La Gradiva e l'affinità fra psicoanalisi ed arte
Cultura - Freudiana

La Gradiva e l’affinità fra psicoanalisi ed arte

La Gradiva e l’affinità fra psicoanalisi ed arte

Freudiana Collana di Articoli sulla vita di Freud  e le sue opere

GUARDA I VIDEO DI FREUDIANA SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE

La storia della Gradiva dimostra come l’arte e la letteratura possano essere vie di accesso al mondo interiore, strumenti potenti per esplorare ciò che spesso resta nascosto: il desiderio, il trauma, l’ossessione. Attraverso l’intuizione poetica, lo scrittore tedesco Jensen ha creato un racconto che, pur non essendo nato da intenti scientifici, si è rivelato profondamente affine alla psicoanalisi. Freud, nel leggerlo, vi trovò conferma della propria teoria, ribadendo il valore conoscitivo dell’immaginazione artistica. Cerchiamo di saperne di più.

Relazione sull'Innamoramento - Festival della Coppia 2023

YouTube player


Chi è Gradiva e qual è la sua origine?

Gradiva è il nome attribuito a una figura femminile raffigurata in un bassorilievo romano, conservato oggi nei Musei Vaticani. Il rilievo, risalente alla prima metà del II secolo d.C. e scolpito in marmo pentelico, rappresenta tre giovani donne che camminano da destra verso sinistra. Di queste figure, solo la prima a sinistra è rimasta intatta: è proprio lei ad aver colpito l’immaginario dello scrittore tedesco Wilhelm Jensen, che le attribuì il nome latino di “Gradiva”, cioè “colei che cammina” pare ispirandosi a “Gradivus”, un epiteto del dio Marte. In questo caso, tuttavia, il passo della giovane non ha nulla di marziale: la sua andatura è morbida, quasi danzante, simile a quella delle Menadi del culto di Dioniso.

In effetti, alcuni studiosi hanno notato come la figura evochi anche la mitologia delle “Aglauridi”, tre sorelle condannate alla follia per aver disobbedito ad Atena. La giovane, in ogni caso, per Wilhelm Jensen, si distingueva per “una grazia naturale, semplice, virginea, che sembrava infondere vita alla materia.”

Terapia di coppia onlineINIZIA SUBITO UNA TERAPIA DI COPPIA ONLINE
CON LA DOTT.SSA GIULIANA PROIETTI
Terapia online, Individuale e di Coppia
 Tel. 347 0375949
Telefona o usa whatsapp
ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE

Di cosa tratta la novella di Jensen?

Norbert, studioso assorbito completamente dal mondo dell’archeologia, trascurando la realtà, si fissa su un rilievo che raffigura una giovane pompeiana dal passo elegante e deciso. Immagina sia la figlia di un magistrato e ne fa l’oggetto di fantasie sempre più ossessive, fino a sprofondare nel delirio. Un sogno angoscioso, in cui la vede camminare tra le rovine il giorno dell’eruzione del Vesuvio, lo spinge a partire per l’Italia.

Dopo una sosta a Roma, nel sogno il giovane arriva a Pompei e, durante una passeggiata, la figura del rilievo gli appare davanti agli occhi.

La riconosce subito dal passo, lo stesso che l’aveva affascinato nel rilievo: sicuro ma leggero. È convinto di trovarsi di fronte al fantasma della fanciulla, ma un dettaglio lo disorienta: una lucertola fugge al suo passaggio. Se fosse un fantasma, perché gli animali reagirebbero alla sua presenza?

Lei comunque prima scompare, poi riappare. Norbert, confuso, le parla in greco e poi in latino, ma lei risponde in tedesco.

Norbert esce dal suo isolamento mentale e la giovane che gli ha risposto si rivela essere Zoe Bertgang, amica d’infanzia, simbolo della vita (Zoe in greco significa “vita”) e del movimento (Bertgang: “colei che cammina”).

Senza contraddirlo, Zoe lo lascia credere inizialmente alla sua identità pompeiana, guidandolo dolcemente verso il riconoscimento della realtà e il ritorno all’amore per una donna viva, non più idealizzata né scolpita nella pietra.

Leggi anche:  La psicologia della degustazione del vino

 

Chiedere aiuto è il primo passo!

YouTube player

Tariffe Psicoterapia

Perché questo racconto ha attirato l’attenzione di Sigmund Freud?

Fu Carl Gustav Jung a segnalare il racconto di Jensen a Freud, il quale lo lesse con grande interesse e vi riconobbe sorprendenti affinità con la sua teoria dei sogni e dei deliri. Nel 1907, Freud pubblicò il saggio “Il delirio e i sogni nella Gradiva di Wilhelm Jensen”, in cui analizzò il romanzo come un caso clinico-psichiatrico.

Secondo Freud, la storia di Hanold costituiva una rappresentazione letteraria delle dinamiche inconsce studiate dalla psicoanalisi: sogno e delirio come manifestazioni di desideri rimossi, capaci di affiorare alla coscienza sotto stimoli apparentemente innocui, come la visione di un’opera d’arte.

“I poeti sono alleati preziosi e la loro testimonianza deve essere presa in attenta considerazione, giacché essi sanno in genere una quantità di cose fra cielo e terra che il nostro sapere accademico neppure sospetta.” (Sigmund Freud)

Freud arrivò a contattare lo stesso Jensen, che però dichiarò di non conoscere affatto la psicoanalisi né la psichiatria, nonostante fosse medico. Questo rafforzò in Freud l’idea di un’inconsapevole sapienza poetica, capace di rivelare i meccanismi più profondi della psiche. 

“Sogni che non sono stati sognati da alcuno e che sono stati invece inventati dai poeti.”  (Sigmund Freud)

Qual è il significato simbolico di Gradiva per Freud?

Gradiva diventò per Freud l’occasione per esprimere il legame profondo tra arte e psicoanalisi. La ragazza del rilievo non è solo una figura estetica, ma la porta di accesso all’inconscio del protagonista. Come scrisse Cesare Musatti, Freud applica alla novella lo stesso metodo con cui interpretava i sogni dei pazienti, trasformando la narrazione letteraria in una vera e propria analisi psicanalitica.

Nel viaggio a Roma del 1907 Freud poté prendere diretta visione del bassorilievo originale della Gradiva nei Musei Vaticani. Anche lui se ne fece fare un calco in gesso e lo appese in prossimità del suo famoso divano.

Per la cronaca, Freud scrisse il saggio sulla Gradiva in Trentino, in un albergo che si affaccia sul lago di Lavarone, nei pressi di Folgaria.

Dr. Giuliana Proietti

Una Conferenza sulla Paura

YouTube player

Fonti:
Bourdin D., Cento anni di psicoanalisi. Da Freud ai giorni nostri. Dedalo
C.L. Musatti, Introduzione, in Saggi sull’arte, la letteratura e il linguaggio. Boringhieri
AAVV Atlante della psicoanalisi. Esplorare l’inconscio, Giunti
Imageart

Dott.ssa Giuliana Proietti

 

Psicolinea 20+anni di attività

Dr. Giuliana Proietti Psicoterapeuta Sessuologa TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA ONLINE La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online. In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.

  • Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
  • Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa. Per appuntamenti: 347 0375949 (anche whatsapp) mail: g.proietti@psicolinea.it Visita anche: www.giulianaproietti.it Pagina Facebook Profilo Facebook Instagram

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *