Frequentazione clandestina – Consulenza on Line

Buon giorno dottoressa, sono fidanzata da 7 anni, negli ultimi mesi ho iniziato una frequentazione clandestina… è successo in maniera inaspettata, sono però convinta che sia in parte il risultato della stanchezza che sento nella mia relazione ufficiale…oggettivamente non posso lamentarmi in alcuna maniera del mio partner: presente, premuroso, pieno di amore…Io devo assumermi tutte le responsibilità del caso, devo ammettere che trascorro questi ultimi periodi in cerca del capriccio,delle svago, delle emozioni vivide e che il problema risieda in me…ripensando a questi anni, all’uomo che è lui e non riesco ad immaginare il mio futuro senza, però in contemporanea ho la necessità di crearmi un altrove, un luogo dove possa “sfogarmi”, rimettere tutto indiscussione. Ho la necessità di vedermi diversamente, di immaginarmi in altri luoghi , di sognare su un futuro diverso…in questi ultimi periodi vivo spesso in una dimensione onirica… mi chiedo se questo sia un periodo passeggero, se sia ancora innamorata. Ho intenzione di interrompere la mia relazione ufficiosa, in fin dei conti so che non mi apporterà un reale giovamento e so che ho fatto una cosa orribile di cui non vado affatto fiera e che tempi fa non avrei mai immaginato…perchè è capitato proprio a me ? Perchè sono diventata così priva di rispetto per me stessa e per la persona che penso di amare?Grazie s.

 

Cara S.,

Lei sta chiaramente vivendo un momento di confusione, in cui non riconosce più sé stessa, né la sua storia d’amore ‘ufficiale’ e non sa quale strada stia prendendo la sua vita. Credo che il problema stia nella ‘svolta’ che tutti i rapporti vivono quando si passa dallo stadio dell’innamoramento a quello dell’amore. L’amore maturo infatti non fa venire batticuori, rossori, emozioni: tutto è prevedibile, tutto è tranquillo ed è per questo che ci si sente profondamente legati al/alla partner. Poi, improvvisamente, per molti, c’è la svolta: ci si rende improvvisamente conto che, malgrado i sentimenti d’amore provati nei confronti del/della partner, si ha interesse anche per altre persone, curiosità per mondi e situazioni diverse dalla propria… Cosa è successo? Non si ama più il proprio partner come prima? No, non è questo il punto: quello che è accaduto è che si è cominciato ad amare in modo diverso. E’ come quando, dopo l’adolescenza, si diventa adulti: era meglio prima o è meglio poi? Le due cose non sono paragonabili, perché sono troppo differenti fra loro e, soprattutto, perché una è la conseguenza, l’evoluzione naturale, dell’altra. Se il raporto che ha attualmente con l’altro dovesse continuare nel tempo, con frequentazioni regolari, nel giro di pochi anni diventerebbe anch’esso come la sua ‘storia ufficiale’, perché questa è l’evoluzione naturale di ogni rapporto, anche di quelli nati da un grande amore. Occorre rassegnarsi dunque? Sicuramente no: noi esseri umani siamo dotati di intelligenza e creatività, per cui siamo noi stessi che dobbiamo, con reciproco impegno, dare al nostro rapporto quello che il tempo inesorabilmente gli toglie. Se c’è questo impegno, che richiede molti sforzi personali e molte attenzioni, la ‘svolta’ può rappresentare non tanto un cambiamento degli obiettivi della propria vita, quanto una necessaria presa di coscienza dei propri bisogni, alla quale si può porre rimedio (e che non è sempre negativa…)
Cordialmente,

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Dott.ssa Giuliana Proietti Ancona

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