Caro amore, ti scrivo…

L’amore è la causa principale del suicidio, tra gli uomini come tra le donne. Questa è la conclusione di parecchi studi, effettuati sulle lettere che precedono l’atto suicidario o il tentato suicidio.

E’ solo un luogo comune pensare che le donne commettano il suicidio per amore più spesso degli uomini, sostiene la psicologa Silvia Canetto, psicologo dell’Università del Colorado, che ha pubblicato nel 2002 uno studio sulle lettere di addio di 56 aspiranti suicidi. Secondo le sue ricerche, le difficoltà relazionali sono citate due volte più frequentemente di quelle lavorative, per entrambi i sessi. Gli uomini probabilmente esitano a dichiarare di essersi uccisi per amore, anche se sanno che saranno morti quando la loro lettera sarà letta. È un male socialmente inaccettabile il fatto che un uomo non riesca a reagire alle difficoltà relazionali.

Fra i soldati, un divorzio o le difficoltà coniugali precedono molto spesso il suicidio, secondo la Canetto. All’inizio di quest’anno, uno studio norvegese sui suicidi dei caschi blu dell’ONU ha concluso che le difficoltà relazionali erano il fattore di rischio più importante, che precedeva persino le difficoltà dalla missione militare.

Per sostenere la sua teoria, la Canetto cita un altro studio che ha effettuato in passato. I partecipanti allo studio dovevano valutare lo stato emotivo di persone che avevano appena commesso un suicidio (per ragioni diverse, che andavano dall’amore ad una sconfitta sportiva). Le donne sono state considerate disadattate, per qualunque ragione avessero cercato il suicidio.

Gli uomini sono stati considerati disadattati soltanto se avevano commesso il suicidio per amore. Secondo la Canetto, gli uomini hanno meno esperienza nell’affrontare le situazioni ambigue, oppure ad attendere fino a che i rapporti difficili tra due persone si evolvano. Per arrestare il tormento, gli uomini commettono il suicidio, cercando di operare sull’unico elemento che ancora controllano, cioè la loro vita.

Nel 2004, alcuni psicologi americani hanno studiato 260 lettere di addio colegate ad uno scandalo finanziario, osservando che per più di una persona il desiderio di morire non era tanto legato al mettere termine alle sofferenze fisiche o mentali legate alla situazione contingente, quanto a risolvere le difficoltà relazionali nelle quali si trovavano. Nei disturbi psichiatrici l’amore è particolarmente importante per il rischio di suicidio. Shirley Yen, psichiatra dell’università Brown, Rhode Island, che ha pubblicato l’anno scorso uno studio sull’argomento, ritiene tuttavia che i dispiaceri in amore siano un fattore di rischio per il suicidio anche fra le persone che non hanno mai visto uno psichiatra in vita loro.

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Fonte: Cyberpresse

Dott.ssa Giuliana Proietti – Ancona
Psicolinea

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