Il lavoro delle donne non finisce mai

Jean Wallace e Marisa Young hanno studiato quante ore di lavoro 670 avvocati di Alberta, Canada, avevano fatturato ai loro clienti nell’anno precedente. Le due ricercatrici si sono così accorte che le donne senza figli possono lavorare di più delle colleghe con figli e che questi interferiscono comunque nel lavoro, sia degli uomini che delle donne, ma in modo diverso.

I soggetti studiati erano degli avvocati: maschi e femmine, con figli e senza figli. Questi i risultati: gli avvocati maschi con figli sono maggiormente produttivi dei maschi senza figli ( e questo, dicono le ricercatrici, c’era da aspettarselo, visto che nel modello dominante è l’uomo che deve portare a casa il pane quotidiano e dunque sente di avere delle responsabilità nei confronti dei figli).

La ‘sorpresa’ sta nel fatto che le avvocato-donne con figli sono meno produttive delle loro colleghe senza figli. Si è visto infatti che le donne-avvocato con figli hanno maggiori problemi delle colleghe senza figli, perché devono conciliare vita lavorativa e vita familiare, dal momento che anche il marito spesso lavora fuori di casa. Gli avvocati-maschi con figli invece hanno spesso delle mogli che non lavorano e che quindi si possono accollare agevolmente i lavori domestici.

Inoltre, nelle coppie che fanno uso di orari flessibili, i professionisti-uomini trascorrono il tempo libero in attività di svago, mentre le professioniste-donne si occupano prevalentemente dei lavori domestici.

Le ricercatrici concludono dunque con un’amara battuta: anche nel ventunesimo secolo ‘il lavoro delle donne non finisce mai…’

Fonte: WALLACE, J., YOUNG, M. (2008). Parenthood and productivity: A study of demands, resources and family-friendly firms. Journal of Vocational Behavior, 72(1), 110-122. DOI: 10.1016/j.jvb.2007.11.002 via BPS

Immagine:
Ho visto Nina volare, Flickr

Dott.ssa Giuliana Proietti Ancona

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