Bambini prematuri corrono maggiori rischi di disturbi psichiatrici

Progressi significativi nella cura intensiva neonatale hanno portato ad un sensibile aumento della sopravvivenza dei bambini prematuri, nati dopo meno di 26 settimane di gestazione, i così detti “bambini estremamente prematuri”.

Sarebbe un risultato meraviglioso, se non fosse per il fatto che il miglioramento del livello di sopravvivenza viene spesso accompagnato da un più alto rischio, in questi bambini, di deficit di tipo cognitivo e neuromotorio, oltre che di menomazioni sensoriali.

Uno studio, dopo 11 anni di follow-up, di 219 bambini nati estremamente prematuri da parte di un gruppo di ricercatori (Johnson e colleghi) ha cercato di determinare la prevalenza ed i fattori di rischio per disturbi psichiatrici in questa popolazione. I ricercatori hanno scoperto che quasi un quarto dei bambini estremamente prematuri ha un disturbo psichiatrico a 11 anni di età. Le condizioni psichiatriche più frequenti sono stati Deficit di Attenzione (12%), Disturbi emotivi (9%), Autismo e Disturbi dello spettro autistico (8%).

L’indagine registra anche un triplice rischio complessivo più elevato di successivi problemi di salute mentale nei bambini nati prematuramente. I risultati dei ricercatori britannici sono riportati nel numero di maggio 2010 del Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry.

Questo è il primo studio per esaminare sistematicamente la prevalenza dei disturbi psichiatrici in una popolazione di bambini nati pretermine. I dati sono stati raccolti nell’ambito dello studio EPICure, che ha seguito i bambini nati estremamente pretermine nel Regno Unito e in Irlanda a 1 anno, 2,5 anni, 6-8 anni e 10-11 anni. Lo studio Epicure, istituito nel 1995, aveva lo scopo di determinare le probabilità di sopravvivenza e di salute dei sopravvissuti al parto prematuro.

Nell’articolo “Psychiatric Disorders in Extremely Preterm Children: Longitudinal Finding at Age 11 Years in the EPICure Study” il dottor Johnson e colleghi affermano: “Clinicamente, i risultati suggeriscono che va data molta importanza al primo controllo cognitivo e psicologico di bambini estremamente prematuri per quanto riguarda le possibili malattie neuropsichiatriche ed emotive. Esami cognitivi e comportamentali andrebbero condotti per tutto il periodo prescolare, per facilitare una diagnosi psichiatrica precoce”.

Fonte:Eurekalert, via Health24
Dr. Giuliana Proietti, psicoterapeuta, Ancona

Immagine: Gabi Menashe

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