Figli obesi: i genitori diano il buon esempio!
Cos’è l’obesità infantile?
L’obesità infantile è una condizione medica che può verificarsi quando il bambino è al di sopra di un peso considerato “sano” per la sua età e altezza.
A30
Quando un bambino si definisce “obeso”?
Il Ministero della Sanità Italiano definisce obeso un bambino il cui peso supera del 20% quello ideale, e in sovrappeso se lo supera del 10-20%; in alternativa, lo definisce tale quando il suo BMI è maggiore del previsto.
Perché l’obesità infantile è un problema?
L’obesità infantile nei paesi occidentali è un grave problema di salute pubblica. Secondo il CDC, 1 bambino e adolescente su 5 negli Stati Uniti soffre di obesità. I bambini obesi hanno maggiori probabilità di mantenere la condizione anche nell’età adulta e corrono un rischio maggiore di sviluppare malattie quali:
- Asma
- Apnea notturna
- Diabete di tipo 2
- Alta pressione sanguigna (ipertensione)
- Colesterolo alto
- Malattie cardiache
- Ictus
- Disturbi muscoloscheletrici come l’ artrosi
- Alcuni tipi di cancro, tra cui il cancro del colon e il cancro al seno
- Fegato grasso
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Quali sono i problemi psicologici dell’obesità?
I bambini obesi corrono un maggior rischio di sperimentare:
- Bullismo
- Isolamento sociale
- Bassa autostima
- Depressione
Quanto è comune l’obesità infantile in Italia?
L’Italia è uno dei paesi europei con il maggiore tasso di obesità infantile. Un’indagine, promossa da WhoEuropean Childhood Obesity Surveillance Initiative (COSI), è stata realizzata nel 2019 da OKkio alla Salute, su un campione di 50mila bambini di terza elementare: si è visto così che il 20,4% è in sovrappeso, il 9,4% obeso e il 2,4% gravemente obeso.
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Quali soggetti interessa l’obesità infantile?
L’obesità infantile può interessare qualsiasi bambino, ma è più comune in alcuni gruppi. Lo stato socioeconomico e l’etnia continuano a svolgere un ruolo nella frequenza dell’obesità infantile.
Statistiche recenti mostrano che i tassi di obesità infantile sono diminuiti con l’aumento del livello di istruzione del capofamiglia. Nel gruppo a reddito più basso, soffriva di obesità il 18,9% dei bambini e degli adolescenti; nel gruppo a reddito più alto, soffriva di obesità il 10,9% dei bambini e degli adolescenti.
Ci sono differenze etniche?
Quanto alle varie etnie, le statistiche mostrano che l’obesità infantile colpisce:
- 25,6% bambini ispanici.
- 24,2% bambini neri non ispanici.
- 16,1% bambini bianchi non ispanici.
- 8,7% bambini asiatici non ispanici.
Quali sono le cause dell’obesità infantile?
Il bambino ha bisogno di una certa quantità di calorie per la crescita e lo sviluppo, ma quando assume più calorie di quelle che usa, il suo corpo immagazzina le calorie in più come grasso corporeo.
Le cause dell’obesità infantile includono:
- Comportamenti del bambino
- Comportamenti familiari condivisi come le abitudini alimentari e l’inattività
- Equilibrio fra calorie immagazzinate e calorie bruciate
Perché tende a crescere l’obesità infantile?
Molti bambini trascorrono oggi meno tempo all’aperto e più tempo al chiuso. Poiché i videogiochi, i tablet e gli smartphone continuano a crescere in popolarità, il numero di ore di inattività si pensa che possa aumentare.
I fattori genetici possono aumentare la probabilità che un bambino soffra di obesità?
I bambini i cui genitori o fratelli hanno l’obesità possono essere maggiormente a rischio di sviluppare la condizione loro stessi. Gli studi hanno dimostrato che vari geni possono contribuire all’aumento di peso. Sebbene i problemi di peso siano presenti nelle famiglie, non tutti i bambini con una storia familiare di obesità la svilupperanno.
Il luogo in cui vive il bambino può avere un effetto diretto sul rischio di sviluppare l’obesità?
Si. Gli alimenti e le bevande che le scuole e gli asili nido servono ai bambini hanno un effetto diretto sulla loro dieta, così come l’attività fisica che svolgono ogni giorno. Altri fattori socioeconomici che contribuiscono all’obesità infantile riguardano:
- Il costo e l’accessibilità di opzioni alimentari sane.
- Supporto sociale.
- Accesso limitato alle strutture ricreative o ai parchi della propria comunità
Quale è il ruolo della pubblicità degli snack alimentari?
La pubblicità di cibo-spazzatura può contribuire all’obesità infantile. I bambini vedono le pubblicità in TV e le pubblicità sparse sui cartelloni pubblicitari nei loro quartieri. Il più delle volte, questi alimenti hanno molte calorie e/o sono disponibili in porzioni abbondanti.
L’obesità infantile può essere causata da una malattia?
Si, ma raramente. Un esame fisico e alcuni esami del sangue potranno escludere la presenza di una malattia. Tenere presente che alcuni farmaci possono aumentare il rischio di aumento del peso corporeo e obesità.
Cosa possono fare i genitori dei figli obesi?
Per prima cosa dare il buon esempio, applicando la dieta e i comportamenti salutari che chiedono ai figli a se stessi, coinvolgendo l’intera famiglia. Se il bambino/la bambina vede che i genitori sono fisicamente attivi e si divertono, è più probabile che voglia essere attivo anche lui/lei.
Come dovrebbe essere l’attività fisica?
Il bambino dovrebbe svolgere almeno un’ora di attività fisica regolare ogni giorno.
Chi decide l’inizio di una dieta?
Occorre essere seguiti da un medico specializzato. Non sottoporre i figli a una dieta fai-da-te per perdere peso. E’ il pediatra che deve stabilire la dieta del bambino.
Come insegnare le abitudini alimentari sane?
Un modo per insegnare abitudini alimentari sane è quello di preparare varie porzioni di frutta e verdura. Fornire un “arcobaleno” di frutta e verdura ad ogni pasto, compresi gli spuntini. Evitare le bevande zuccherate come le bibite gassate, tè dolce, limonata e bevande sportive. Il bambino medio assume più di 120 calorie al giorno solo da queste bevande.
Altre abitudini sane?
- Scegliere bene i cibi, controllando le etichette
- Incoraggiare il bambino a mangiare lentamente
- Consumare insieme i pasti il più spesso possibile
- Cercare di rendere gradevole il momento del pasto
- Pianificare gli spuntini in orari specifici durante la giornata
- Evitare pasti o gli spuntini davanti alla TV
- Non usare il cibo come premio o ricompensa per qualche successo del bambino
- Monitorare i pasti del bambino fuori casa
- Ridurre l’assunzione di zucchero, offrendo acqua o latte magro ed evitando qualsiasi bibita zuccherata
- Incoraggiare un sonno migliore: i bambini dai 6 ai 12 anni hanno bisogno di 9-12 ore di sonno ogni notte. Gli adolescenti dai 13 ai 18 anni hanno bisogno di 8-10 ore di sonno ogni notte. Un sonno scarso può portare all’obesità perché aumenta la fame
Perché porsi come modelli?
I genitori possono influenzare l’obesità infantile insegnando le abitudini sane. I figli imitano, infatti, quello che fanno i genitori.
Se i genitori si impegnano nello sport e nell’attività fisica, anche i loro figli guardano meno la TV e passano meno tempo sui loro computers. I genitori che si coinvolgono nella pratica di uno sport di squadra possono spingere i loro figli a fare altrettanto.
Dr. Giuliana Proietti
Immagine:
Photo by Pablo Merchán Montes on Unsplash
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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