I colori parlano di noi, della nostra personalità, della nostra vita, di quello che siamo o che vorremmo essere.
Ti proponiamo questo test sui colori, per cercare di scoprire qualcosa di nuovo su di te. Scoprirai due colori: quello che rappresenta chi sei nella realtà e quello che rappresenta chi vorresti essere. In molte persone questi due colori coincidono, in altre no… E nel tuo caso? Fai il test per scoprirlo.
TEST
PARTE PRIMA
1. Entra nel mondo dei colori. Scegli anzitutto, fra queste due porte, quella dalla quale entrare.
A
B
Pro-memoria. Hai scelto la porta denominata :
PARTE SECONDA
2. COLORE “SOCIALE”. E ora, fra le risposte indicate qui in basso, scegli quella che più si avvicina al tuo modo di essere. Spunta la casellina accanto alla risposta che hai scelto.
1. Una giornata di vacanza con gli amici. Cosa proponi per il pranzo?
a. Pranzo in trattoria
b. Panini
c. Pic-nic organizzato
d. Saltare i pasti
e. Prepari panini per tutti
f. Tutti a mangiare e poi a ballare
2. Quale stile predomina in casa tua ?
a. Molto lineare ma allegro
b. Pieno di ricordi di vita
c. Economico e pratico
d. Visibilmente costoso
e. Tecnologico e personalizzabile
f. Classico
3. Quale di queste scrivanie è più somigliante alla tua (per quanto riguarda
l’ordine e la sistemazione degli oggetti)?
a. Semi-vuota, con poche cose
b. Con montagne e colline di carte
c. Con oggetti vari che non c’entrano col lavoro
d. Ordinata, con fiori
e. Completamente vuota
f. Con un pc
4. Quale è il tuo ballo preferito?
a. Valzer
b. Mazurca
c. Quadriglia
d. Tango
e. Balli di gruppo
f. Ballo della mattonella
5. Se un giorno dovessi aprire un salone di estetica, quale tipo di logo sceglieresti?
a. Messaggio criptato
b. Sobrio ed elegante
c. Originale ed esclusivo
d. Attinente all’attività
e. Molto colorato
f. Facile da ricordare
PARTE TERZA
3. COLORE LIBERO. Ed ora scegli il colore, fra quelli che vedi qui in basso, che istintivamente ti piace di più:
3. Pro memoria. Hai scelto il colore numero :
PARTE QUARTA: IL PROFILO
Bene, ora cominciamo a scoprire il tuo Profilo.
1. Parte prima: Le porte
Tra la porta di ingresso bianca e quella nera hai scelto la….
A. Bianca: indica buon adattamento sociale, acquiescenza verso l’ambiente ecc. B. Nera: indica ribellione, contrasto con l’ambiente ecc.
2. Il colore che ti rappresenta di più
Nella tabella che vedi in basso, le risposte che hai dato nella parte seconda del test vengono trasformate in colori.
Nell’asse orizzontale ci sono le 6 domande, nell’asse verticale le 5 risposte possibili.
Il colore che più frequentemente si è abbinato alle tue risposte è il colore che stavamo cercando in questa parte del test, il colore “sociale”, cioè quello che ti rappresenta di più.
1
2
3
4
5
a
b
c
d
e
f
Pro-memoria Il colore che ti rappresenta di più nella realtà sembra essere il:
… E ora prendiamo in considerazione il colore che hai scelto consapevolmente…
Questo colore, che hai scelto consapevolmente (Punto 3, colore libero), rispecchia invece le tue aspirazioni, cioè quello che vorresti essere, più che quello che sei nella realtà.
Se il colore del punto 2. e il colore del punto 3. coincidono, sei una persona pienamente realizzata, perché sei come vorresti essere.
Se il colore del punto 2 e il colore del punto 3 non coincidono, c’è qualche incongruenza: metti a confronto i significati dei due colori (lo trovi più in basso) e scopri chi sei.
Rosso Sei tenace, capace di lottare duramente per raggiungere i tuoi obiettivi, ma anche di proteggere le persone che ti sono care. La tua autostima è elevata ed in genere cerchi sempre di avere il meglio che la vita può offrire. Nel rapporto di coppia in genere tu sei l’astro ed il/la partner è il pianeta.
Blu Ami le cose e le persone semplici, ma raffinate. Odi la volgarità e la superficialità. Sei un tipo riflessivo, dolce e affettuoso. Pur non essendo una persona eccessivamente rigida, ti trovi a tuo agio dove c’è armonia ed ordine. Il tuo rapporto di coppia ideale è stabile, senza conflitti, senza sorprese.
Giallo Sei un tipo poliedrico e versatile, hai una vita sociale molto intensa e sempre aperta alle novità. Sei molto amato/a per la tua disponibilità, anche se, prendendo impegni con tanta gente, non sempre poi riesci a mantenerli. Il tuo rapporto di coppia può reggere solamente se trovi un/a partner che ti somigli.
Relazione La sessualità femminile fra sapere e potere
Verde Sei una persona che ama le cose naturali e che vuole raggiungere i suoi obiettivi mettendo impegno e costanza nelle cose che fa. Hai un carattere forte, leale, sincero, ma anche poco disponibile al compromesso. Il tuo rapporto di coppia funziona solo se trovi una persona disposta a rispettare i patti.
Viola Tendi alla malinconia e all’isolamento e senti di avere poco a che fare con il pensiero comune e con tutti gli stereotipi ed i rituali sociali, che per te hanno davvero poca importanza. Non hai molta fiducia nel prossimo e nel rapporto di coppia tendi a scegliere qualcuno che ti faccia soffrire. Forse anche l’amore ti sembra un po’ banale.
Marrone Hai una personalità rigida, che però non desideri mostrare all’esterno e dunque nei rapporti sociali sei un tipo piuttosto conformista e attento al rispetto delle regole sociali, anche se poi vivi una “second life” in cui cerchi di rispettare di più il tuo carattere e di fare le cose che realmente desideri fare. Il partner ideale è quello che si fa i fatti suoi.
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Due giorni dopo l’Anschluss del 1938, un gruppo di camicie nere naziste fece irruzione nell’appartamento di Freud a Vienna, con l’intento di intimidire lui e la sua famiglia.
Ad accogliere i nazisti furono sua moglie Martha, che li ricevette con freddezza e ironia, e la figlia Anna, che posò del denaro sul tavolo, intuendo che poteva servire come tangente.
Quando i nazisti se ne andarono, dopo aver preso il denaro, Freud commentò sarcasticamente: “Non ho mai preso così tanto per una sola visita.”
Per anni Freud sottovalutò il pericolo. Nonostante fosse ebreo e fondatore di un movimento ritenuto “pseudoscienza ebraica” dai nazisti, Freud credeva che i viennesi non si sarebbero rivoltati contro i loro concittadini ebrei. Aveva, in verità, ricevuto consigli di andarsene da amici e colleghi da tutto il mondo, tuttavia, Freud esitava, convinto che l’Austria non sarebbe mai arrivata ai livelli della Germania nazista.
Una lezione divulgativa su Freud e il suo libro "Totem e Tabù"
La sua salute, del resto, era molto fragile: soffriva di un cancro alla mandibola causato dal fumo e temeva di non sopravvivere a un trasferimento. Disse di non riuscire a immaginare una “nuova vita” altrove.
Vi fu però un episodio che lo convinse a lasciare Vienna: l’arresto della figlia Anna da parte della Gestapo, il 22 marzo 1938.
Dopo un lungo interrogatorio, Anna tornò a casa e Freud, profondamente scosso, capì che doveva partire per salvarle se stesso e la sua famiglia.
Diversi amici influenti si mobilitarono: in particolare, la principessa Maria Bonaparte, che fornì fondi e spedì gli oggetti di valore via posta diplomatica.
Dorothy Burlingham, la compagna di Anna Freud, era in contatto con il consolato americano. William Bullitt, ambasciatore USA in Francia, sollecitato dalla Bonaparte, coinvolse il presidente Roosevelt per ottenere un passaggio sicuro.
Tutto questo non bastò: Freud fu obbligato al pagamento di una tassa esorbitante – equivalente a circa 237.500 dollari odierni – per rendere possibile la fuga. La principessa Bonaparte contribuì con la maggior parte della somma.
Il 4 giugno 1938 Freud, insieme alla moglie Martha e alla figlia Anna, salì sull’Orient Express diretto a Parigi. Si trasferì poi a Londra, dove visse per 16 mesi fino alla morte, continuando a ricevere pazienti sul celebre divano che era riuscito a portare con sé da Vienna.
Freud fu colpito dalla gentilezza degli inglesi, che descrisse come “gente ospitale e benintenzionata”. Tuttavia, non riuscì mai a superare il dolore per aver lasciato Vienna. Ebbe infatti a dire: “Nonostante tutto, amavo ancora molto la prigione da cui sono stato liberato.”
La cattiveria è un concetto complesso e culturalmente determinato, che può essere definito in modo diverso a seconda del contesto etico, sociale o psicologico. In generale, si parla di “cattiveria” quando una persona sembra agire con intenzione deliberata di ferire, danneggiare, umiliare o controllare un’altra persona, senza apparente giustificazione o empatia.
Nel tuo modo di mostrarti al mondo, hai dei comportamenti che, visti superficialmente, potrebbero farti passare per una persona cattiva? Scoprilo con questo Test.
TEST
1. In genere mostro sempre di preoccuparmi per gli altri;
VERO FALSO
2. Non riesco facilmente a fare amicizia e spesso sto per conto mio;
0–5 punti — Molto scarsa probabilità: rapporti sociali iper-tranquilli!
Hai un atteggiamento generalmente aperto, rispettoso e attento agli altri. Le persone tendono a percepirti come affidabile, gentile e ben disposto/a. Sai comunicare in modo efficace senza creare tensioni, anche nei momenti di conflitto.
Attenzione però: essere sempre accomodanti o troppo “buoni” può portare a reprimere il proprio disaccordo o a dire sempre sì, anche quando non si vorrebbe. Se capita spesso, potrebbe essere utile riflettere sul confine tra empatia e compiacenza.
6–10 punti — Scarsa probabilità: nessuna preoccupazione, per il momento.
Sei una persona equilibrata: riesci a esprimerti in modo assertivo senza risultare aggressivo/a o distaccato/a. Raramente vieni percepita come una persona “cattiva” e, quando succede, si tratta per lo più di situazioni isolate o malintesi.
Tieni conto che anche nelle relazioni più serene può accadere di essere fraintesi. L’importante è mantenere una comunicazione chiara e non dare per scontato che gli altri colgano sempre le buone intenzioni dietro i tuoi comportamenti.
11–15 punti — Probabilità media: qualche incomprensione con gli altri.
Può accadere che alcune tue espressioni, comportamenti o scelte vengano percepite come fredde, dure o sbrigative, anche se non lo sono. Forse tendi a essere molto diretto/a, oppure ti difendi con il sarcasmo o l’ironia.
Questo non significa che tu sia “cattivo/a”, ma che potresti essere visto/a così da chi non ti conosce bene o è più sensibile. Valuta se ci sono contesti in cui ti senti spesso frainteso/a: potrebbe essere il segnale di un bisogno di maggiore consapevolezza emotiva o di una comunicazione più sintonica.
16–20 punti — Alta probabilità: c’è qualcosa da cambiare nei tuoi atteggiamenti e comportamenti.
È possibile che le persone ti percepiscano frequentemente come distante, giudicante o poco empatico/a. Potresti usare toni rigidi, critiche frequenti o un linguaggio non verbale che mette distanza.
Spesso questo tipo di atteggiamento è legato a esperienze pregresse: chi ha dovuto difendersi nella vita può sviluppare uno stile relazionale più protettivo, che però viene letto come ostilità. Se ti riconosci in questa descrizione, potrebbe essere utile un lavoro personale (anche con un/a terapeuta) per capire le origini di queste modalità e come renderle più flessibili, mantenendo la tua autenticità.
in psicologia il concetto di “cattiveria” come tratto stabile della personalità è spesso sostituito o spiegato attraverso altri costrutti, come:
Comportamenti aggressivi (verbali, fisici o relazionali)
Mancanza di empatia
Disturbi della personalità (es. narcisismo maligno, disturbo antisociale)
Rabbia repressa o risentimento
Difese psicologiche, come la proiezione o il disprezzo, usate per proteggersi
Perché si può sembrare cattivi quando non lo si è?
Ci sono molte ragioni per cui una persona può apparire “cattiva” pur non avendo intenzioni malevole. Alcune delle più comuni includono:
Difese emotive
A volte le persone adottano un atteggiamento duro, distaccato o cinico per proteggersi da ferite passate o dalla paura di essere vulnerabili. In questi casi, l’apparente “cattiveria” è una maschera difensiva.
Malintesi comunicativi
Tono, espressioni del volto, sarcasmo o rigidità nel linguaggio possono essere interpretati come ostilità anche se non lo sono. Spesso ciò che è percepito come “cattivo” è solo una comunicazione mal calibrata.
Differenze culturali o caratteriali
In alcune culture o famiglie, ad esempio, la franchezza è vista come una virtù, mentre in altre può sembrare brutalità. Così, un atteggiamento diretto può essere confuso con freddezza o insensibilità.
Stress, dolore o disagio emotivo
Le persone sofferenti, stressate o sotto pressione possono reagire in modo irritabile o scontroso. Non sono “cattive”, ma stanno lottando internamente.
Etichette sociali
Alcune persone vengono percepite come “cattive” solo perché si rifiutano di aderire a ruoli sociali attesi (es. essere sempre disponibili, remissive, sorridenti). Dire di no, porre limiti o mostrarsi assertivi può essere frainteso come durezza.
Proiezioni altrui
Spesso ciò che viene percepito come “cattiveria” è una proiezione: chi osserva attribuisce all’altra persona sentimenti propri (rabbia, paura, invidia). In altre parole, si vede “cattivo” ciò che risuona con parti rifiutate di sé.
In sintesi
La cattiveria reale implica una volontà cosciente di nuocere. Ma spesso, ciò che appare come cattiveria è solo un riflesso di incomprensioni, difese emotive, sofferenze non elaborate o visioni distorte. Riconoscere questa distinzione è fondamentale per coltivare relazioni più sane e per evitare giudizi affrettati.
Dr. Giuliana Proietti
Intervento del 14-09-2024 su Sessualità e Terza Età
Dr. Giuliana Proietti
La scrivania di Freud non era solo un piano di lavoro, ma un altare personale dove l’antico e il moderno si fondevano. Cerchiamo di saperne di più.
Qual era l’oggetto più caro a Sigmund Freud al momento della sua fuga da Vienna nel 1938?
Tra i molti beni che Freud riuscì a portare con sé mentre lasciava la Vienna occupata dai nazisti, spiccava un oggetto in particolare: una copia romana in bronzo del II secolo della dea Atena. Freud la considerava un talismano personale. Atena, dea della ragione, della guerra e dell’artigianato, troneggiava al centro della sua scrivania ed era il suo sguardo fisso mentre scriveva le sue teorie sull’inconscio.
Perché Freud collezionava antichità?
Freud era affascinato dall’antichità per ragioni sia personali che professionali. Iniziò a collezionare nel 1896, anno in cui perse il padre, aprì il suo primo studio e diede avvio alla propria autoanalisi. La passione per l’archeologia lo accompagnò tutta la vita e trovò una corrispondenza diretta nel suo lavoro clinico: come disse al celebre paziente noto come “l’Uomo dei Lupi”, lo psicoanalista, come l’archeologo, deve scavare a fondo nella psiche per raggiungere i tesori più nascosti.
Quanto era grande la collezione di Freud?
Al momento della sua morte, Freud possedeva oltre 2.000 oggetti antichi provenienti da Egitto, Grecia, Roma, India, Cina ed Etruria. Una collezione straordinaria, raccolta in gran parte grazie alle sue esplorazioni nei mercati antiquari viennesi e con il sostegno di figure come la principessa Maria Bonaparte.
Come erano disposti gli oggetti nello studio di Freud?
Lo studio era un affascinante miscuglio di epoche e culture, ma organizzato con cura. Mentre le pareti erano ricoperte di opere d’arte e simboli mitologici, gli armadi seguivano una logica più sistematica: statue di Eros su una mensola, oggetti funerari egizi su un’altra, e vasi greci lekythoi insieme. L’eccezione era la scrivania, dove convivevano oggetti estetici e pratici, antichi e moderni: penne accanto a dee egizie, scatole di sigari vicino a divinità cinesi.
Quali oggetti avevano un significato personale per Freud?
Tra i più intimi c’era una statuetta in marmo del dio egizio Thoth, che Freud accarezzava ogni mattina. Thoth, dio della scrittura e inventore dei geroglifici, simboleggiava per Freud la possibilità di decifrare l’inconscio come un testo nascosto. Anche le figure bifronti, come Giano o i contenitori con volti opposti, affascinavano Freud e riflettevano la sua teoria del dualismo tra pulsioni di vita e di morte (Eros e Thanatos).
Che relazione c’era tra la collezione e la teoria psicoanalitica?
Moltissima. Freud paragonava esplicitamente il lavoro dell’analista a quello dell’archeologo: entrambi rimuovono strati per svelare ciò che è nascosto. La sua collezione, con simboli provenienti da culture diverse e carichi di significati mitologici e inconsci, fungeva da stimolo visivo e metaforico per la sua riflessione teorica.
Lo studio di Freud è ancora visitabile oggi?
Sì. Il Freud Museum di Londra conserva lo studio esattamente come Freud lo lasciò nel 1939, dopo la sua morte. Ogni oggetto è rimasto al suo posto, come se Freud potesse rientrare da un momento all’altro e riprendere il suo lavoro. La scrivania, con Atena al centro, continua a raccontare silenziosamente il dialogo tra mente, storia e sogno.
Fortunatamente, le persone inclini a una vita criminale rappresentano solo una piccola minoranza. È molto probabile che anche tu faccia parte di quella vasta maggioranza che mai, nemmeno per errore, si macchierebbe del più piccolo reato…
Ti proponiamo però un gioco psicologico noir: immagina, per puro paradosso, di trovarti in una delle 22 situazioni al limite della legalità che troverai qui sotto… e prova a chiederti: come reagirei?
Nota: Questo test non ha alcuna pretesa scientifica. È pensato unicamente per intrattenere e offrire uno spunto di riflessione su lati della personalità che, nella vita di tutti i giorni, difficilmente emergono.
1. Ultimamente ti capita, stranamente, di andare per negozi avendo la forte tentazione di non pagare, e di portarti a casa un “ricordino”. Quali oggetti scegli?
a. Qualsiasi cosa: il bello sta nel compiere l’atto, non nel cercare una cosa veramente utile; b. Un oggetto simile a quello che appartiene a una persona che reputo molto fine ed elegante; c. Della biancheria intima, creme, profumi, ecc.; d. Qualsiasi cosa che mi manchi o che mi piaccia.
2. Hai finito la batteria del tuo cellulare, per cui chiedi a un amico di fare una veloce telefonata sul suo cellulare. Dopo 20 minuti il tuo amico ti fa notare il tempo trascorso… Cosa può aver cambiato i tuoi piani?
a. Il contenuto della telefonata mi ha fatto molto arrabbiare ed hai perso il controllo; b. Semplicemente non pensavo di crearle tutto questo problema… c. Credo che il mio amico, se fosse veramente tale, dovrebbe essere più generoso nei miei confronti e più attento ai miei bisogni; d. Mi sono reso conto del tempo eccessivo, ma ho deciso di approfittare della situazione per trarne vantaggio. Perché no?
3. Al Ristorante, il cameriere pensa che i soldi sul tavolo siano i tuoi, mentre invece li ha lasciati come lauta mancia una persona molto importante, seduta in quel posto prima di te. Decidi di appropriarti della somma: per farne cosa?
a. Non saprei… Qualcosa ci farò! b. Li depositerò sul mio conto corrente; c. La lascerò in mancia al cameriere, in cambio del numero di cellulare della persona molto importante; d. Per vantarmene con gli amici: finalmente avrò qualcosa da raccontare che li stupirà…
4. Decidi di mettere un quadro con soggetto criminale nel tuo studio: quale scegli?
a. Un ladro che estrae il portafogli dell’uomo che ha ucciso; b. Una donna che ne strangola un’altra; c. Un ragazzo ubriaco che uccide un clochard; d. Un uomo che pugnala una donna mentre la bacia.
5. Questa notte ti sei svegliato/a di soprassalto: in un sogno infatti stavi cercando di uccidere…
a. Una persona che fa da tempo gli occhi dolci al/al tuo/a fidanzato/a; b. Qualcuno che non voleva farti entrare in un cinema; c. Un dipendente che voleva fare le cose di testa sua; d. Una persona fastidiosa, che ti dà sempre buoni consigli, oltre che cattivi esempi.
6. Stai scrivendo un romanzo giallo, in cui alla fine il marito uccide la moglie: che arma metti in mano al protagonista, per fargli compiere il delitto?
a. Lo stiletto d’argento e pietre preziose della moglie; b. Simulazione di incidente stradale; c. Nessuna arma: solo pugni, pugni, pugni…; d. Un coltello.
7. Al lavoro c’è un collega molto più capace e preparato di te, del quale spesso parli con i colleghi, diffondendo pettegolezzi ed insinuazioni sul suo conto… Perché lo fai?
a. Perché non vorrei che mettesse a rischio la mia carriera; b. Perché in genere mi piace molto parlare di amore e di corna; c. Perché gli altri ridimensionino il giudizio che hanno di lui; d. Perché in ufficio il tempo non passa mai e di qualcosa bisogna pur parlare.
8. Il/La partner ha guardato con fin troppo interesse una donna/un uomo e tu, per reazione, gli hai dato uno schiaffo che ricorderà. Cosa fai ora per farti perdonare?
a. Non ho da farmi perdonare: lui/lei mi conosce e sa che è una cosa che non sopporto; b. Gli/Le faccio ripetere per un’intera serata che io sono molto migliore dell’altro/a; c. Mi faccio fare un regalo, per non parlare più dell’offesa ricevuta; d. Cerco di somigliare, nell’apparenza e nei modi, all’ignaro/a rivale in amore.
9. Partecipi ad uno squallido Reality Show, dove nel copione c’è scritto che devi mettere in atto delle molestie sessuali nei confronti di un altro partecipante. Accetti: ma a che condizione?
a. Che aumenti sensibilmente il mio compenso; b. Che sia libero/a di farlo come mi pare e piace, senza seguire ulteriori consegne; c. Che io diventi il/la protagonista assoluto/a dello show, azzerando la concorrenza; d. Che possa scegliere io la “vittima” e il tipo di “molestie sessuali” da praticargli/le.
10. Il/la tuo/tua ex ti ha lasciato per un’altro/a e tu non sei un tipo che dimentica facilmente: hai deciso di non voler uscire completamente dalla sua vita, per cui…
a. Gli/Le invii delle email anonime in cui parli male del/della attuale partner; b. Lo/a ricatti, con una vecchia storia sul suo conto, che non gli/le farà piacere far sapere ad altri; c. Lo/a contatti su Facebook con un falso profilo, cercando di farlo/a interessare a te; d. Lo/a segui a distanza ogni volta che lo/a incontri.
11. Un tuo amico/Una tua amica ha trovato una/un partner che sarebbe proprio il tuo ideale:
a. Ce la metto tutta per sedurlo/a, con sguardi e discorsi allusivi: voglio andare dove mi porta il cuore; b. Porto il mio amico/la mia amica a spendere tutti i suoi soldi, in modo di poter avere un vantaggio su di lui/lei; c. Lo/La bacio alla francese, di sorpresa: vediamo come reagisce…; d. Cerco di ridicolizzare l’amico/l’amica davanti al/alla partner che mi piace.
12 Quando leggi che il Direttore di una Banca è fuggito all’estero con tutti i soldi dei clienti, cosa pensi?
a. Ora troverà una “ochetta” che lo spennerà completamente; b. Ha fatto bene: libera circolazione del capitale! c. E’ un uomo insoddisfatto nel rapporto con la moglie, che crede di trovare la felicità nei soldi; d. Che ora, se è furbo, dovrà affidarsi alle persone giuste, per non subire la stessa sorte.
13 Sei un medico urologo o ginecologo e tutto il giorno vedi le parti intime dei tuoi pazienti. Qualcuno ti propone di mettere una telecamera nascosta, per riprendere le parti intime delle donne e farne pornografia. La prima idea che ti salta in mente a questa proposta è…
a. Che schifo! Se avessi un/una partner attratta da questi filmati mi verrebbe da picchiarlo/a; b. Uhhhmmm… I filmati potrebbero essere venduti anche agli specializzandi… Facendo soldi, ma non pornografia; c. Che ridere… Tutte queste persone che fanno tante storie per spogliarsi, e poi…; d. Oh! Che piacere pensare a questi pazienti così rompiscatole, visti su schermo gigante nelle loro parti intime…
14 Qualcuno ti regala uno spinello: non ne hai mai fumato uno prima d’ora. Cosa ne farai?
a. Cerco di capire in ufficio chi ne fa uso e poi glielo rivendo come “pezzo unico”; b. Lo faccio provare al tipo che mi piace, dicendogli/le che è un afrodisiaco: speriamo almeno nell’effetto placebo! c. Poiché gli amici mi prendono in giro perché non l’ho mai fatto, decido di provarlo; d. Lo butto in un cassetto: la trasgressione mi interessa solo se sono io a sceglierla.
15 Viaggi su un treno senza aver pagato il biglietto. Il controllore si avvicina… Cosa fai?
a. Mi chiudo in bagno: i miei soldi non li avrà! b. Gli dico che non ho né soldi, né documenti: faccia lui; c. Cerco di sedurlo/a; d. Per distrarlo/a, mi spaccio per una persona importante
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16 Gli affari nella tua azienda stanno andando sempre peggio, per cui decidi, insieme al tuo commercialista, di presentare un bilancio falso. Cosa pensi di ottenere, in particolare, da questa decisione?
a. Mostrare che ho gli attributi e so far fronte alle difficoltà; b. Un po’ di respiro: le tasse mi strangolano…; c. La possibilità di creare un fondo in nero, per futuri utilizzi; d. La considerazione e la stima dei miei soci,
17 Sei un produttore cinematografico e, per rendere più realistica la disperazione di una tua attrice, le fai credere che lei sia minacciata da uno psicopatico. Cosa ci guadagnerai da questa operazione, oltre ad ottenere una migliore recitazione?
a. Il gusto della rivelazione, a film finito; b. Aver creato le giuste distanze con l’attrice; c. Essere apprezzato/a per il tuo interesse nei confronti dei collaboratori; d. I tanti soldi che incasserà il film.
18 Riunione sindacale. I Capi hanno deciso una riduzione dello stipendio e, tra colleghi, pensate ad una azione di protesta: tu cosa proponi?
a. Simulare una rapina ed appropriarsi dei soldi nella Cassaforte dell’azienda; b. Presentarsi per un giorno al lavoro tutti in biancheria intima; c. Aggredire i dirigenti: si danno certe arie, quegli smorfiosi! d. Depositare del liquido irritante per gli occhi sulla loro scrivania… Per il gusto di vederli piangere!
19) Quando ti innamori…
a. Do molto di me all’altro/a e chiedo uguali attenzioni; b. Non mi importa più nulla di ciò che mi circonda; c. Resto comunque con i piedi per terra; d. Divento geloso/a e sospettoso/a verso le persone del mio sesso.
20) Se dovessi fondare una società con altre persone, che soci ti sceglieresti?
a. Gente informale; b. Persone dell’altro sesso interessanti; c. Persone del mio sesso, ma che non possano mai essermi rivali; d. Persone non sospettose e conflittuali.
21) Il tuo psicologo dice che soffri di shopping compulsivo: compri tutto, anche ciò che non ti serve. Secondo te, perché lo fai?
a. Perché tutti di questi tempi lo fanno; b. Perché investo su di me, anche se non tutti capiscono il significato di ciò che compro; c. Perché sono innamorato/a e penso che ciò che possiedo non sia mai abbastanza per farmi apprezzare al meglio; d. Perché forse sono depresso/a: in questo modo placo la mia ansia.
22) Se tu fossi un Capo sul posto di lavoro, che tipo saresti?
a. Un leader pieno di fascino e che guarda ai dettagli; b. Uno che tende a pensare e ad agire in grande; c. Sarei, a tutti gli effetti, un vero capo-branco; d. Un leader che ha solo collaboratori dell’altro sesso.
CITTA' DI RICEVIMENTO - COSTI
Conteggio dei risultati:
Riporta sulla seguente tabella le risposte che hai dato, apponendo una spunta nel relativo quadratino. Poi conta i punti che hai ottenuto per ciascun colore.
Quanti gialli hai totalizzato? Quanti grigi? Ecc. Il tuo Profilo è quello associato al colore nel quale hai totalizzato un maggiore punteggio. In caso di parità fra due colori, ciò significa che il tuo caso corrisponde ad entrambi i profili, anche se con una minore intensità.
RISULTATO DEL TEST
L’area in cui appari più vulnerabile e che costituisce il tuo potenziale Profilo Criminale è…
Area Rossa – Passione criminale
Sei sentimentale e passionale, ma anche molto emotivo/a, portato/a a vivere le esperienze in modo impulsivo, ostentato e spesso esagerato. Questa dunque potrebbe essere la tua area di vulnerabilità, nel caso ti lasciassi trasportare dai tuoi pensieri negativi: l’ira, ad esempio, o il desiderio di vendetta potrebbero portare la tua mente, particolarmente creativa, ad architettare piani fantasiosi per colpire chi ti offende o ti minaccia. Conosci le tecniche di seduzione, hai fiducia nel tuo sex appeal e spesso indugi in atteggiamenti provocanti, ma spesso anche provocatori, per ottenere i tuoi scopi. Ciò che più di altro ti crea problemi nelle relazioni con gli altri sono i vissuti di gelosia, le ansie e la delusione quando ti senti ignorato/a, rifiutato/a, o abbandonato/a. Non vuoi passare inosservato/a e soprattutto non vuoi che ti si manchi di rispetto. Sei capace di dare corpo alle ombre, di ingigantire ogni piccola manchevolezza da parte degli altri, mettendoti spesso in posizioni difficili, che ti fanno apparire più fragile e dipendente di quanto tu effettivamente non sia.
Area Gialla – Scarsa empatia
L’area nella quale risulti più debole e che ti potrebbe spingere, in casi estremi, verso un atto criminale, è legata ad un cattivo rapporto con le persone del tuo sesso. Non riesci infatti ad essere solidale e quando devi confrontarti con loro ti senti spesso a disagio, nervoso/a, infastidito/a.. A volte può capitare di lasciarti andare a fantasie distruttive, nelle quali ti sorprendi ad immaginare che il/la rivale possa, quasi per incanto, sparire dalla tua vita, o che gli/le succeda qualcosa di sgradevole, come ad esempio perdere tutte le sue fortune e le sue doti, che ti fanno sentire inferiore a lui/lei. Questi sentimenti di ostilità, di avversione, di antipatia, perfino di odio profondo, sono dovuti ad una aggressività che però non si materializza, anche se resta sullo sfondo e ti porta a metterti sempre sulla difensiva oppure, nel peggiore dei casi, a difenderti attaccando per primo/a. Forse, dietro questa forte rivalità nei confronti delle persone del tuo sesso c’è una sorta di invidia, legata a sensi di insicurezza, che si amplifica quando sopravvaluti le loro fortune e ti convinci di avere sempre troppo poco rispetto a quanto meriti.
Area Grigia – Avidità o desiderio di possesso
Sei una persona molto cauta e astuta, molto attenta ad approfittare di tutte le occasioni possibili per accrescere o mantenere ciò che possiedi. Le tue sicurezze del resto si basano unicamente su ciò che hai e non su ciò che sei: per questo la tua avidità non fa differenza fra cose utili e non-utili, così come non distingue fra cose materiali o sentimenti: tutto quello che può essere posseduto deve essere tuo e la sola minaccia di perdere le tue sicurezze scatena in te una rabbia ansiosa e ostile, soprattutto verso gli altri. Infatti, hai scarsa fiducia negli altri, ti fidi poco anche delle persone che ti sono più vicine e per questo, al fine di non correre rischi, cerchi di tenere sotto controllo non solo ciò che gli altri fanno, ma anche ciò che pensano. Questo ti causa molto stress: il rischio maggiore di passaggio all’atto è quando ti imbatti con furore in una situazione in cui c’è qualcuno che osa tenerti testa, che mostra di non aver paura di te e che non ascolta i tuoi pareri. Finché avrai chiaro che i mezzi servono per raggiungere dei fini non correrai alcun rischio.
Area Azzurra – Amore per la trasgressione
Il tuo potenziale profilo criminale potrebbe essere quello di una persona che agisce in una condizione di totale assenza di sensi di colpa, indifferente ai vissuti emozionali degli altri e convinta di avere diritto a qualsiasi cosa. Il tuo egocentrismo, nel passaggio all’atto criminale, potrebbe esprimersi in comportamenti scorretti, sleali o irresponsabili nei confronti degli altri, perpetrati al solo scopo di trasgredire le regole, o andare contro alle convenzioni, le usanze, le credenze presenti nell’ambiente in cui vivi. Quando sei particolarmente arrabbiato/a i tuoi comportamenti, impulsivi e poco controllati, ti portano ad agire senza calcolare le possibili conseguenze delle tue azioni. Il dark side della tua personalità potrebbe essere dunque incentrato in questa difficoltà nel gestire le emozioni, nella scarsa empatia e nel comportamento tendenzialmente antisociale. Questo tuo intimo desiderio di ribellarti all’ambiente e all’autorità, la tua incapacità a conformarti alle regole sociali, alle convenzioni, alle usanze, potrebbe essere il tuo tallone d’Achille nel passaggio all’atto criminale.
Al fine di raggiungere un buon equilibrio psico-affettivo, secondo Jung è fondamentale che la persona venga a contatto con la sua Ombra, cioè con la parte inferiore della personalità, quella che più di altre conserva gli istinti animali dei nostri progenitori.
Ogni personalità infatti, anche la migliore, secondo Jung è comunque contaminata da una zona oscura nella quale sono riposte tutte le caratteristiche personali che l’individuo desidera nascondere, agli altri ed a se stesso.
E’ difficile incontrare l’Ombra sul piano dell’esperienza quotidiana: essa va ricercata invece nella propria interiorità, nei propri sentimenti e nelle proprie passioni.
Per annullare il potere malefico dell’Ombra, sempre pronta a prendere il sopravvento sulle azioni compiute dall’individuo, è importante conoscere e ri-conoscere questo lato oscuro del Sé, perché solo attraverso un dialogo costante con queste zone remote della nostra psiche sarà possibile raggiungere equilibrio ed un notevole ampliamento della sfera di coscienza.
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