Perché sono ancora qui? – Consulenza online

gentile dottoressa, sono una donna matura che oggi, dopo + di 30 anni di matrimonio , e un solo uomo: mio marito sta tirando le somme della sua vita.Famiglia di origine molto modesta con aspettetive sociali alte proiettate sui figli che con sacrifici han fatto diplomare e univers x me, ma con 1 fratello affetto da schizofrenia paranoide in “cura ” soltanto da 10 anni che ne ha fatte di ogni e prosciugato tutte le proprietà e i beni famil. Vengo a vivere con il neo-sposo a Milano dal sud all’età di 20 anni ,entrambi con posto fisso, l’anno dopo nasce la prima figlia che a 3 anni si rivela audiolesa e dunque rieducazione ecc. Il rapporto con mio marito è sempre stato molto conflittuale lui è un anaffettivo tradizionalista, serissimo, meridionale fino nel midollo ,ma con la falsa lusinga di progressismo e disponibilità.Negli anni ci siamo allontanati da Mi (ma io non ero molto favorevole) x acquistare una casa nell’interland.Intanto mi son ributtata con concorsi vinti nella scuola pubblica x aver la pssibilità di seguire meglio la figliola; nasce la sorellina (che lei cercava come il papà) quando di anni ne aveva quasi 9.Compriamo una villa ancora più lontano da Mi e lì l’ isolamento mio cresce. Sono (ero) una persona solare, che cantava e ballava in compagnia, sempre rimproverata per questo dal coniuge: sembri una poco di buono.Alla fine lui s’impegna nella plitica per 15 anni ed io insegno e cresco le figlie: rintanata nel mio ruolo.Legami forti con le famiglie di origine e frequenti vacanze passate nel paesello nella grande casa dei suoceri…Che angoscia ! nel tempo l’amore pasa i rapporti diventano sempre più imposti da lui e dolorosi x me: non vedevo l’ora che si sbrigasse: mai conosciuto l’orgasmo… ma insulti : sei frigida, o forse lesbica… Invece è lui che ha un difetto funzionale brutto anche solo da vedere. Ma perchè non ho fatto niente? perchè ho subito e sono ancora qui? Aspettavo il riconoscimento /apprezzamento delle mie figlie, ma non ho neppure quello! Ho voglia di sparire, Avrei voglia in altri momenti di essere finalmente me!!! Ma ho paura che sia tardi!!! So che devo trovare dentro di me la forza per uscire da questi decennali maltrattamenti psicologici… Help Riddu

Gentile Riddu,

Quando un amore finisce, ci si chiede come sia stato possibile cadere nell’errore e, per tanti anni, non aver fatto nulla per modificare la propria realtà. Queste sono cose che purtroppo si vedono e si capiscono solo con il senno di poi e quindi è inutile rinnegare le scelte del passato. Peraltro, se c’era amore, o comunque c’era più amore di quello che c’è oggi, la vostra vita comune avrà pur avuto qualche risvolto positivo… Direi dunque di chiudere gli occhi sul passato, evitando di ispirarsi a quel modello di ragazza che cantava e ballava con gli amici, perché per cercare sé stessi, dopo tanti anni di silenzio interiore, non si può pensare di ricominciare tutto da capo, come se tutti questi anni di vita coniugale non avessero lasciato su di lei dei segni e non l’avessero cambiata…
La sua ricerca di sé stessa dunque deve essere nel presente: cosa c’è che non le piace della sua vita? Ci sono margini di cambiamento? Prima di pensare a grosse rivoluzioni, pensi a modificare quello che dipende solo da lei: ad esempio il suo tempo libero, le sue amicizie, i suoi interessi.
Quando avrà ritrovato un po’ di serenità e di piacere per la vita, cominci a prendere in considerazione anche gli aspetti più importanti della sua infelicità e, se necessario, si faccia aiutare da uno psicologo.
Cordialmente,

Dr. Giuliana Proietti, psicoterapeuta, Ancona

Immagine: Gothindulgence, Wikimedia

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