Il debito di Freud verso l’ebraismo

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Il termine  “ebraismo” indica le credenze religiose, le tradizioni culturali, i rituali, i vincoli etnici del popolo ebraico.

Nella storia. gli ebrei (o israeliti o giudei) costituirono dapprima una comunità patriarcale e quindi, attraverso l’esodo, probabilmente nel XIII secolo A.C. divennero nazione e, sotto la guida di Mosé, si insediarono a Canaan e sperimentarono, dopo il periodo glorioso della monarchia davidica (secolo X A.C.) successivi rovesci della sorte, fino all’esilio del 586 A.C. e alla distruzione del Tempio di Gerusalemme nel 70 D.C.

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La fede ebraica ha il suo centro nella confessione monoteistica, espressa nel così detto Shemà (Ascolta). Ricordiamo infatti : Ascolta Israele, il Signore è il nostro Dio, il Signore è Uno… (Deutreronomio 6,4).

La formula con la quale Dio si definisce come Jahweh (io sono Colui che sono, Esodo 3,14) descrive bene l’idea della signoria di dio su tutte le cose, sull’universo, sulla storia. Il tempo viene visto come il mezzo offerto alla libertà individuale di prendere decisioni per il bene o per il male e così giungere alla fine dei tempi (éschaton, da cui escatologia).

Il rapporto con Dio non clima nell’estasi, nell’unione mistica, manella comunione dell’alleanza, in cui Dio e l’uomo mantengono una identità distinta.Nell’elaborazione del complesso religioso ebraico Mosé ha un ruolo fondamentale, insieme agli altri profeti che operano il richiamo all’interiorità, all’essenzialità.

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Moses Mendelssohn (1729-1786), massimo esponente dell’illuminismo ebraico, tentò di riconciliare l’ebraismo con la modernità, mostrando che esso poteva armonizzarsi con le esigenze della ragione. Da questi insegnamenti nacque il giudaismo ‘riformato’ in Germania e poi diffuso ampiamente in America, che ha fortemente ridotto e relativizzato l’imponente complesso di norme nel cui ambito la comunità giudaica si era mantenuta separata dal resto della società, preservando la propria identità.

Nel XIX secolo si verificò l’abbandono dell’ortodossia ebraica da parte di ampi ceti colti borghesi, residenti soprattutto in Francia, Germania, impero austriaco, Inghilterra, Italia, Russia e poi Stati Uniti.

Avendo rotto con la tradizione, questo popolo contribuì poderosamente alla cultura contemporanea con apporti la cui originalità dipese dalla consapevolezza di essere una minoranza, di muoversi in un ambito non cristiano, il che aveva permesso una certa indipendenza di pensiero, un non-conformismo, alla capacità di critica e all’accettazione di essere una minoranza.

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Questo era il debito che Freud riconosceva di avere nei confronti dell’ebraismo

Giuliana Proietti

 

Dr. Giuliana Proietti

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