Gravidanza in adolescenza
ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE
Maturità sessuale e rapporti sessuali
La maturità sessuale oggi la si acquisisce molto prima della maturità psico-sociale. Accade così che molti teen agers, considerati per molti aspetti ancora dei bambini, abbiano una vita sessuale attiva ben prima di aver raggiunto la maturità che consente di poter lasciare la famiglia d’origine e costruirsi una vita propria.
Oggi l’età media del primo rapporto sessuale è sui 15-16 anni: un’età in cui gli aspetti cognitivi, emotivi e sociali non sono ancora adeguati per affrontare in modo consapevole i rischi legati alla sessualità, sia per quanto riguarda le malattie sessualmente trasmesse, sia per quanto riguarda le gravidanze indesiderate.
A11
Gravidanza in adolescenza, una “resistenza alla contraccezione” (lo so, ma non lo faccio)
I giovani non mancano certo di informazioni, visto che possono ottenerle facilmente attraverso i media, ma anche attraverso specifici programmi di educazione sessuale, legati all’insegnamento delle scienze, ormai sempre più presenti nelle scuole.
La gravidanza in adolescenza per questa ragione potrebbe essere dunque letta come una forma di “resistenza alla contraccezione”, attraverso l’attuazione di rapporti sessuali senza l’utilizzo di alcun metodo contraccettivo, o attraverso un loro utilizzo inadeguato, pur essendo a conoscenza dei rischi ai quali ci si espone.
Prendere la pillola infatti può essere volontariamente evitato dalle ragazze, specialmente quando i rapporti sessuali sono ancora piuttosto sporadici, mentre il preservativo spesso non viene utilizzato, oppure viene precocemente abbandonato, quando i due partners sentono di aver dato vita ad una coppia stabile.
Conseguenze sulla salute
La gravidanza adolescenziale rimane un importante contributo alla mortalità materna e infantile e ai cicli intergenerazionali di scarsa salute e povertà. Le madri adolescenti (di età compresa tra 10 e 19 anni) affrontano rischi più elevati di eclampsia, endometrite puerperale e infezioni sistemiche, rispetto alle donne di età compresa tra 20 e 24 anni (Fonte: Who). Inoltre, ogni anno si registrano 9 milioni di aborti non sicuri tra le ragazze di età compresa tra 15 e 19 anni, contribuendo alla mortalità della ragazza in attesa e a problemi di salute che restano duraturi.
La gravidanza precoce può aumentare anche i rischi per i neonati. Nei paesi a basso e medio reddito, i bambini nati da madri sotto i 20 anni devono affrontare rischi più elevati di basso peso alla nascita, parto prematuro e gravi condizioni neonatali. I neonati nati da madri adolescenti corrono maggiori rischi di avere un basso peso alla nascita, con effetti potenziali sul lungo termine.
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Conseguenze economiche
La gravidanza adolescenziale può anche avere effetti sociali ed economici negativi sulle ragazze, le loro famiglie e la comunità. Le adolescenti incinte non sposate possono infatti affrontare lo stigma o il rifiuto da parte dei genitori e dei pari e minacce di violenza.
Allo stesso modo, le ragazze che restano incinte prima dei 18 anni hanno maggiori probabilità di subire violenze nell’ambito del matrimonio o di una convivenza.
Si stima che dal 5% al 33% delle ragazze di età compresa tra 15 e 24 anni che in alcuni paesi abbandonano la scuola lo facciano a causa di una gravidanza o di un matrimonio precoce. Avendo un livello di istruzione inferiore, le giovani mamme potrebbero avere meno competenze e quindi minori opportunità di impiego.
Gravidanza precoce e classe sociale
Le gravidanze precoci riguardano in maggior misura giovani appartenenti a classi sociali svantaggiate e appartenenti a gruppi familiari con problemi disfunzionali. Ad esempio, non di rado le ragazze che rimangono incinte giovanissime sono a loro volta figlie di madri rimaste incinte in età precoce.(Charbonneau et coll., 1989, in Cardinal Remete, 1999 ; Morazin, 1991).
L’adolescente incinta
A livello personale, la giovane mamma in attesa può vivere questo periodo come fortemente traumatico, per tutta una serie di fattori, che vanno dai problemi strettamente fisici (malesseri, nausee, mutamenti dell’aspetto fisico) ai problemi familiari (dirlo ai genitori, immaginare la loro reazione), sociali (abbandono della scuola, isolamento sociale, ecc.), medici (visite, esami, terapie).
La ragazza potrebbe oltre tutto voler negare a se stessa la possibilità di essere rimasta incinta minimizzando i sintomi, per non dover affrontare l’argomento con i genitori: in questo modo allontana il momento della diagnosi e riduce apparentemente lo stress riguardo alle decisioni da prendere.
Del resto non è facile, per una giovane adolescente incinta, rendere esplicita questa sua condizione: vi è infatti il timore della reazione dei genitori, quella del padre del bambino e della sua famiglia, la necessità di sottoporsi a visita ginecologica, doverne parlare ai compagni, agli insegnanti ecc.
Di colpo la futura mamma si sente proiettata nel mondo degli adulti e deve affrontare problemi che fino a quel momento non l’hanno mai interessata o riguardata direttamente. Per questo, oltre ai vari timori, la ragazza adolescente potrebbe provare anche sensazioni di rabbia, ansia, vergogna, o colpa.
Infatti, sebbene le abitudini familiari siano molto cambiate negli ultimi anni, non sempre le adolescenti si sentono aiutate ad affrontare questo problema dalla propria famiglia. Le scelte da compiere sono importanti e vanno oltre tutto prese in gran fretta: non sempre è possibile negoziare delle decisioni adeguate tra famiglie che sanno ancora poco l’una dell’altra, con visioni della vita e del futuro dei propri figli che possono essere anche fortemente discordanti.
Le madri adolescenti vanno inevitabilmente incontro a problemi di isolamento sociale, interruzione degli studi, stress e depressione. Sebbene molte ragazze possano beneficiare del sostegno dei genitori e delle persone vicine, il quadro per quanto riguarda la futura realizzazione personale non è mai troppo roseo (e non lo è neanche per il nascituro).
Autori: Giuliana Proietti - Walter La Gatta
Il padre adolescente
Per quanto riguarda la paternità precoce non abbiamo molti dati in letteratura, ma secondo alcuni autori Rosiers-Lampe e Frappier (1981) l’adolescente investito del nuovo ruolo di padre in genere non si coinvolge troppo nel rapporto e lascia la madre del bambino o durante la gravidanza o nei due anni successivi alla nascita (Loignon, 1996).
In alcuni casi tuttavia può accadere che il giovane papà prenda molto seriamente il ruolo di cui è stato investito e voglia assumersi delle responsabilità. Questo coinvolgimento del papà non sempre è desiderato dalla madre del bambino o dalla sua famiglia, che possono essere propensi ad accettare il figlio, ma non il relativo padre, specie quando la gravidanza è dovuta ad un rapporto occasionale, o ad una relazione che si è ormai conclusa dal punto di vista affettivo.
I figli di madri adolescenti
I figli di madri adolescenti sono infatti soggetti considerati statisticamente più ‘a rischio’ di quelli avuti dopo i venti anni di età della madre. Il rischio cui possono essere esposti i figli di mamme molto giovani sono quelli del maltrattamento, della violenza, dell’abuso e dell’abbandono. I figli di madri troppo giovani hanno , a loro volta, maggiori possibilità di assumere atteggiamenti di delinquenza giovanile, uso di droghe o alcolismo.
COSA FARE
Prevenzione
Per limitare le gravidanze precoci è opportuno anzitutto pensare a degli interventi di prevenzione, per promuovere dei comportamenti sessuali sani e sicuri, offrire sostegno al momento della presa di decisioni relative all’esito della gravidanza e sostenere adeguatamente i giovani, affinché non subiscano traumi. L’educazione sessuale dovrebbe essere fatta sia a scuola, sia in famiglia.
Decisioni
Tenere presente anzitutto che il tempo rappresenta un fattore importante, dal momento che molte opzioni possono divenire impercorribili dopo i primi tre mesi, come nel caso dell’interruzione volontaria della gravidanza. Le decisioni da prendere sulla eventuale interruzione di gravidanza non possono essere imposte, ma devono essere concordate, anche sulla base delle opportunità che si possono offrire sia al nascituro, sia alla giovane coppia.
E’ auspicabile infatti che i due ragazzi possano continuare a studiare anche dopo la nascita del bambino e raggiungere così una professionalità spendibile nel mercato del lavoro, in modo da raggiungere una piena indipendenza economica e morale dalle famiglie di origine.
I ragazzi inoltre dovrebbero ricevere il pieno sostegno, affettivo e psicologico, oltre che materiale, da parte delle famiglie di origine: un figlio, una figlia, restano sempre tali anche se hanno sbagliato.
Relazione sulla Terapia di Coppia dopo un Tradimento - Festival della Coppia 2023
ANCONA FABRIANO CIVITANOVA MARCHE TERNI E ONLINE
Come dovrebbero comportarsi i due neo-genitori
Se la coppia di genitori decide di vivere insieme o comunque di continuare il proprio rapporto, sarà opportuno l’utilizzo di sistemi contraccettivi in seguito alla nascita del figlio, per evitare che l’errore compiuto si ripeta ancora, rendendo ancor più complicato l’avvio di questa nuova entità familiare.
Compatibilmente con i loro nuovi impegni di genitori, i ragazzi dovrebbero continuare a frequentare i loro amici e dedicarsi alle attività tipiche della loro età, per non dover crescere troppo in fretta, a scapito della effettiva maturazione psicologica sottostante.
E’ importante tuttavia che ai giovani genitori sia data la possibilità di assumersi delle responsabilità crescenti nei confronti del proprio figlio, sia per garantire una crescita adeguata al bambino, sia per non bloccare il loro sviluppo psico-sessuale al periodo dell’adolescenza, rendendoli così incapaci di maturare e di realizzarsi anche in altri aspetti della vita.
Una intervista sui rapporti familiari
La situazione in Italia
Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza relativi all’anno scolastico 2015/16, le adolescenti interessate ad una gravidanza precoce sono state 1 su 100, mentre nel 2016/17 i numeri sono raddoppiati: 2 su 100. Rispetto ad altri Paesi non è un numero esagerato (Negli Usa il numero di neo-mamme per questa fascia d’età nel 2015 raggiunge il numero di 2,23 per 100, anche se in netto calo, grazie ai numerosi programmi di prevenzione. )
Molte ragazze ricorrono alla pillola del giorno dopo come contraccettivo, altre cercano soluzioni fai-da-te, rischiando emorragie ed altri gravi problemi.
Dr. Walter La Gatta
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Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
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