Fare un figlio con un altro – Consulenza online

Gent.le Dott.ssa, il mio matrimonio è finito. Mio marito, quando semplicemente eravamo conviventi, mi disse che per fare un figlio si sarebbe dovuto sposare, convolati a nozze dopo 3 anni mi disse che avrebbe dovuto mettere a posto la casa prima di avere un figlio e passarono 2 anni…due infernali anni perchèprovai in tutti i modi a rimanere incinta ma NULLA…gli chiesi di iniziare le pratiche d’adozione, d’affido, di andare a farsi dei controlli ma lui NULLA…non voleva rendersi conto che aveva problemi (io ero sicura della mia fertilità)..la disprerazione mi ridusse a vaneggiare..incontrai un uomo con un rapporto consolidato e gli chiesi di farmi fare un figlio..dopo poco rimasi incinta…la felicità alla constatazione mi risvegliò dal mio vaneggiare e dovetti raccontare tutto a mio marito…speravo in una comprensione, in un voler crescere insieme nel dolore per raggiungere più unione e serenità ma sono stata sbattuta fuori di casa, dimenticata, in un luogo dove sono sola, dove ho un lavoro misero perchè volevo dedicare tempo alla mia famiglia, ove sono stata 6 anni solo per mio marito…gli ho chiesto aiuto ma non ho ricevuto risposta….eppure mi aveva dichiarato amore infinito, perchè l’uomo non sà perdonare, perchè gli è tutto dovuto, perchè non si rende conto che la donna ha la necessità naturale di procreare per sentirsi pienamente realizzata, perchè in un nanosecondo per lui non esisto più pur avendogli dato 6 anni di felicità e tutto quello che lo circonda. Non riesco a capire perchè nell’uomo non ci sia lavolontàdi mettersi in discussione quando una donna ce l’ha insito…Avrei voluto vivere questa bimba con mio marito, l’inseminazione artificiale sarebbe stata la stessa cosa…mi disse che avrebbe accettato tutto se gli avessi raccontato che avevo avuto un rapporto occasionale senza il fine di prolificare ma il sapere che l’ho fatto intenzionalmente non l’ha digerito. Mi aiuti non riesco a farmene una ragione

Gentilissima,

Credo che per lei vi sia un solo punto di partenza per poter ricominciare: ammettere le sue responsabilità. Infatti, è comprensibile che una donna desideri soddisfare il suo desiderio di maternità, ma non lo è altrettanto quella di farsi inseminare dal primo che capita solo per vedere se effettivamente lei può diventare madre. Suo marito ha reagito come qualsiasi uomo (e qualsiasi donna!) avrebbe fatto. Probabilmente lei temeva di non poter avere figli e si è fatta prendere dall’ansia, perché pensava che una vita con quell’uomo e senza figli da accudire sarebbe stata per lei una vera disgrazia. Per risolvere questo suo problema dunque, ha compiuto deliberatamente una scelta: meglio un figlio oggi, che la vana attesa di un evento che probabilmente non si compirà mai. E’ una scelta dura, egoista, ma del resto, se lei non riusciva a pensare di vivere senza figli con quell’uomo e pensava di non avere il tempo materiale per cercarsi un altro compagno prima che scoccasse inesorabilmente il suo orologio biologico, può essere una scelta sbagliata, ma comprensibile. (Se lei fosse ancora molto giovane invece, lo sarebbe molto meno).
Ora comunque la cosa importante è che lei non può prendersela con suo marito, non può rinfacciargli i sei anni di felicità, perché è lei ad aver scelto questa strada ed è lei che deve trovare il coraggio per dare a questa sua figlia, da lei tanto voluta e desiderata (e che peraltro non le aveva chiesto di essere concepita a tutti i costi!), tutto l’amore e il calore di una vera famiglia. Sia padre e madre, sia sorella e amica di questa bambina e cerchi in lei la forza di combattere questa difficile battaglia.
C’è una sola persona su cui lei può e deve contare ora: sé stessa. Sia forte, sia brava, e vedrà che col tempo le cose si sistemeranno.
Auguri.

Dr. Giuliana Proietti, psicoterapeuta, Ancona

Immagine:Wikimedia

I Social

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *