Psicolinea

Sono insoddisfatta di mia madre – Consulenza on Line

Gentile dott.ssa Proietti c’è una questione molto complessa che volevo esporle e spero che lei possa essermi d’aiuto, è una cosa di cui non parlo molto volentieri e che racconto per intero solo a poche persone… Il mio rapporto con mia madre è a dir poco un disastro, io lo definisco anaffettivo, mia madre è la persona che mi lava i panni, me li stira, mi cucina e mi indica il da farsi in casa, mia madre non è mai stata mamma con me per come io intendo questo ruolo, non mi ha mai abbracciato, mai detto parole affettuose o dolci, mai mai detto un ti voglio bene, mia madre non mi ha mai fatto gli auguri di compleanno neanche per i 18 anni, ne per la laurea, ne dato un incoraggiamento per un esame o detto un brava quando sono accadute cose felici nella mia vita e quando le cose sono state più storte non le mai sentito darmi forza, anzi per farle capire quando su 4 esami ne ho dati 3 in una sessione con ottimi risultati mi sono sentita dire potevi dare anche l’altro se non l’hai fatto si vede che non avevi voglia. Si perchè la sua specialità è criticarmi, emettere sentenze come un giudice, tu non sai fare questo, non sei brava in questo, non fai quello oppure cosa che me la fa odiare in certi momenti “la figlia di Caio ha fatto questo” oppure “la figlia di Tizio ha fatto quest’altro e tu invece non fai mai niente”, insomma confronti da cui io ne esco nera. Lei non sa amare, non lo sa proprio dimostrare l’affetto con noi figlie… Per non parlare poi di quando mi ha accusa di non confidarmi con lei, ma come faccio a dire cose private mie, personali ad una persona che mi da la sua critica e poi lo racconta a tutto il vicinato se le è possibile se è una cosa bella per vantarsi, se brutta per dire che sono fatta male, che sono troppo timida o troppo incapace. Il mio rapporto con li è stato un disastro da quando avevo sette anni e temo che lo sarà per sempre ed io sento tanto il bisogno di una mamma che sia mamma…

 

La sua mail sembra interrompersi e, mi sembra, manchi di una vera e propria domanda. Anche questa volta non è riuscita a raccontare tutto per intero? Dai dati che riporta nella lettera, il suo appare un caso purtroppo non raro: non tutte le donne infatti si realizzano come madri e non tutti i figli sono contenti dei genitori che hanno, o che hanno avuto.
Credo tuttavia che sua madre in cuor suo la stimi e le voglia bene, altrimenti non si capisce perché dovrebbe lavorare per lei come fa (lavare, stirare, cucinare ecc. le sembra poco?) o anche parlare dei suoi successi con il vicinato, allo scopo di ‘vantarsi’. Vantarsi di che, se non di avere una figlia che vale e che lei stima? E’ vero che altre volte si mostra insoddisfatta, esigente, critica: questi però possono essere anche lati del suo carattere, che nulla hanno a che fare con la relazione che ha stabilito con la figlia. Lei invece, mi consenta, cosa sta facendo, cosa ha fatto, per aiutare sua madre a sciogliersi un po’, a sentirsi più gratificata, più felice? Quante volte, ad esempio, lei ha fatto a sua madre gli auguri per il compleanno? Quante volte l’ha sollevata dal lavoro domestico per permetterle di uscire, di fare qualcos’altro, anziché il solo lavoro di casalinga e le chiacchiere con le vicine?
A volte, per vedere cambiare le persone intorno a noi, occorre fare dei primi passi, prendere delle iniziative, rompere le barriere crate dal silenzio, dal rancore, dal sospetto.
Vorrei farla riflettere anche su un’altra cosa: non è infrequente che delle persone con cui non si hanno rapporti stretti di parentela possano esserci, nei momenti di difficoltà, molto vicine, molto di aiuto, spesso più dei familiari ‘veri’… Cerchi dunque la sua ‘madre ideale’ in altre persone, magari in un partner, in un’amica, e mantenga buono il rapporto con la ‘madre reale’, per tutto quello che di positivo potete ancora reciprocamente scambiarvi. Le auguro di laurearsi presto, di trovarsi un bel lavoro e di togliersi tante soddisfazioni, fra cui quella della maternità, per vivere nel rapporto con i suoi figli tutto quello che le è mancato come figlia.
Cari saluti e auguri.

Dott.ssa Giuliana Proietti Ancona

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Un commento

  1. La risposta della psicologa è quantomeno comica.
    COsa ne sa lei se la ragazza ha aiutato o meno la madre in passato. La psicologa liquida con un discorso semplicistico il tutto. Per fare gli psicologi non basta studiare.

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