I rapporti sessuali coercitivi possono implicare il fatto che i bambini che sperimentano un abuso fisico o sessuale hanno maggiori probabilità di utilizzare, quando saranno adolescenti o giovani adulti, un comportamento sessualmente aggressivo nei confronti della loro partner femminile. Questa è la conclusione di una ricerca condotta da Erin Casey, assistente professore di Lavoro Sociale presso la University of Washington Tacoma.
Sebbene certi comportamenti sessualmente coercitivi implichino l’uso della forza fisica, vi possono essere comunque altre tattiche, dice la ricercatrice, come pressioni psicologiche, insistenza, manipolazione ecc. allo scopo di fare sesso con una persona che non desidera farlo.
In questo studio, pubblicato sul Journal of Interpersonal Violence viene tuttavia specificato che non esiste un automatismo: un bambino che ha subito violenza non diventerà necessariamente una persona sessualmente aggressiva. Lo studio evidenza a questo scopo il dato secondo il quale il 55 per cento degli uomini che mostravano di avere questi comportamenti coercitivi con la partner sessuale non avevano in realtà subito alcun abuso da bambini, né fisico, né sessuale. Si parla solo di “probabilità” di diventare persone abusanti, una probabilità che è più di quattro volte superiore alla media.
Lo studio si è basato sui dati del National Longitudinal Study of Adolescent Health, che ha interessato 20.000 ragazzi, intervistati per tre volte in un periodo di sei anni, a cominciare dai loro 16 anni. I ricercatori hanno individuato i casi di 5.649 ragazzi, intervistati all’età di 22 anni, eterosessuali e che avevano fatto sesso almeno una volta.
Risultato: il 5.6 per cento di essi utilizzava questi metodi coercitivi per ottenere rapporti sessuali con una partner femminile. Vi erano anche altri fattori di rischio, oltre all’aver subito un abuso: il comportamento delinquenziale e l’età in cui avevano fatto sesso per la prima volta.
Infatti, l’aver subito un abuso sessuale portava questi giovani ad essere sessualmente attivi molto presto. Altrettanto dicasi per i ragazzi coinvolti in comportamenti di delinquenza minorile, i quali mostravano di avere, nei confronti delle ragazze, un linguaggio e un atteggiamento del tutto inadeguati. Secondo questo studio non c’è invece un legame diretto fra problemi di alcol in adolescenza e successivo atteggiamento sessualmente coercitivo verso la donna.
Link: University of Washington
Fonte: Medical News
Dott.ssa Giuliana Proietti Ancona
Di questo argomento parleremo nel Convegno di Ancona del 22 Novembre 2008
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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Personalmente io mi sono arrichito.
Adesso so quale altra conseguenza comporta l’abuso fisico e sessuale di bambini.
Rimango sempre colpito dal mumero di studi inutili che riescono a produrre e a fare circolare per il mondo gli americani.
La domanda mia è questa: e adesso che abbiamo letto questo studio “universitario” ci siamo arricchiti di nuova conoscenza?