Come aiutare una quattordicenne in crisi – Consulenza on Line

Sono un ragazzo di 18 anni e una mia amica di 14 ha dei problemi con la madre econ il padre..Premetto che sono divorziati in casa da 8-9 anni (non so se puo aiutarla a rendere il contesto più chiaro) Comunque sia non li sopporta,pensache sia meglio non vederli più..loro la offendono,la puniscono e la rimproverano per motivi inutili.Lei non gli rivolge la parola se non per urlargli contro il loro fallimento come genitori.Loro per risposta continuano incessantemente a punirla e ad attaccarla per qualsiasi cosa sfruttando ogni pretesto al di là dell’immaginazione e trasformando molte volte le punizioni stesse in ricatti in un tentativo inutile di ristabilire i rapporti (se nn mi dici ke hai non esci più…ma lei non cede)..Ogni giorno che passa vedo la ragazza sempre più esasperata e sempre più frequentemente mi cade in braccio in lacrime..Cerca aiuto,io vorrei darglielo ma non so ke dirle..Spesso mi dice ke desidera non vederli più,non sentirli più..Gli ho detto di aiutarli a capirla,di parlarci,ma lei non vuole assolutamente dialogare con loro..Quasi prova disprezzo..Da questa situazione di sicuro non ne trae beneficio nessuno..ne lei ne i suoi..Ma voglio aiutarla xchè questa situazione staandando avanti da troppo tempo e lei è arrivata veramente al limite..Sono preoccupato per lei.Cosa dovrebbero fare i genitori x risolvere il tutto?e cosa la ragazza? Grazie

Caro Diciottenne,

Anzitutto complimenti, per due motivi: 1. perché vuoi aiutare la tua amica (bravo!) 2. perché ti rendi conto di non saperne abbastanza e dunque chiedi aiuto (riconoscere i propri limiti, come diceva Socrate, è indice di grande sapienza :-)).
Anche io però a questo punto devo riconoscere di non averci capito abbastanza in questa storia, perché non comprendo in che senso i genitori offendano questa ragazza e la puniscano ‘inutilmente’. Per quale ragione lei li odia tanto? Perché sono stati dei cattivi genitori o perché non sopporta che siano dei ‘falliti’? Come coppia o come persone?
Ti darò dunque qualche consiglio generico, che spero possa esserti di aiuto.
1. Tieni conto che a 14 anni è frequente, per non dire ‘normale’ non apprezzare i propri genitori e perfino disprezzarli, dunque aiutala a non attribuire le colpe di ogni suo malessere ai suoi genitori. (Es. se sei triste non è per causa loro, è perché TU hai scelto di voler essere triste). In questo modo comprenderà che, ammesso e non concesso che i suoi siano dei pessimi soggetti, lei ha comunque la possibilità di non pensarci in modo ossessivo, dal momento che trascorre molte ore lontano da loro e può ‘ricaricarsi’ in molti modi (non ultimo quello di parlare e confidarsi con te).

2. Spingila verso il dialogo con i suoi. Nella vita è normale incontrare il proprio ‘nemico’ e negoziare la pace. Lo fanno, o tentano di farlo, anche ebrei e palestinesi, perché non dovrebbero farlo in questa famiglia?

3. Comunque vada, questa ragazza dovrà vivere con i suoi genitori almeno altri quattro anni: più il rapporto sarà teso, più lei sarà infelice. Consigliale di proporre ai genitori una specie di decalogo, in cui lei si impegna a fare qualcosa che piace a loro e loro in cambio promettono di non mettere più in atto alcuni comportamenti che possono dispiacere alla tua amica. Per rendere questo decalogo ancora più funzionale si potrebbe chiedere ad un giudice esterno (un amico di famiglia, una zia, ecc.) di decidere di volta in volta se una delle due parti ha trasgredito o meno agli impegni presi. In alternativa si potrebbero stabilire delle sanzioni pecuniarie (di diversa entità ovviamente) per i genitori e per la ragazza, se vengono meno al patto familiare.

4. Consigliale di concentrarsi su se stessa, sul suo futuro, perché la famiglia di origine non si sceglie, mentre che fare della propria vita si, e come!

Dott.ssa Giuliana Proietti Ancona

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