La scala Kinsey

La scala Kinsey: la sessualità oltre il binarismo

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La scala Kinsey è uno strumento che ha rivoluzionato la comprensione della sessualità umana, ponendo le basi per un approccio più fluido e meno categoriale rispetto agli orientamenti sessuali. Sviluppata da Alfred Kinsey e dai suoi collaboratori tra gli anni ’40 e ’50, la scala è frutto delle ricerche pionieristiche contenute nei due volumi Sexual Behavior in the Human Male (1948) e Sexual Behavior in the Human Female (1953). Questi studi rappresentarono una rottura radicale con la visione normativa e binaria dell’orientamento sessuale fino ad allora dominante.

“Molte persone non vogliono credere che in queste questioni esistano gradazioni da un estremo all’altro.” Alfred Kinsey – Il comportamento sessuale della donna umana (1953)

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A chi si deve la scala Kinsey?

Si deve ai dottori Alfred Kinsey, Wardell Pomeroy e Clyde Martin, i quali svilupparono la Heterosexual-Homosexual Rating Scale, più comunemente nota come “Scala Kinsey”. Pubblicata per la prima volta in  Sexual Behavior in the Human Male  (1948), la scala teneva conto dei risultati di ricerche che dimostravano che le persone non rientravano in categorie esclusive eterosessuali o omosessuali.

Come è strutturata la scala?

Kinsey osservò che la maggior parte delle persone non rientrava perfettamente nelle categorie “eterosessuale” o “omosessuale”. Per descrivere la variabilità degli orientamenti sessuali, ideò una scala a 7 punti che va da 0 a 6:

0 = esclusivamente eterosessuale

1 = prevalentemente eterosessuale, con occasioni omosessuali

2 = prevalentemente eterosessuale, ma più che occasionalmente omosessuale

3 = ugualmente eterosessuale e omosessuale (bisessuale)

4 = prevalentemente omosessuale, ma più che occasionalmente eterosessuale

5 = prevalentemente omosessuale, con occasioni eterosessuali

6 = esclusivamente omosessuale

Kinsey introdusse anche una categoria aggiuntiva, X, per indicare le persone che non provavano attrazione sessuale verso nessuno, anticipando la nozione moderna di asessualità.

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Come leggere la scala?

Le persone con punteggio “0” riportano comportamenti o attrazioni esclusivamente eterosessuali/di sesso opposto. Quelle con punteggio “6” riportano comportamenti o attrazioni esclusivamente omosessuali/dello stesso sesso. I punteggi da 1 a 5 si riferiscono a coloro che riportano livelli variabili di attrazione o attività sessuale con entrambi i sessi.

Negli studi originali del Rapporto Kinsey, la categoria X indicava il gruppo che non aveva riportato contatti o reazioni socio-sessuali nelle interviste. 

In cosa consiste l’innovazione portata dalla scala Kinsey?

L’innovazione della scala Kinsey risiede nel suo rifiuto della dicotomia rigida tra eterosessualità e omosessualità. Secondo Kinsey, l’orientamento sessuale non è un’entità fissa, ma una dimensione che può variare nel corso della vita. In questo senso, la scala propone una visione continua e dinamica dell’identità sessuale, in cui molti individui si collocano in una zona intermedia, piuttosto che agli estremi.

Le ricerche condotte da Kinsey evidenziarono che una percentuale significativa di uomini e donne aveva avuto esperienze sessuali con entrambi i sessi, mettendo in crisi la presunta “normalità” dell’eterosessualità esclusiva. Per esempio, Kinsey riportò che il 37% degli uomini statunitensi aveva avuto almeno una esperienza omosessuale fino all’orgasmo, e che il 10% si collocava al livello 6 della scala.

Leggi anche:  Identità di genere e Orientamento sessuale

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La scala Kinsey è stata accettata dal mondo scientifico?

Non subito: essa è stata oggetto di diverse critiche. Una delle principali riguarda il fatto che si concentra soprattutto sul comportamento sessuale e non tiene pienamente conto degli aspetti emotivi, affettivi e identitari dell’orientamento sessuale. Inoltre, la scala è stata criticata per il suo approccio lineare e unidimensionale, che potrebbe non essere sufficiente a descrivere la complessità delle esperienze individuali, in particolare di chi si identifica come pansessuale, queer o asessuale.

Dopo Kinsey qualcun altro ha provato a fare una scala simile?

Si. Negli anni successivi, diversi studiosi hanno cercato di ampliare o modificare la scala Kinsey. Ad esempio, la Klein Sexual Orientation Grid (KSOG), sviluppata da Fritz Klein negli anni ’70, ha introdotto una valutazione su più dimensioni (attrazione, comportamento, fantasia, identità, preferenza sociale, stile di vita, ecc.), considerando anche i cambiamenti nel tempo.

La Scala Storms, sviluppata da Michael D. Storms, traccia l’erotismo su un asse X e Y. Questo consente una gamma molto più ampia di descrizioni. Kinsey, Storm e Klein sono solo tre delle oltre 200 scale utilizzate per misurare e descrivere l’orientamento sessuale.

Il desiderio sessuale nella donna infertile
Relazione presentata al Congresso Nazionale Aige/Fiss del 7-8 Marzo 2025 a Firenze. 

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La scala Kinsey è ancora attuale?

Oggi la scala Kinsey continua ad essere uno strumento di riferimento nei dibattiti sulla sessualità e nella formazione scolastica e clinica. Sebbene non sia più l’unico modello disponibile, conserva un valore storico e pedagogico importante. Il suo valore principale sta nell’aver introdotto il concetto di spettro sessuale, che invita a riconoscere la varietà delle esperienze umane senza incasellarle in rigide categorie.

E’ possibile fare il test di Kinsey?

No. Non esiste un “test” Kinsey ufficiale, contrariamente a quanto si crede e a molti test presenti sul web. Il team di ricerca originale di Kinsey assegnava un numero sulla scala basandosi sulla storia sessuale di una persona.

Si conoscono i materiali sui quali studiarono Kinsey e colleghi per elaborare la scala?

Si. I dati raccolti dalle interviste di Kinsey sono stati digitalizzati. Il Kinsey Institute mette a disposizione tutto il materiale correlato, comprese le note originali, ai ricercatori qualificati che dimostrino la necessità di consultarlo. L’istituto consente inoltre ai ricercatori di utilizzare software statistici, come PSPP o SPSS, per l’analisi dei dati.

Dr. Giuliana Proietti

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Fonte principale: Kinsey Institute

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Dr. Giuliana Proietti

Dr. Giuliana Proietti Psicoterapeuta Sessuologa TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA ONLINE La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online. In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.

  • Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
  • Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa. Per appuntamenti: 347 0375949 (anche whatsapp) mail: g.proietti@psicolinea.it Visita anche: www.giulianaproietti.it Pagina Facebook Profilo Facebook Instagram

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