Gia’ da tempo io e mia moglie ne abbiamo parlato, ma lei alla fine e’ reticente a frequentare locali o persone che sono scambisti o voyeur.Io ho cercato di farle capire che non e’ per me’ importante lo scambio di coppia, ma la fantasia erotica come vedere altre coppie o una solamente a far l’amore, o il gioco che puo’ avvenire fra le donne delle coppie. Cosa posso fare per convincerla veramente.
Grazie anticipatamente.
Ale.

Gentile Ale,

Credo che più che convincere sua moglie a fare una cosa che non desidera, sarà molto più facile convincere sé stesso ad evitare di forzare sua moglie e quindi ad accettare il suo punto di vista.Conservare le sue fantasie erotiche nel suo immaginario, sarà comunque uno stimolo ulteriore per rendere sempre più appagante il vostro rapporto. ‘Convincere’ sua moglie aprirebbe la strada a conseguenze non prevedibili, che potrebbero portare alla rottura del vostro rapporto.
Cordiali saluti.
Dr. Walter La Gatta, Ancona

PECCATO, CI SEPAREREMO!

Salve. sono con il mio compagno da quando abbiamo concepito il nostro primo figlio cioè da circa 7 anni (ci conoscevamo però da pochi mesi). ne abbiamo 2 di 6 e 3 anni. nei primi anni la vita sessuale è stata scadente a causa delle maternità e successivi disagi (allattamenti notturni e stanchezza costante). ora mio marito vorrebbe avere rapporti quotidiani e io non riesco a soddisfare le sue esigenze.litighiamo in continuazione riguardo questo problema ma io non so proprio come fare.non è una cosa che riesco a fare sforzandomi e nemmeno lo voglio.credo che alla fine ci separeremo. peccato perchè abbiamo grandi affinità su tutto il resto della vita di coppia. ma il sesso è un aspetto troppo importante. grazie per l’attenzione e per un eventuale consiglio
p.

Gentile P.,

Credo che il peccato maggiore consista nel non saper trovare il giusto equilibrio, che in una coppia è una ricerca costante, anche su un tema così importante come la sessualità. E’ pur vero che a causa del precoce arrivo del primo bimbo la vostra coppia non ha avuto il tempo di consolidarsi e, tra l’altro, stabilizzare un proprio soddisfacente ritmo sessuale. Ciò non toglie che questo nuovo equilibrio non sia bello, anzi doveroso, ricercarlo oggi, fra due persone che stanno bene insieme e per di più con due bambini, cercati, da crescere. Penso quindi che dovreste trovare più tempo da dedicare a voi stessi come coppia, per poter tornare a parlarvi e parlare anche di sessualità: le sembrerà banale ma tra desiderare di fare l’amore una volta al giorno oppure una volta alla settimana, c’è comunque una via di mezzo, soddisfacente per entrambi.
Cordialmente,
Dr. Walter La Gatta, Ancona

AVERLO DURO

Buon giorno, ho 42 anni. Nella mia vita sessuale, sin da quando ho cominciato, a quasi 18 anni, ho avuto sempre alte frequenze di rapporti e masturbazione (quest’ultime quotidiane). In poche parole sono sempre stato molto attivo. Attualmente sono in media di 3-4 orgasmi a settimana. Però, sin da sempre, le mie erezioni non sono state super eccezionali, tranne in momenti particolarmente eccitanti, cioè partivano molto bene e poi dovevo un po’ faticare, di sollecitazione o di fantasia per mantenerle, quasi come se non pompasse sangue a sufficienza. Infatti, terminata la sollecitazione, il pene tende sempre a perdere di tono. In genere ci impiegano dai 2 ai 5 minuti e avvengono, tranne rarissime volte, SEMPRE tramite sollecitazione fisica, oltreché mentale, TRANNE quelle notturne e mattutine, quando, senza fare assolutamente alcuna sollecitazione, me lo trovo durissimo senza toccarlo.
Poi c’era un altro problema. Quando cambiavo partner erano guai: erezione praticamente nulla per almeno un 7-10 giorni di tentativi, finché non entravo in quella confidenza affettiva e complice con la partner. Questo mi ha dato ovvi problemi in qualche rarissima avventura passeggera, finita, chiaramente, coi miei frustranti fallimenti…
Nell’attuale vita sessuale matrimoniale (3-4 volte a settimana) va tutto quasi bene. Quasi perché, a differenza di altri che, in un attimo, gli viene duro senza toccarsi, io ci metto un 5 minuti per avere l’erezione, ma, spesso, durante il rapporto, perdo di tono (qualche volta, fortunatamente rara, capita di interromperlo, masturbarmi per tirarlo su e poi riprendere). A volte il ricorrere a qualche fantasia mi aiuta, altre no. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, e che adesso mi crea maggiore disagio, è il fatto che io e mia moglie di tanto in tanto usiamo giocare sessualmente con una coppia di nostri amici… Purtroppo in quei momenti, tanto
desiderati, mi blocco: comincio a tremare, l’erezione non parte nonostante l’amica mi fa di tutto, il pene si ritrae, si fa piccolo come un mignolo, sottile, come se mi si addormentasse tutto l’apparato genitale come se non avessi più sangue. Nei rari casi in cui l’erezione è partita era intermittente e con l’orgasmo sempre da trattenere.
Ho utilizzato Viagra, Cialis o Levita, tutto bene tranne brevi momenti di perdita di tono, recuperati subito con la masturbazione.
Certo mi è anche difficile accettare l’uso di queste pillole, dal momento che tolgono il gusto della spontaneità. Ho fatto una visita dall’Andrologo e tutti gli esami del caso che danno come esito il fatto che il mio pene funziona normalmente.
Vivo la cosa con forte disagio, per il fatto di aver visto personalmente, negli ultimi 10 anni, tanti uomini che avevano l’erezione istantanea: la cosa mi fa sentire anormale!
La prego di dirmi qualcosa, affinché possa vivere questi giochi di scambio con più serenità e, di riflesso, anche a mia moglie e all’altra coppia. E non che poi, appena da solo, finisco per piangere!
LP

Gentile LP,

Se la diagnosi scaturita dalla visita specialistica è di normalità funzionale, credo che il suo problema erettile, durante l’autoerotismo e l’attività sessuale di coppia possano derivare o da un’ansia da prestazione, che la coglie nel dover dimostrare prima di tutto a sé stesso la perfezione delle sue erezioni, o probabilmente da una frequenza dell’attività sessuale che non consente la ‘giusta’ ricostituzione del desiderio che è necessario per una buona eccitazione ed erezione.
Il suggerimento potrebbe essere una riduzione transitoria, per verificare questa ipotesi.
Per quanto riguarda le sue modeste prestazioni che lamenta nelle attività di scambio di coppia, poiché l’unica variabile è questa, credo che l’ansia da prestazione prevalga sul desiderio, rendendole impossibile concentrarsi sul suo piacere ed impedendole così la sua normale attività sessuale.
Trattandosi di ansia, essa va risolta o con l’autoapprendimento di una tecnica di rilassamento, oppure, se non ottiene risultati, con l’aiuto dello psicologo.
Cordiali saluti.

Dr. Walter La Gatta – Ancona

DESIDERIO E CASTITA’

Mi chiamo Ciccio e credo di essere pornodipendente. Il problema è molto diffuso ma il mio ha una particolarità.
Io ho conosciuto la pornografia a 13-14 anni con nn pochi problemi sulla mia vita sociale (Pensi che ho 25 anni e sono ancora vergine). Intorno all’eta di 18 anni ,vedendo che non riuscivo a vedere le donne come persone ma solo come sesso, ho cominciato a sforzarmi di fare amicizia con loro senza secondi scopi. Questo mio esperimento cominciò a funzionare e finalmente cominciia a crearmi amicizie più intime ma… appena ne avevo la possibilità pensavo subito al sesso e tutte le volte le ragazze si allontanavano considerandomi un porco. A 20 anni mi innamorai cosi tanto da rinuciare a tutto il porno (fino ad allora videocassette e CD senza usare internet) per una ragazza che tuttora sta con me. Pensavo fosse tutto finito ma aihme.. era appena cominciata. Appena cominciammo a diventare più intimi lei mi disse che voleva rimanere casta fino al matrimonio. Io inizialmente mi arrabbiai tantissimo anche perchè stavo cominciando ad assaporare il “fare l’amore” come la felice sostituzione del fare “autosesso” con la pornografia e soprattutto io consideravo una decisione del genere ignorante e antica pur essendo un cattolico credente. A quel punto ricominciai col porno con i videoclip di internet, dvd prestati dagli amici fino a presentare i sintomi del Pornodipendente (Poi dirò come l’ho scoperto).
Circa 3 mesi fa, dopo la solita masturbazione liberatoria, stufo della situazione, andai alla ricerca di qualche rimedio su internet e trovai un sito che spiegava gli svantaggi del pornodipendente ed il suo profilo generale, Come gia avrà capito in quel profilo mi sono rivisto io ed ho provato un forte senso di solitudine e di umiliazione.
A questo punto lei dirà:”ma perchè nn l’ha detto alla sua ragazza cosi avrebbe potuto farsi aiutare?”.
Io l’ho fatto, le ho parlato (un umiliazione mostruosa!!!) e per fortuna mi ha capito e ho trovato una spalla valida per consolarmi. Da allora sono riuscito ad elminare quella dipendenza forte apprezzando anche i miglioramenti nello studio (sono un universitario) e nei rapporti con la mia ragazza. Ora , senza continuare con la mia storia; le spongo il mio problema: A volte (1 volta a settimana in media) ho delle ricadute e devo rivedere materiale porno grafico. Ho notato che questo capita sempre quando ho degli incontri un pò più “eccitanti” con la mia ragazza.
Sono 4 anni che stiamo insieme e dubito che ci sposeremo tra poco, io mi vergogno di essere vergine e ho una voglia pazza di fare l’amore. La mia ragazza che è un tipo molto “innocente” (ha 24 anni) nn si accorge delle volte che mi eccita e mi dice continuamente che nn vede l’ora fare l’amore con me senza nemmeno sapere di che si tratta dato che nemmeno si masturba. Questa condizione è molto frustante anche perchè io le dico subito cio che mi infastidisce e lei ; giustamente, nn mi capisce perchè nn ha proprio l’idea di cosa significhi eccitante, dipendenza pornografica e tutto il resto. Almeno mi ama e questo nn è poco. A me dispiace farla sentire in colpa e soffrire anche perchè nn so più quale sia il problema: il fatto che io sia ancora vergine, il fatto che lei nn voglia fare sesso o l’essere schiavo della pornografia.
Grazie a voi ho gia vinto la timidezza con le ragazza anni fa (ho conquistato la mia ragazza), aiutatemi a sconfiggere questa voglia di sesso martellante. Perchè lei nn si è MAI masturbata ed io nn riesco a resistere piu di 5-6 giorni!!!?
Comunque, qualunque sia il problema, ho capito (proprio ora che sto scrivendo) che la mia vita è centrata sul sesso. Non vorrei che la mia ragazza rinunciasse alla castità prematrimoniale per colpa mia. Non voglio che il sesso condizioni la mia vita.
Nn so che fare.
Aiuto.

Caro Ciccio,

Intanto complimenti per aver fatto tutti i progressi che lei racconta nella sua lettera. Questo dovrebbe incoraggiarla circa sé stesso e le sue prospettive.
Il problema che lei pone è di difficile soluzione, perché da un lato c’è il suo desiderio sessuale, che inserito nel contesto sociale che lei vive, probabilmente diventa insopportabile, considerando quanto oggi la sessualità possa essere ‘facile’. Dall’altro c’è la posizione della sua ragazza, dove la fede è più forte del desiderio sessuale ed ha come obiettivo da raggiungere la castità fino al matrimonio.
Credo che le sue riflessioni siano state molto utili per farle comprendere di essere al centro di un nodo molto difficile, che vede il suo sciogliersi solo nel sospirato matrimonio. Mi chiedo però quale sia il concetto di castità della sua ragzza e della verginità suo proprio. Se nel concetto di castità della sua ragazza è prevista una qualche attività sessuale che escluda però la deflorazione questo potrebbe essere il giusto palliativo in attesa del si. Quanto al suo concetto di verginità, credo che lei debba cessare di farsene un cruccio, perché in particolare per un uomo, la verginità è solo mentale, a lei non mancano esperienze, sebbene indirette ed infine è fidanzato da quattro anni con una ragazza di cui è innamorato: è difficile sostenere la sua ‘verginità’.
Cordiali saluti.

Dr. Walter La Gatta Ancona

UNA IMBARAZZANTE PIPI’

caro dottore,
sono un ragazzo di 19 anni e da poco ho dei rapporti sessuali costanti con una ragazza.. con altre ragazze ho avuto rapporti ma solo occasionali. ho un problema di fondo che è quello che in pratica mi fa andare spesso in bagno a orinare e il dottore mi ha diagnosticato una colite.. quest’estate non sono riuscito ad andare ad orinare dopo che lo stimolo continuava e cosi all’ospedale mi hanno applicato un catetere diagnosticandomi una prostatite..il medico che mi sta curando ora ha però detto che appunto si tratta di una colite e che questa può infiammare il resto degli organi posti vicini al colon. alcune volte non riesco a raggiungere l’erezione proprio per il motivo che mi scappa da fare pipì e anche svuotando la vescica dopo poco ritorna lo stimolo..
se mi potesse tranquillizzare o aiutare mi sarebbe molto di conforto perchè mi sto deprimendo per questo fatto.. mi sento ridicolo cioè non ho mai sentito di questi casi.. mi rivolgo a lei perchè ho visto molte sue risposte che mi sono piaciute, spero e credo che ne sappia dare una anche a me.
cordiali saluti
Jhonny

Gentile Johnny,

Intanto grazie per le sue visite al nostro sito. Se lei è già in terapia medica per risolvere il problema intestinale, credo che con i progressi della sua terapia avrà anche dei miglioramenti nelle sue prestazioni sessuali. Devo dire che se il suo è un problema organico, la psicologia può aiutarla solo in parte e solo per la parte che riguarda l’ansia che la coglie, nel timore di non poter avere le sue esperienze sessuali a causa del suo continuo stimolo urinario. Credo che due siano le possibili soluzioni al suo problema: la prima realizzare una certa continuità nella frequenza della sua vita sessuale per rendere stabile e ridotta la sua tensione sessuale. La seconda, nell’evitare durante la sua attività sessuale, di concentrarsi su ciò che le potrebbe accadere di negativo e di concentrarsi invece sulle sensazioni piacevoli che vive il suo corpo in quei momenti.
Cordiali saluti.
Dr. Walter La Gatta – Ancona

ANDARE DAL GINECOLOGO

Salve mi chiamo Leonardo e ho 27 anni, sono 4 anni che sono fidanzato con la mia ragazza (26 anni).Prima di me lei aveva avuto altri rapporti e dal punto sessuale li ha definiti traumatici.
Arrivando al problema, durante il rapporto sessuale ,dopo qualche minuto, prova dolore e sente irrigidire e gonfiare la parete vaginale, ho provato a convincerla ad andare da un ginecologo (anche perchè sono preoccupato che possa essere un problema grave )ma avendo paura del comportamento della madre preferisce far finta di nulla.Ora mi chiedo se sbaglio io a insistere o se le mie preoccupazioni sono fondate.

Salve Leonardo,

Non so se le sue preoccupazioni possano essere fondate: per questo occorre una visita ginecologica ed ogni madre dovrebbe occuparsi di prendere un appuntamento per la propria figlia già durante l’adolescenza, per la prima visita ginecologica. Se ciò non è accaduto, non c’è motivo di informare la madre oggi per decidere finalmente questo importante atto di prevenzione.
Credo che la sua fidanzata dovrebbe, al più presto, prenotare una visita.
Quanto alla possibile dispareunia (dolore vaginale durante i rapporti) ritengo che, esclusa la causa organica, essa vada ricercata nei conflitti psicologici, probabilmente dovuti ad una scarsa o troppo rigida educazione sessuale, che non le consente di vivere liberamente la propria sessualità In questi casi, l’auto-aiuto è difficile e sarebbe buona cosa rivolgersi ad un/a collega. Il primo passo è comunque la visita ginecologica.
Saluti.

Dr. Walter La Gatta -Ancona

NON E’ ANORGASMIA

salve,
il mio è un problema di mancanza di piacere sessuale. Non soffro di effettiva anorgasmia, in quanto con la masturbazione raggiungo l’orgasmo, ma finora non sono mai riuscita a raggiungerlo con il mio partner. Ho avuto diversi ragazzi, e con tutti il problema è stato il medesimo, fino a farmi pensare che non ci riuscirò mai. Con il mio attuale ragazzo, che amo, la cosa sta diventando un problema che non riusciamo a risolvere e rischia di innescare una serie di reazioni a catena, in cui io mi sento inadatta, lui insicuro, e se io provo a dire qualcosa lui si risente e io mi chiudo. Insomma, premesso che credo che la natura del problema sia psicologica, le sarei davvero grata se riuscisse a darmi qualche consiglio.

Salve. Da ciò che lei descrive nella sua lettera, ritengo che non dovrebbero esserci problemi di anorgasmia, ma sarebbe comunque opportuna una visita specialistica per escludere questa eventualità. Ciò detto, dato che lei ha una normale reazione di orgasmo alla masturbazione, mentre non riesce ad ottenere lo stesso durante i rapporti col partner, vorrei specificarle che è una falsa credenza che la ‘normalità’ significhi avere l’orgasmo vaginale: al contrario, esso riguarda solamente tre donne su dieci.
Cordiali saluti.

Dr. Walter La Gatta Ancona

MI DEVO CONSIDERARE BISEX?

Gentile Dottore, ho 18 anni e ho una bella relazione con una ragazza più grande di un anno da 2 anni e mezzo. Di questa relazione sono tuttora soddisfatto, e premetto che abbiamo una vita sessualmente attiva e regolare, anche se ora ci vediamo poco (2 volte a settimana) poichè siamo in 2 città diverse per motivi di studio. Sebbene sento di volerle veramente bene, un bene infinito, e sebbene lei mi piaccia molto anche fisicamente, vorrei capire perchè e se è normale che nel corso della mia relazione io sono stato attratto a volte da alcune ragazze molto belle, anzi diciamo molto sensuali, che appunto mi attiravano, ma solo sessualmente. Io non ho mai sentito nulla di più nei loro confronti se non un’ attrazione sessuale, talvolta anche molto forte. E spesso mi sono masturbato pensando a loro. Volevo capire se questo è un comportamento “normale”. Tuttavia da un po’ mi sono imposto per rispetto nei confronti della mia fidanzata di evitare di pensare a queste ragazze e di smetterla di masturbarmi pensando a loro. Così da breve tempo (qualche settimana) ho cominciato ad avere fantasie sia omosessuali(in minima parte) sia transessuali (soprattutto) . MI spiego: non provo alcuna attrazione verso l’ uomo per quanto riguarda la sua bellezza o il suo fascino, anzi il pensiero di baciare un uomo non mi piace. Tuttavia mi attrae il pensiero di poter masturbare un uomo soprattutto oralmente e anche di avere rapporti anali solo passivi. Infatti questa attrazione la provo molto di più per i trans, sono eccitato dal fatto di poter essere sottomesso da una donna col pene, dal fatto di poter avere queste esperienze con una “donna”, di poter avere rapporti orali con un pene, che però è in una “donna”. Mi sento quasi attratto dal pene in sè, ma è ‘ possibile che le mie siano solo fantasie che poi non metteri davvero in pratica. Aggiungo anche che a 12-13 anni circa dei miei amici ed io che andavamo spesso in giro per sport avevamo occasionali rapporti omosessuali(masturbazione a vicenda) pur non essendoci mai baciati o mai assolutamente piaciuti. Volevo sapere se tra questi avvenimenti ci possono essere dei legami, se i miei comportamenti sono normali nel senso che tutti hanno questi pensieri ma li reprimono e non lo dicono e se mi devo considerare bisessuale. Le chiedo gentilmente di rispondermi perchè sono veramente confuso ho bisogno di risposte di un esperto e mi scuso per il disturbo.
Gentilissimo,

Provare attrazione per altre donne, pur essendo innamoratissimo della sua ragazza, è un fatto assolutamente normale. Se poi con la sua ragazza lei si può incontrare con scarsa frequenza, può essere normale anche la ricerca di un soddisfacimento erotico attraverso la masturbazione. E’ normale anche avere fantasie erotiche di vario tipo, anche omosessuali… Credo che più lei negherà a sé stesso certe fantasie e certe piccole soddisfazioni casalinghe, che peraltro lei ricerca per necessità e non per particolari perversioni, più la sua mente creerà scenari sempre più hard, portandola perfino, come è accaduto, a dubitare di sé stesso e della sua vera identità. Come dicono gli inglesi: Take it easy! … E magari eviti di guardare troppa pornografia online, se ne guarda.

Dr. Walter La Gatta – Ancona

METTERE ORDINE

Gentile dottore, Da molti anni ho un compagno mio coetaneo con cui però non ho mai convissuto e con cui ho avuto pochissimi rapporti sessuali, nei quali mi sono sempre sentita poco coinvolta anche se arrivavo comunque a provare l’orgasmo. Il legame con questo ragazzo è sempre stato litigioso, abbiamo due caratteri che si comprendono a fatica e lui ha un comportamento in generale poco maturo, percui anche nell’approccio sessuale è poco virile e non mi attrae, Lui è stato il primo e l’unico uomo avuto finora , abbiamo instaurato una sorta di collaborazione reciproca, avendo entrambi una famiglia d’origine oppressiva, quasi che stare insieme potesse in qualche modo aprire uno spiraglio verso l’esterno e darci un reciproco appoggio pratico nei problemi della vita quotidiana. Di fatto però tre anni fa, dopo essersi sempre più rarefatta, la nostra vita sessuale si è interrotta del tutto, mi sono rifiutata di continuare ad avere con lui dei rapporti che non sentivo naturali e desiderati. Con il passare del tempo si è rassegnato e, pur senza darmi alcun motivo di credere che abbia altre relazioni, sembra aver cancellato del tutto il sesso dalla sua vita, sull’argomento è sfuggente e pare non dare alcuna importanza alla cosa. Da parte mia ho iniziato a frequentare una chat e ho conosciuto un uomo sposato, ci siamo sentiti regolarmente e l’attrazione mentale si è presto espressa anche in una attrazione sessuale. Le difficoltà dovute alla distanza e ai rispettivi compagni ci hanno permesso di incontrarci da soli solo poco tempo fa, in questa occasione pur se molto attratti fisicamente l’uno dall’altra non siamo riusciti a portare a termine il rapporto, lui si è bloccato nonostante fosse più che evidente che lo volevamo entrambi, Ne è venuto fuori un incontro ibrido e incerto, nel quale ci siamo posti molti interrogativi sulla nostra relazione e su noi stessi. La confusione ora è tale che non so più quali siano i miei sentimenti e soprattutto sento di avere una sorta di rifiuto della sessualità, che mi pare una cosa “sporca” e con troppe implicazioni che la rendono problematica anziché spontanea. Ho timore che i due anni passati nel virtuale con questo uomo mi abbiano tolto dalla realtà e mi impediscano di avere una disposizione sana nei confronti della sessualità. Inoltre mi sento incapace di esprimere il mio amore anche con il corpo, mi sento davvero molto coinvolta, ma al tempo stesso è come se una parte di me rifiutasse di abbandonarsi fisicamente. Non ultimo il mio continuo interrogarmi sulla natura del rapporto con il mio compagno “ufficiale” e su come sia possibile per lui accettare così serenamente una vita apparentemente priva di espressione sessuale. Mi scuso se la mia esposizione risulta poco chiara, spero in un Suo consiglio che possa aiutarmi a mettere ordine in questa situazione che sento essere complessa e pesante. Grazie.

Gentilissima,

La sua relazione “reale” non è partita con buone premesse ed è precocemente invecchiata, fino a spegnersi del tutto. La mancanza di rapporti sessuali e l’accettazione della cosa da parte di lui sta a significare che il rapporto d’amore, se mai vi è stato, ora è sicuramente finito e ad esso è ormai subentrata l’abitudine e la noia. La seconda storia è nata anch’essa male perché è stato un surrogato per la mancanza d’amore che il rapporto con l’altro le riservava. Con il compagno virtuale avete messo insieme le vostre solitudini, vi siete innamorati dell’amore, ma poi incontrandovi avete probabilmente capito che la realtà è un’altra cosa. Forse, per mettere ordine nella sua vita, lei dovrebbe trovare il coraggio di rompere sia con il partner reale, sia con quello virtuale, per cercare di costruire qualcosa di più solido ed appagante nel suo futuro. Quanto alla sessualità, sarebbe interessante capire se si tratta di un vero e proprio rifiuto, oppure di un rifiuto dovuto al fatto di non aver incontrato finora sul suo cammino le persone giuste, con le quali esprimere e condividere una più intensa vita sessuale. Solo l’esperienza le farà capire se è necessario semplicemente trovare un partner più adeguato a lei, o iniziare un lavoro psicologico su di sé, per comprendere le ragioni del suo rifiuto.
Cordialmente,

Dr. Walter La Gatta – Ancona

E’ RIAPPARSO L’EX

Siamo una coppia che convive felicemente da 10 anni [io 44 e lei 38] con quattro bimbi piccoli [9-7-5-2,5]. La mia donna è una molto attraente ma soprattutto è davvero una gran brava persona equilibrata divertente nonchè una grande mamma. Oggettivamente ha molte virtù e nel nostro equilibrio riconosco sia la persona più in gamba tra i due; siamo assieme da quasi 13 anni e la relazione nostra è serena e stabile soprattutto per una buona compatibilità caratteriale di affetto e anche molte altre cose. Entrambi abbiamo avute nel nostro passato parecchie esperienze e lei stessa ammette che l’aver conosciuto molti uomini le ha dato sicurezza e tranquillità. La nostra attività sessuale non è purtroppo molto frequente forse 2 volte al mese ma abbastanza soddisfacente nell’intensità dei rapporti anche se sono sempre io a propormi e dover superare qualche esitazione. Ora dopo che la mia compagnia ha brillantemente superato la fase di quattro gravidanze praticamente consecutive con tutto quanto ne consegue, noto in lei [con grande piacere da parte mia] una tendenza verso maggiore femminilità [recentemente ha effettuato una plastica al seno] e ricerca di una maggiore indipendenza che ritengo fondamentale per l’equilibrio di qualsiasi persona, senza però manifestazioni esagerate, mettendo sempre al centro l’attenzione per I la famiglia. Peronalmente ho una sorta di disagio che risale all’inizio della nostra relazione quando durante una vacanza qualche giorno prima che io la raggiungessi lei ebbe una breve relazione di qualche giorno con un ragazzo di 7 anni più giovane di cui non ho idea all’epoca quanto fu conclusiva e intense, però da allora tra di loro è rimasto una sorta di legame costante basato essenzialmente su un rapporto per lo più telefonico [a me non reso ufficialmente noto, anche se ne sono al corrente]. Lo scorso mese durante un week end fuori città con amiche è riapparso in un incontro casuale questo ex ragazzo tuttora single il quale le ha accompagnate nel corso di una piacevole serata tutti assieme a divertirsi fino all’alba. Comunque cose normali. l’incontro non fu casuale ma preventivamente combinato e di recente si sono risentiti, la mia compagnia sta pensando appunto di ritornare su R. per accompagnare un’amica. Concordo che possa gestirsi l’indipendenza con le sue amiche e a fare anche delle gite perchè non vi è nulla di male, però provo anche una sorta di lieve gelosia e la mia questione che mi pongo è sulla dimensione di questa relazione che in qualche modo mi appare come qualcosa di latente o forse un passaggio non metabolizzato da parte mia. Vorrei avere da voi un quadro su quali potrebbero essere le varie dinamiche che possono stare dietro ad un situazione analoga. 1- Forse un legame guidato da un desiderio inconscio e magari dettato dal fatto che il loro flirt non fosse stato conclusivo all’epoca lasciando viva così un’attrazione nell’arco di questo tempo facendo però maturare una potenziale conclusione? 2- Semplicemente un flirt vero capace di riproporsi a distanza di tempo e dettato più dal divertimento contestuale e reciproca attrazione senza però intervenire più di tanto nella stabilità complessiva? 3- Può questa situazione portare qualche forma di beneficio al nostro rapporto? Aggiungo che il comportamento di mia moglie non è assolutamente strano anzi è ricco di attenzione nei confronti della famiglia, da parte mia tendo in questo momento tendo a sentirmi vissuto più come il compagno e padre che come partner, lei non manifesta nessuna ansia o necessità di fuggire tra le braccia di qualcuno o di evasione. vi ringrazio per qualsiasi delucidazione vogliate offrirmi

Gentilissimo,

Non credo che lei si aspetti una risposta precisa sui sentimenti che prova al momento la sua compagna, sia nei suoi confronti, sia nei confronti dell’altro… Troppi infatti sono i particolari che mancano nella sua lettera e che potrebbero essere utili per farsi un’idea più approfondita del caso. Del resto non è possibile sintetizzare dieci anni di convivenza, quattro maternità, uno pseudo-tradimento, ecc. in poche righe. Sicuramente lei appare un uomo geloso: geloso perché insicuro, insicuro perché ancora profondamente innamorato della sua compagna. Il fatto che la sua donna curi l’aspetto estetico e mostri il desiderio di divertirsi con altre persone la rende ai suoi occhi ancora più seducente e quindi, dopo un periodo di relativa tranquillità dovuta alla nascita di tutti questi figli, ora potrebbe essere tornata la paura di perderla. Quanto all’ex, non saprei cosa dirle: certo, dopo più di dieci anni e quattro gravidanze consecutive, si potrebbe pensare che questo ex avrebbe dovuto sparire dalla circolazione, ma a volte le cose sono più complesse di come appaiono. In ogni caso, il consiglio è quello di reagire, di non stare semplicemente alla finestra, a guardare questa trasformazione della sua compagna, come se lei fosse un personaggio estraneo alla vicenda. Sia più propositivo, partecipi più attivamente a questa ricerca di emozioni e di divertimento della sua compagna: sia lei il primo a proporsi come partner affettuoso e divertente, e non solamente come compagno e padre. Giustamente, dopo quattro gravidanze, avete tutto il diritto di ritrovarvi anche come coppia.
Cordialmente,

Dr. Walter La Gatta, Ancona

IL PROBLEMA SONO IO

G.le dottore, mi scuso per questa mia lunga missiva, ma sono molto preoccupato per la mia vita di coppia ed il problema sono io. Ho 30 anni, sono sposato da pochissimo e soffro di eiaculazione precoce. Ne ho sempre sofferto, e questo mi ha impedito negli anni scorsi di vivere al meglio l’approccio con il mondo femminile, sempre avendo paura di fare delle figuracce, e quindi non sono neanche un grande esperto nel fare l’amore. Poi ho conosciuto una donna meravigliosa e siamo stati amici per quasi due anni, ma in realta’ l’ho desiderata per tutto questo tempo. Scoprire poi che anche lei aveva perso la testa per me e’ stato uno dei piu’ momenti piu’ belli della mia vita, tanto che di li’ a poco abbiamo deciso di sposarci subito. La cosa incredibile e’ che, nonostante il problema di cui accennavo poco fa, i primi mesi della nostra relazione credevo di essere guarito, perche’ riuscivo finalmente a controllarmi. Poi sono iniziati i problemi appena ci siamo trasferiti e siamo andati a convivere insieme in una nuova citta’: pur volendo fare l’amore con lei, a volte non avevo una erezione perfetta, ma onestamente credevo fosse normale, poiche’ lo facevamo tutti i giorni e sempre la sera tardi, e di solito in quel periodo ero molto stanco dal nuovo lavoro. Da li’ a poco ho scoperto che lei non sopportava questa cosa e ne faceva dei veri drammi. Cerco di essere analitico, e credo lei abbia esagerato a comportarsi in quel modo, forse perche’ era da sola in casa e non sapeva come affrontare la nuova vita, non so, ma fatto sta che iniziai a sentirmi molto inadeguato. Frasi come “Ecco, lo sapevo, di tutte le cose che dovevano andare male proprio questa non doveva funzionare!”, mi hanno distrutto. Volevo essere il massimo per lei, in tutto, farla felice, sia con il sesso che con la vita. In altre parole la amo davvero… ma da li’ in poi non ho piu’ saputo come accontentarla. Cerco sempre di pensare cosa le piacerebbe, come posso fare per farla contenta, e non riesco piu’ a pensare cosa A ME piacerebbe fare. Se prima non ero proprio una persona decisa, adesso devo dire di essere diventato proprio un insicuro. Insomma,di li’ a poco, rieccomi caduto nel dramma dell’eiaculazione precoce, e dopo averle confidato che in passato ne avevo sofferto,la qual cosa mi e’ costata molta fatica per via del mio solito orgoglio, lei si era arrabbiata tantissimo perche’ diceva che se era colpa mia avrei dovuto dirglielo subito invece di farle credere che magari era lei il problema (anche se non pensavo proprio credesse una cosa del genere). Eppure per un periodo di tempo riuscii a “riprendermi” un po’, soprattutto se cercavo di condurre io il gioco, ma quando lei si metteva sopra di me, dopo un po’ cercavo di fermarla tirandomi leggermente indietro. Anche qui, non so se sia normale cercare di fermarsi o se una persona normale non abbia l’orgasmo se non a comando, ma dopo due o tre minuti in questa posizione dovevo per forza fermarmi un attimo per non eiaculare. Ma ovviamente cosi’ non le andava bene, e da li’ l’eiaculazione precoce e’ diventata direi istantanea, adesso faccio fatica anche a penetrarla. Sono cosi’ in cura da un andrologo da un mese e mezzo, avrei fatto bene ad andarci prima lo so, ma ormai e’ andata cosi’. Ma non so se sto seguendo la terapia giusta. Ho fatto una frenulectomia, prendo sargenor, proviron e calcibronat ogni giorno. Dopo l’operazione, ho potuto fare l’amore solo la settimana scorsa. Il primo giorno non sembrava essere andata affatto male. il secondo giorno invece disastro completo, ed ovviamente lei si e’ arrabbiata tantissimo come ogni volta. Ma purtroppo questa volta e’ stata decisiva: lei soffre di emicranie, e subito dopo quest’ultima volta gliene e’ venuta una, tanto che adesso ha paura a fare l’amore per il rischio di una emicrania. Insomma, io sono in cura, ed in teoria credo che dovrei fare l’amore per vedere se queste medicine servono a qualcosa oppure no, e lei invece ha paura di farlo e mi ha detto che magari possiamo provare tra un paio di settimane o due, ma non subito perche’ ha il terrore che le venga un’altra emicrania poco dopo. E mi sembra molto comprensibile, visto che a quanto ne so le emicranie sono esperienze drammatiche. E nel frattempo dottore, a volte provo un rancore molto forte verso di lei: immagino cose orribili, lei che fa sesso con uno qualunque dei suoi ex molto meglio di quanto lo abbia mai fatto con me, e questo perche’ una volta mi disse che non le era mai successo di trovarsi in una situazione del genere. Non riesco a sopportare di essere il peggiore tra le persone con cui ha fatto sesso, proprio io che sono suo marito. Non so cosa fare, l’unica cosa e’ sperare che, nel caso io riesca a guarire, queste ansie spariscano, ma vorrei chiederle nel frattempo se le sembra normale che nonostante le medicine che prendo da un mese e mezzo ancora soffro di questo problema, o se magari dovrei seguire qualche altra terapia. Grazie per avermi ascoltato.

Gentilissimo;

Lei è andato dall’andrologo e ha fatto bene perché questo serve per escludere qualsiasi patologia e per correggere gli eventuali problemi organici, come è avvenuto. Ora, poiché il disagio che vive lei è vissuto anche da sua moglie, per completare l’iter terapeutico è necessario che, in accordo con lei, iniziate una terapia di coppia per risolvere i vostri reciproci problemi che rimbalzando l’un l’altro creano a lei l’eiaculazione precoce e a sua moglie l’emicrania. In conclusione, sottolineo, che non conosco l’origine delle emicranie di sua moglie, ma che la sua eiaculazione precoce è quasi sicuramente generata da una forte ansia da prestazione. Se sua moglie non dovesse acconsentire ad intraprendere una terapia di coppia, le suggerisco comunque di iniziare lei stesso una psicoterapia individuale.
Cordialmente,

Dr. Walter La Gatta – Ancona

UNA STORIA PARTICOLARE

salve…sono una ragazza di 18 anni… ho una storia un pò particolare con un ragazzo… diciamo che siamo stati amici intimi per 3 anni…e da 2 anni ad oggi ci è capito di baciarci, di avere rapporti preliminari… e niente di più… ora ci siamo fidanzati… però c’è un problema… ogni volta che proviamo ad andare oltre il semplice bacio…(ci masturbiamo…) lui raggiunge subito l’orgasmo senza che io vada a contatto diretto con il suo pene, anche con il semplice strusciamento della mano o del mio corpo sopra ai suoi pantaloni lui viene…non sò perchè succede questo… sia io che lui siamo ancora vergini e io vorrei tanto poterlo fare per la prima volta con lui perchè comunque lo conosco da moltissimo tempo e è una persona veramente speciale…però è praticamente impossibile! forse gli succede questo perchè i nostri rapporti non sono frequenti…distano minimo 2 settimane l’uno dall’altro… non lo sò…vorrei una spiegazione se me la può dare… poi c’è anche un altro problema… io non nego di essere una bella ragazza, ci sono diversi ragazzi che si fanno avanti e io, anche se sto con questo ragazzo, sento il bisogno di conoscere altre persone, forse perchè quello che mi da lui non è abbastanza…i miei si sono separati da poco e forse io cerco nel mio ragazzo l’affetto che i miei genitori non mi danno più… e questo affetto il mio ragazzo me lo dimostra in maniera limitata…probabilmente perchè è ancora piccolo, o forse troppo orgoglioso…non lo sò… secondo lei dovrei continuare a stare con il mio ragazzo oppure dovrei cercare il ragazzo giusto che mi sappia dare l’affetto che voglio e che magari non abbia i problemi sessuali del mio ragazzo attuale?? le ricordo però che io voglio un bene dell’anima a questa persona…ke ci vado in classe insieme e che quindi è impossibile per me allontanarmene definitivamente… la ringrazio in anticipo per la risposta!!

Gentilissima,

Purtroppo non c’è nessuno che ti possa consigliare sulle scelte che devi fare nella vita, perché nessuna persona può conoscere meglio di te quando e con chi riesci ad essere più felice. Quanto al problema del tuo ragazzo, non preoccuparti: è normale che succeda, visto che siete insieme da poco e avete rapporti poco frequenti. A proposito: come mai, se vi vedete tutti i giorni? Forse l’amicizia è ancora prevalente sull’amore? Forse preferite stare insieme al gruppo piuttosto che da soli? Certamente queste cose fanno riflettere, ma comunque c’è tempo per preoccuparsi.

Cari saluti.

Dr. Walter La Gatta

UNA RELAZIONE FOTOCOPIA

Salve, sto insieme alla mia ragazza da 5 mesi. Vorremmo entrambi condividere tutta la vita insieme, perche siamo molto innamorati. Il problema però è che lei pensa che io sia ancora attaccato alla mia ex di un anno fa e questo non è assolutamente vero. L’esempio pratico è questo: Vorremmo partire per capodanno ma lei nn vuole andare ne a parigi ne amsterdam ne mondra…perche c sono stato cn la mia ex. Ci rendiamo conto? Dice che io voglio fotocopiare la nostra relazione cn quella passata, quando invece io voglio solo vivere la vita cn lei, senza pensare ad altro. Parlandone siamo arrivati alla conclusione che lei è convinta che io voglia fotocopiare la relazione a quella del mio passato e abbiamo litigato….ci siamo mollati. C’è un modo per farle capire che il rpoblema nn sono io, ma è lei che nn accetta il mio passato? Sono disponibile anche ad una consulenza dal vivo…io, la mia ragazza e lei dottore.

Gentilissimo,

La sua ragazza avrà sicuramente sviluppato una sorta di fissazione… Ma qual’è il problema per andare in vacanza in una città che non sia né Parigi, né Amsterdam? Londra, per esempio, non potrebbe andar bene? Cercate di essere reciprocamente più tolleranti.

Cordialmente,

Dr. Walter La Gatta Ancona

IN CRISI CAUSA MARITO POCO ATTIVO

Salve sono Paola ho 32 anni, sposata da qualche mese ed in profonda crisi causa marito sessualmente poco attivo. Premetto che stiamo insieme da due anni e abbiamo presto deciso di sposarci, prima del matrimonio per varie ragioni non avevamo una vita intensissima ( i primi tempi lui aveva anche problemi di erezione… presto superati) ma comunque gratificante…. Da quando siamo sposati stare insieme è diventato un optional, Mio marito si limita al bacio della buona notte e non ha mai slanci di passione, neanche quelle poche volte che abbiamo rapporti. Dice che nonostante io fisicamente gli piaccio molto, lui è stanco e quindi è normale che si addormenti ….. La stanchezza perdura anche nei periodi di vacanza….. Premetto che ha fatto le analisi e sono OK…… Allora io comincio a preoccuparmi. … cosa posso/dovrei fare secondo voi? Da cosa può dipendere? Grazie mille

Cara Paola,

Forse quella che suo marito chiama “stanchezza” è invece depressione, noia, preoccupazione per qualcosa… Non creda che il primo periodo di convivenza sia sempre così felice come ce lo propongono i romanzi rosa ed i film: al contrario, è un periodo di grandi cambiamenti, di abbandono delle proprie sicurezze, di ansia per il futuro e per le nuove responsabilità che questa nuova condizione comporta. In attesa che la vostra condizione di stabilizzi dunque, provi lei per prima a dargli dei baci un po’ diversi da quelli che lui si aspetta per la buona notte e veda quello che succede… Lamentarsi non basta: a volte bisogna anche provare a cambiare la realtà attraverso un cambiamento del proprio comportamento.
Auguri!

Dr. Walter La Gatta Ancona

LA MIA VAGINA E’ TROPPO PICCOLA PER IL SUO PENE?

Gentile dottore, Le scrivo perchè da qualche mese sto frequentando un ragazzo con il quale inizialmente avevo stretto un rapporto di amicizia che si è poi trasformato in altro. Abbiamo tentato più volte di avere un rapporto sessuale completo, ma non ci siamo mai riusciti. La penetrazione è impossibile. Lui dice che la mia vagina è troppo piccola per il suo pene, ma è possibile che non si possa avere un rapporto sessuale completo se non si è compatibili da questo punto di vista?

Gentilissima,

Le rispondo con una battuta: il pene del suo ragazzo è più grande della testa di un neonato? Credo che la risposta sia no (anzi, me lo auguro!): la natura ha previsto che la vagina sia molto elastica per la funzione riproduttiva che deve svolgere e dunque può adattarsi benissimo a tutte le dimensioni peniene. Probabilmente è più un problema di lubrificazione vaginale, che consiglierebbe di curare di più i preliminari.
Cordialmente,

Dr. Walter La Gatta Ancona

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