Charles Darwin e le donne

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Charles Darwin e le donneCharles Darwin forse non era così sessista come si è sempre pensato, almeno secondo un nuovo libro uscito questo mese in lingua inglese (Darwin and women, di Samantha Evans, edizioni Cambridge University Press).

Il libro, infatti, pubblica alcune lettere fra il padre dell’evoluzionismo e la sua famiglia, rivelando stretti legami anche con alcune donne importanti, come il medico Elizabeth Garrett Anderson e la riformatrice Josephine Butler.

Anche se Darwin nei suoi libri ha sempre seguito la tradizione vittoriana che considerava le donne il “sesso debole”, la Evans chiarisce che le sue lettere private presentano un giudizio più sfumato.

Così si esprime infatti l’autrice: “Quando ho osservato il tipo di donne che facevano parte della sua cerchia e come lui le trattava, mi è sembrato incredibile che avesse potuto pensare che le donne non fossero forti o intelligenti”.

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Le lettere, di cui alcune pubblicate per la prima volta nel libro della Evans, rivelano che non solo la moglie di Darwin e le figlie corrispondevano con le principali femministe del tempo, ma lo stesso Darwin aveva contatti con diverse suffragette, con le quali era ben contento di scambiare articoli scientifici. In una lettera scritta da Lydia Becker, scienziata e attivista per il voto alle donne, ad esempio, si parla di ricerche di botanica condivise con il padre dell’evoluzionismo.

Mentre Darwin scriveva che il cervello delle donne era “analogo a quello degli animali”, la sua cerchia rivela un gruppo di donne perfettamente in grado di competere con gli uomini, anche nelle scienze matematiche e fisiche.

Tra loro c’era, ad esempio, Philippa Fawcett, figlia degli amici di famiglia Darwin Henry e Millicent Fawcett e nipote del primo medico donna della Gran Bretagna, Elizabeth Garrett Anderson. La Fawcett viene ricordata perché battè tutti gli uomini presenti nel concorso matematico Cambridge Mathematical Tripos nel 1890.

Nella sua cerchia vi erano molti sostenitori del diritto allo studio per le donne, fra cui Newnham e Girton, tra i principali fondatori delle scuole per sole donne aperti a Cambridge. In una lettera del 1867, la moglie di Darwin, Emma, scrive alla figlia Enrichetta raccontandole una conversazione avuta con Henry Fawcett, professore di economia politica e poi attivista per l’accesso aperto all’istruzione. “Ha detto che se avesse potuto vivere 20 o 30 anni in più avrebbe potuto vedere le donne studiare e laurearsi a Oxford e Cambridge come come gli uomini “.

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In un altro passaggio, Eleanor Bonham Carter, amica di famiglia e una dei fondatori del Newnham College, appassionata di geometria, scrive di un docente: “Egli ha elogiato talmente tanto il mio lavoro… Sono sicura che è solo perché pensava che la mente femminile  non sarebbe mai stata in grado di sviluppare un’idea sulla geometria prima di queste conferenze, perché non c’era niente di particolare in quello che ho fatto. “

Le donne che circondavano Darwin erano insomma delle donne intelligenti, desiderose di partecipare al dibattito culturale e sociale. Scrivendo a sua madre dall’Europa, nel 1873, Henrietta ricorda un incontro con la femminista Josephine Butler e con il figlio di lei “spaventosamente brutto”. La lettera descrive la Butler come una donna con “qualcosa di molto imponente e affascinante nei suoi occhi… Tanto da farmi capire come riesca a catturare le anime degli uomini.”

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Henrietta parla anche di sigarette fumate insieme alla femminista radicale Caroline Ashurst Stansfeld – un “gesto molto audace”, secondo la Evans, per quel tempo.  Eppure…“Lei è così fredda, chiara e calma nel modo in cui scrive a proposito di questo, che non sembra raccontare nulla che ritenga compromettente… E’ come se raccontasse apertamente questo episodio ai suoi genitori e non si aspettasse la loro disapprovazione “.

Qualunque fosse la sua esperienza privata, Darwin era comunque irremovibile, in pubblico, sul fatto che le donne fossero inferiori e incapaci rispetto agli uomini, come evidenziato in una lettera che scrisse nel 1882 alla sostenitrice dei diritti delle donne Caroline Kennard. “Certamente penso che le donne, anche se generalmente superiori agli uomini per le qualità morali, siano inferiori intellettualmente”.

Secondo la Evans dunque Darwin pensava effettivamente che le donne in generale non fossero pari agli uomini, ma…  “Sembra aver fatto un’eccezione inspiegabile per le donne che conosceva”.

Dr. Giuliana Proietti

 

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Fonte:
Do Charles Darwin’s private letters contradict his public sexism?, The Guardian

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Emma Darwin, con l’ottavo figlio, quarto maschio, Leonard. Credit: Cambridge University Library

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