Psicolinea

Le parole delle canzoni contano

Le parole delle canzoni contano. Infatti, l’ascolto di testi musicali sessualmente espliciti o violenti può influenzare il rendimento scolastico dei ragazzi, le loro interazioni sociali, il loro tono dell’umore e i loro comportamenti.

Lo afferma l’American Academy of Pediatrics, in base a studi specifici, che mostrano come la maggior parte dei ragazzi trascorra due ore al giorno ad ascoltare musica (spesso con lettori MP3, in cuffia).

“Sicuramente c’è una relazione fra musica e comportamenti violenti ed è stata dimostrata”, ha affermato la Dr.ssa Gonzalez di Puerto Rico, autrice della ricerca.I testi delle canzoni potrebbero infatti spingere i ragazzi a comportamenti violenti, antisociali e promiscui. Questo è particolarmente vero per bambini e ragazzi che appaiono vulnerabili a causa del loro ambiente sociale.

A tutto ciò potrebbe porre un freno una sorta di “alfabetizzazione mediatica”, che insegni ai bambini a riflettere criticamente sugli stereotipi presenti nei media, sugli stili di vita sbagliati che vengono rappresentati (come ad esempio il fumo) e sulla stessa industria dei media.

Stabilito che c’è sicuramente una relazione fra comportamenti violenti e testi musicali ascoltati, bisognerebbe ora studiare meglio se sono i ragazzi vissuti in un certo contesto sociale problematico a scegliere questo genere di musica, oppure se è davvero la musica stessa a determinare lo stile di vita dei ragazzi.

L’importante, secondo l’associazione statunitense, è che i genitori controllino non solo ciò che i ragazzi vedono, ma anche quello che ascoltano, in particolare se non legano con i loro compagni, se non vanno bene a scuola, se hanno un atteggiamento depresso.

Fonte: CBC

Immagine: Seo2

Dott.ssa Giuliana Proietti Ancona

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