Non riusciamo a fare l’amore – Consulenza online

Fare l’amore

Gentile/i dottore/i, sono una ragazza di diciannove anni e da 7 mesi ho una relazione con un ragazzo, il mio primo ragazzo, e non riusciamo a fare l’amore nonostante ci amiamo e, come dire, “ci impegnamo”. Per entrare nello specifico, il pene non riesce ad entrare nemmeno di un centimetro pieno poichè si scontra con un muro e provoca molto ma molto dolore. La ginecologa (dalla quale mi sono dovuta recare di nascosto, poichè i miei genitori non accetterebbero mai il fatto che a “soli” diciannove anni io voglia avere una vita sessuale – ho avuto un’educazione molto bigotta, restrittiva, riassumibile in “Corpo=Vergogna”) a malapena è riuscita a visitarmi e mi ha diagnosticato una forma di vaginismo. Sono disperata, il mio ragazzo è caduto in una forma di depressione/disperazione e non riesce nemmeno più a vedermi, io non ho soldi per potermi pagare mille sedute dallo psicologo, vi prego, sto malissimo, aiutatemi, datemi qualche consiglio, qualcosa da fare per poter fare passi avanti, qualche esercizio anche fisico, qualche centro in cui potermi recare,in cui mi possano dare delle dritte, vi prego, per la prima volta avevo trovato qualcuno con cui poter essere me stessa e non voglio perderlo, la mia famiglia fa schifo, io mi sento umiliata da questo problema fisico, ho bisogno di lui, mi hanno detto che il vaginismo può essere risolto anche in poche settimane di terapia e io VOGLIO PROVARCI..scusate per la confusione ma non riesco nemmno a rileggere questa mail, vi ringrazio per qualsiasi risposta potrete darmi.

Gentilissima,

Su Internet potrà trovare molti articoli sul vaginismo, fra cui le segnalo questo. Per quanto riguarda la psicoterapia, ciò che le è stato detto è vero: per avere miglioramenti visibili bastano poche sedute (non “mille”, come dice lei: se tutto va bene in 10-30 sedute il problema in genere si risolve). Provi dunque a fare da sola e, se non ci riesce, si rivolga ad un sessuologo/a.
Il primo passo per la soluzione del problema è l’auto-osservazione, attraverso uno specchio, dei propri genitali, per poi passare alla manipolazione diretta e all’introduzione del dito.
Cordialmente,

Dr. Walter La Gatta

Immagine: Kennedy – Wikimedia

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