Non vorrei separarmi – Consulenza on Line

salve dott.ssa
Sono sposata da circa 3 anni…e da mese di ottobre che il mio matrimonio è in crisi..mio marito dice che forse nn mi ama +.all’inizio pensavo fosse una crisi passegera e come una stupida ho assecondato quello che diceva..cioè di stare un pò separati..quindi ho preso le valigie,mi sono licenziata e sono andata dai miei…Proprio quando ero lì sono venuta a conoscenza che lui frequentava una ragazza di vent’anni…Sono tornata e ho chiesto spiegazioni..lui dice che è stata solo un’amicizia ma io nn ci credo xkè si vedevano e sentivano tutti i giorni…Adesso dice di nn vederla + ..nn so se credergli ma ormai di lei nn gli chiedo + niente..xkè mi ha detto troppe bugie in questi mesi Cmq dato che io lo amo troppo gli ho detto che ci mettevo una pietra sopra…ma lui niente continua a dire che mi vuole solo bene.Prima di natale ha detto che aveva voglia di ricominciare…dopo qualke giorno è entrato in crisi di nuovo…Per farla breve mi è arrivata la lettera dell’avvocato per la separazione ma io nn voglio separarmi.Stiamo nella stessa casa..sembra che nn ci stiamo separando perchè io continuo a fare di tutto per fargli cambiare idea..mai un attacco di rabbia …mai niente..sempre tanquilla..ma solo all’apparenza xkè dentro sto morendo…ho attacchi di ansia..sono dimagrita 12kg…insommma un inferno.. Lui si comporta da marito premuroso,mi porta sempre con lui.usciamo con degli amici,da soli insomma le cose che facevamo prima…a volte mi chiama anche”amore”…io nn lo capisco perchè quando si parla di separazione sembra convinto ma nei fatti no…Poi se nn metto io l’argomento in mezzo lui nn dice mai niente…A me sembra che quando parlo con lui parlo con un muro….Lui è sereno ma a me questa situazione mi rende ansiosa xkè io mi rendo conto di quello che sta succedendo forse lui no..Io nn capisco più niente…nn so se devo accettare la separazione ma nn è quello che il mio cuore vuole,nn so come mi devo comportare…nn so se sto facendo bene a comportarmi sempre tranquilla,a stargli vicino…nn so veramente Grazie Antonella

Gentilissima Antonella,

Quando ci si sta per separare, non c’è mai un comportamento ‘giusto’ e uno ‘sbagliato’, perché gli equilibri, personali e di coppia, diventano talmente instabili, che non si riesce più a capire se si sta affrontando la prima delle tante crisi che caratterizzano un duraturo rapporto di coppia, o se si è veramente di fronte alla parola ‘fine’. Se si riceve una lettera dall’avvocato tuttavia, non si può far finta di nulla: questo atto indica chiaramente l’assoluta determinatezza di suo marito nel voler raggiungere il suo obiettivo. Che poi anche a lui questa separazione costi, dato l’affetto e la stima che rimane tra di voi, può essere vero, ma è un’altra cosa e non è certo (in questo momento) la più importante per lei, per quello che attiene almeno il suo benessere personale.
Restare in quella casa, ad aspettare una sentenza esterna, del tutto indipendente dalla sua volontà, che determinerà la fine del vostro rapporto dunque, mi sembra un’inutile stress per lei ed una scelta che non la permetterà di ritrovare le forze per mettere in atto una reazione adeguata, trovando delle alternative per il proprio futuro, qualora questo non dovesse essere così come lei si augura e si aspetta. Se lei potesse contare su un suo lavoro, una sua casa, degli amici personali e non di coppia, potrebbe almeno sperare di evitare la crisi depressiva ed il senso di fallimento che in genere seguono una separazione non desiderata , guardando al futuro con maggiore ottimismo.
Comunque vada dunque, cerchi intanto di tagliare questo cordone ombelicale che la lega a suo marito: cerchi di contare di più sulla sua intelligenza e le sue capacità personali, che non devono essere volte alla semplice ‘sopportazione’ delle situazioni esterne, ma devono essere prospositive, creative, risolutive, allo scopo di valutare se altri equilibri di coppia possono essere individuati e raggiunti ed eventualmente in che tempi ed in quali modi.

Dott.ssa Giuliana Proietti

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Un commento

  1. Cara Antonella, sento profondamente il dolore che sta provando nel vedere sfumare il suo progetto di vita e capisco fino in fondo l’impegno che ci sta mettendo nel cercare di mantenere in piedi il suo matrimonio. Sono invece molto dispiaciuto nel leggere la risposta della psicologa che la consiglia di lasciar perdere subito tutto per evitare strascichi spiacevoli. Capisco che molti casi possano risultare irrisolvibili, ma questo non vuol dire che non si deve tentare nulla. I psicologi dovrebbero tentare di intervenire prima per far rinascere l’armonia e poi, se non si ottengono risultati, a cercare di limitare i danni. Possibile che il matrimonio venga ritenuto meno importante di un contratto privato? Sposandosi non ci si impegna a cercare di superare tutte le difficoltà che si incontreranno. Se la legislazione prevedesse che, come in questo caso, la parte che si vuole disimpegnare senza gravi motivi si prendesse l’onere di pagare i danni materiali e morali che produce, forse ci sarebbe un maggior impegno, anche sereno, nel cercare l’armonia e la felicità nella famiglia che hanno si è “volontariamente” messo su.

    Fabio

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