Le sorelle Brontë: la scrittura come riscatto

Le sorelle Brontë: la scrittura come riscatto

Le sorelle Brontë: la scrittura come riscatto


 In un’epoca in cui alle donne veniva spesso negato l’accesso all’espressione intellettuale, le sorelle Brontë riuscirono a trasformare la reclusione e la malinconia del loro mondo in romanzi profondi, visionari e rivoluzionari. Conosciamole meglio.

La famiglia

Figlie del reverendo Patrick Brontë, Charlotte (1816–1855), Emily (1818–1848) e Anne (1820–1849) vissero un’infanzia segnata dalla perdita precoce della madre Maria e di due sorelle maggiori. Le cose andarono così:

Nel 1820,  dopo la nascita dell’ultima figlia, Anne, la famiglia Brontë si trasferì a Haworth, un piccolo paese fra le brughiere dello Yorkshire, dove al reverendo fu assegnata la Chiesa di Saint Michael and All Angels.

Poco dopo il trasferimento, nel 1821 Maria,  la madre, morì, per cui fu deciso che a prendersi cura dei bambini sarebbe stata la zia Elizabeth, sorella di Maria, che per questo andò ad abitare con i Brontë.

Nel 1824 le ragazze Brontë furono mandate nella scuola di Cowan Bridge, nel Lancashire, una scuola per figlie di ecclesiastici, dove subirono un durissimo regime di privazioni (Charlotte descrisse questa scuola col nome di Lowood School, nel suo romanzo Jane Eyre).

Nel 1825, a causa della tisi, morirono le sorelle maggiori Maria ed Elizabeth e le altre ragazze furono rimandate a casa.

I fratelli Brontë non frequentarono dunque regolarmente la scuola pubblica: studiavano a casa e nel tempo libero si divertivano inventando storie: raccontandole e scrivendole.

Nel 1826 il padre, di ritorno da un viaggio, portò ai figli una scatola di soldatini: questi divennero da quel momento i protagonisti delle loro fantastiche avventure nel mondo immaginario di Glasstown Confederacy. Patrick e Charlotte scrivevano le cronache del regno di Angria, Emily e Anne la saga dell’isola di Gondal.

Questo laboratorio letterario, negli anni, divenne il fondamento delle loro opere mature.

Charlotte frequentò la scuola di Miss Wooler a Roe Head per un anno, nel 1831 e, quando tornò a casa, insegnò ciò che aveva appreso ai fratelli. Charlotte tornò ancora a Roe Head nel 1835, questa volta come insegnante, e nello stesso periodo Emily vi andò come allieva.

Charlotte però ebbe in questo periodo una forte depressione, tanto che rinunciò all’incarico. Entrambe le sorelle tornarono a casa.

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Primi lavori

Le Brontë lavorarono in varie scuole negli anni successivi: Anna trovò un posto da governante, Emily trascorse diversi mesi ad insegnare alla scuola di Miss Patchett a Law Hill, ma non riuscì a resistere alla nostalgia di casa.

Dopo questa esperienza, Emily non tentò mai più di cercarsi un altro lavoro; piuttosto vagheggiò con la sorella di aprire una scuola privata a Haworth, sogno che non si realizzò mai.

Di questo periodo sappiamo che Emily aveva cominciato a scrivere poesie (il 12 luglio 1836 Emily scrisse la sua prima poesia datata) e che era una ragazza alta, dagli occhi grigi azzurri ed i capelli rossi, dal carattere timido e riservato.

La sorella Charlotte, in una prefazione ad una riedizione di Cime Tempestose, descrisse la sorella come una persona che non aveva un’indole socievole: tranne che per andare in chiesa o per fare una passeggiata sulle colline, raramente varcava la soglia di casa.

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I viaggi

Nel 1842 Emily e Charlotte Brontë andarono a Bruxelles, a spese della zia Elizabeth, per imparare il tedesco e perfezionare il francese. Dopo otto mesi però la zia morì e le due sorelle tornarono a casa per i funerali. Emily non si mosse più da Haworth per il resto della sua vita; Charlotte tornò invece in Belgio per insegnare.

Si innamorò di un uomo sposato ma, dopo aver dolorosamente vissuto questa storia tormentata, preferì anche lei tornare a casa.

Nel 1845 Charlotte trovò delle poesie scritte dalla sorella Emily: parlando, le sorelle si resero conto che, segretamente, ciascuna di loro aveva scritto dei versi. Decisero allora di pubblicare questi versi in un libro, a loro spese, intitolato Poesie di Currer, Ellis a Acton Bell: pseudonimi le cui iniziali tradivano le iniziali dei nomi delle tre sorelle ed il loro cognome. Vendettero solo due copie di questo libro, ma fu il loro trampolino di lancio.

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I romanzi famosi

Nel 1847, arrivarono i romanzi che le avrebbero consacrate: Jane Eyre di Charlotte, Cime tempestose di Emily e Agnes Grey di Anne.

Charlotte Brontë

provò a scrivere il suo primo romanzo, Il Professore, che inizialmente fu rifiutato dagli Editori e poi pubblicato postumo. Al secondo tentativo scrisse invece Jane Eyre, pubblicato nell’Ottobre del 1847.

Nel libro si parla di un personaggio femminile forte, indipendente, capace di affermare la propria voce e la propria moralità in un mondo che non la ascolta. Il romanzo ebbe subito un grande successo e rappresenta ancora oggi un caposaldo del romanzo di formazione. Charlotte continuò a scrivere (Shirley, Villette) e fu l’unica delle sorelle a raggiungere il successo in vita. Morì a soli 38 anni, incinta del primo figlio.

Emily Brontë

riservata e legata in modo viscerale alla sua terra, scrisse un unico romanzo, Wuthering Heights (Cime tempestose), opera potentissima e fuori dagli schemi, inizialmente accolta con sconcerto per la sua intensità.

Il libro non ebbe subito successo, come invece fu per sua sorella Charlotte, con Jane Eyre. Cime tempestose infatti è un libro colmo di emozioni forti, inquietanti, di solitudine, amore, odio e vendetta, sullo sfondo delle aspre brughiere dello Yorkshire. Per la consuetudine del tempo, era un romanzo molto particolare, tanto che ai contemporanei non sembrava nemmeno scritto da una sensibilità femminile: parlava infatti di fantasmi, incubi, tempeste, maledizioni, profezie, passioni violente, morte.

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L’opera fu considerata ‘perversa e brutale’, per cui vale la pena raccontarne la storia:

Il protagonista è Heathcliff, un trovatello allevato, insieme ai suoi due figli legittimi, dal ricco Mr. Earnshaw. Tra Catherine Earnshaw e Heathcliff nasce una profonda passione amorosa, contrastata dal fratello di Catherine, Hindley.

Le differenze sociali infatti sono enormi e la giovane donna finisce per rifiutare il suo amato. Heathcliff parte allora per un lungo viaggio, da cui torna molto ricco, ma trova Catherine sposata con l’insignificante Edgar Linton.

Heathcliff riduce Hindley (un personaggio negativo, giocatore e alcoolista, ispirato al fratello Patrick) in suo potere e ne brutalizza il figlio Hareton. Heathcliff, per vendetta, sposa poi Isabella, sorella di Linton, abbandonandola al suo destino subito dopo il matrimonio.

Catherine, dopo aver dato alla luce una bambina, muore. Anche Heathcliff muore. La sorprendente fine del romanzo è che Hareton e Cathy, la figlia di Catherine, si innamorano.

Sicuramente un romanzo molto particolare, dalle sorprendenti intuizioni psicoanalitiche, scritto per di più da una giovane di buona famiglia che non aveva nessuna esperienza fisica dell’amore.

Emily morì poco dopo la pubblicazione del libro, a soli 30 anni, lasciando un’eredità che la critica avrebbe riconosciuto appieno solo decenni più tardi.

Anne Brontë

fu la più silenziosa, la più radicale e la meno conosciuta delle sorelle, anche se i suoi scritti rivelano una straordinaria lucidità e modernità. Agnes Grey racconta le difficoltà di una governante nell’Inghilterra vittoriana, mentre The Tenant of Wildfell Hall è considerato uno dei primi romanzi femministi, in cui una donna si ribella a un matrimonio oppressivo e si afferma come madre autonoma. Il libro fu considerato scandaloso e censurato perfino dalla stessa Charlotte dopo la morte di Anne, avvenuta a 29 anni.

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Il fratello Patrick Branwell Brontë 

fu l’unico dei fratelli a non essere diventato uno scrittore : del resto aveva una personalità instabile, era alcoolista e consumatore di oppio. Morì nel Settembre del 1848. Emily andò al suo funerale, incurante della giornata di freddo. Da quel giorno la sua salute peggiorò sensibilmente.

La scrittrice però si rifiutava di prendere medicine o di vedere un medico e la sua tubercolosi fu volutamente trascurata. Sempre secondo le parole di Charlotte, Emily nell’ultimo periodo della sua vita era diventata sprezzante, inflessibile, incurante della sua salute. La mattina del 19 Dicembre disse: ‘Ora sono d’accordo a vedere il medico e se me lo chiamate, ci parlerò’. Nel pomeriggio morì. Aveva trenta anni.

La morte di Anne

Il 28 Maggio successivo morì anche la sorella Anne, sempre di tubercolosi. Delle tre sorelle Brontë non restava che Charlotte, la quale fece in tempo a godersi la fama, incontrando famosi scrittori ed artisti, viaggiando, scrivendo altre novelle e testi relativi alla sorella Emily. Si dice che Charlotte, dopo la morte di Emily, abbia distrutto un romanzo incompiuto della sorella, per proteggerne la reputazione, dal momento che questo secondo romanzo andava a toccare argomenti ancor più scabrosi e scioccanti di quelli affrontati in Cime Tempestose.

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La morte di Charlotte

Nel 1854 Charlotte si sposò con un amico del padre, Arthur Bell Nicholls, ma durante la gravidanza si ammalò e morì. Si spense così la vena artistica della famiglia Brontë, la cui massima espressione fu proprio il romanzo di Emily, che nel 1939 divenne anche un film con Laurence Olivier. 

Un’eredità letteraria senza tempo

La breve vita delle sorelle Brontë non ha impedito loro di lasciare un segno duraturo. La forza dei loro personaggi femminili, la profondità emotiva delle loro storie, il coraggio di trattare temi scomodi – come il desiderio, la malattia mentale, la solitudine, la religione, l’emancipazione – continuano a parlare a lettrici e lettori contemporanei. Dietro i loro romanzi si cela anche una riflessione sulle costrizioni sociali del tempo, sulla libertà interiore e sulla possibilità, per le donne, di raccontare se stesse con parole proprie.

Le sorelle Brontë oggi

Il fascino delle Brontë è ancora vivo: le loro opere sono costantemente ristampate, adattate per cinema e televisione, studiate in tutto il mondo. La casa di famiglia a Haworth, oggi museo, è meta di appassionati da ogni continente. La loro storia è diventata emblematica del potere della scrittura come riscatto, testimonianza e trasformazione.

Giuliana Proietti

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Le sorelle Brontë ritratte dal fratello

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Dr. Giuliana Proietti Psicoterapeuta Sessuologa TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA ONLINE La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online. In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.

  • Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
  • Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa. Per appuntamenti: 347 0375949 (anche whatsapp) mail: g.proietti@psicolinea.it Visita anche: www.giulianaproietti.it Pagina Facebook Profilo Facebook Instagram

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