Gli esseri umani sembrano avere una predisposizione innata nel riconoscere gli animali che un tempo furono pericolosi per i nostri antenati – un fenomeno chiamato ‘apprendimento preparato’.
Nel 1980 alcuni ricercatori usarono rumori forti per condizionare le persone a provare l’emozione della paura, alla vista dei serpenti o delle pistole. Scoprirono così che le persone acquisivano la paura dei serpenti molto più facilmente, anche se i rumori prodotti per spaventarli erano simili a quelli delle armi da fuoco. Un nuovo studio ha preso ispirazione da questo studio ormai classico, dimostrando che i bambini di tre anni sembrano essere già particolarmente abili a riconoscere i serpenti, specialmente se hanno assunto una postura minacciosa.
Nobuo Masataka e i suoi colleghi hanno presentato ai loro partecipanti diverse prove, in ciascuna delle quali vi erano otto immagini con serpenti e fiori: in alcune serie c’erano tutti serpenti e sullo sfondo c’era un fiore, e viceversa. Il compito era quello di toccare su un touch screen l’immagine “diversa” nel minor tempo possibile. Il gruppo era composto di venti soggetti di tre anni, trentaquattro di quattro anni e venti adulti.
I partecipanti di ogni età sono risultati significativamente più veloci nel compito quando c’era da individuare un serpente tra i fiori che quando c’era da individuare un fiore tra i serpenti. Ad esempio, i soggetti di tre anni avevano un tempo medio di reazione di 2735ms se dovevano individuare il serpente e di 3283ms se l’obiettivo era invece il fiore. Questo è stato il risultato, anche se i genitori dei bambini hanno assicurato che i loro figli non erano stati precedentemente esposti a serpenti reali o giocattoli.
C’è di più: tutti i partecipanti sono stati maggiormente veloci nel compito in cui l’obiettivo era un serpente in una posa minacciosa, ovvero con il corpo a spirale, il collo tenuto in una curva a esse e la testa pronta a colpire. Il tempo di reazione medio dei soggetti di tre anni rispetto al serpente in posizione eretta ( 2452ms) era particolarmente ridotto rispetto a quello occorso per individuare un serpente in posizione di riposo (2519ms).
Una questione interessante per la ricerca futura è se si tratta di un adattamento evolutivo dei serpenti rispetto agli esseri umani, o se è il sistema percettivo umano che si evolve, in modo tale da raggiungere una “sintonia” con i serpenti e i loro comportamenti.
Dr. Giuliana Proietti, psicoterapeuta, Ancona
Fonte: Masataka, N., Hayakawa, S., and Kawai, N. (2010). Human Young Children as well as Adults Demonstrate ‘Superior’ Rapid Snake Detection When Typical Striking Posture Is Displayed by the Snake. PLoS ONE, 5 (11) DOI: 10.1371/journal.pone.0015122, via Bps
Immagine: Wikimedia
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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