Maria Montessori: una biografia
Maria Montessori (1870-1952) è stata una pedagogista, medico e filosofa italiana, nota in tutto il mondo per il metodo educativo che porta il suo nome. Il suo approccio all’educazione, basato sull’osservazione scientifica dei bambini e sul rispetto della loro autonomia e individualità, ha rivoluzionato le pratiche didattiche del XX secolo e continua a influenzare le scuole di tutto il mondo. Cerchiamo di conoscerla meglio.
Formazione e primi anni di professione
Maria Montessori nacque il 31 agosto 1870 a Chiaravalle, in provincia di Ancona. Cresciuta in una famiglia della borghesia colta (suo padre, Alessandro Montessori, era ufficiale; la madre, Renilde Stoppani, era probabilmente la nipote dell’abate Antonio Stoppani (1824–1891) sacerdote, paleontologo, scrittore e scienziato).
Nonostante l’ambiente culturale privilegiato, la famiglia Montessori non era particolarmente benestante. Maria mostrò sin da giovane un forte interesse per lo studio, in particolare per le materie scientifiche, Studiò presso l’Università di Roma, dove ottenne la laurea in medicina nel 1896 (prima donna italiana a farlo).
Durante gli studi e dopo la laurea, la Montessori si interessò alle problematiche dei bambini con disabilità cognitive, lavorando in cliniche psichiatriche e frequentando ambienti scientifici d’avanguardia. Fu influenzata dalle opere di Jean-Marc Itard e Édouard Séguin, pionieri dell’educazione speciale.
Vicende personali e la nascita del Metodo Montessori
Nel 1898 nacque il figlio Mario, dal rapporto con Giuseppe Montesano.
Nel 1907 fondò a Roma la ” Casa dei Bambini ” ed iniziò l’attività educativa, destinata non più ai bambini ritardati, ma ai figli delle famiglie operaie del quartiere di san Lorenzo a Roma che avevano fra i 3 e i 6 anni.
In questo contesto, emerse una delle sue intuizioni più importanti: i bambini, se messi in un ambiente favorevole e non costretti da metodi punitivi, sono naturalmente portati all’apprendimento e allo sviluppo armonico. Per questo anche l’insegnante, con il suo metodo, doveva essere sempre attento ai segnali che riceveva dagli allievi, per presentare nuovi materiali didattici.
L’esperienza fu un successo: la Montessori aveva creato un metodo basato sull’osservazione del comportamento infantile, sull’uso di materiali didattici appositamente progettati e su un ambiente pensato per stimolare l’autonomia del bambino.
Nel 1909, all’età di 39 anni, pubblicò il suo primo libro: Il metodo della pedagogia scientifica applicato all’educazione infantile nelle Case dei Bambini: da quel momento cominciò a tenere corsi che ebbero un grande successo internazionale, cui seguirono altri libri: L’autoeducazione nelle scuole elementari, del 1916, I bambini viventi nella Chiesa, del 1922, La vita in Cristo, del 1931 e La santa Messa spiegata ai bambini, del 1932.
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Diffusione internazionale e impegno sociale
Negli anni successivi, Maria Montessori portò il suo metodo in molti paesi: gli Stati Uniti, l’India, i Paesi Bassi e altri ancora. Partecipò a numerosi congressi internazionali sull’educazione e tenne corsi di formazione per insegnanti. Scrisse testi fondamentali come Il metodo della pedagogia scientifica (1909), La mente del bambino e Educazione per un mondo nuovo.
Nel 1933, in pieno fascismo, Maria Montessori si dimise dall’Opera nazionale e se ne andò prima in Spagna, poi in Inghilterra e infine in Olanda, dove già vi erano oltre duecento scuole montessoriane, sia cattoliche che “laiche”; qui si stabilì definitivamente l’Associazione Montessori Internazionale (Ami), con la direzione effettiva del figlio e l’appoggio di personalità come Freud, Piaget, Marconi, Tagore, ecc.
Invitata dal teosofo George Sidney Arundale in India alla vigilia della seconda guerra mondiale e li rimase dal 1939 al 1946, dove collaborò con le Missionarie della Scuola e con la loro fondatrice, madre Luigia Tincani. In questi anni, insieme al figlio Mario, sviluppò ulteriormente il suo metodo, estendendolo anche alla fascia 6–12 anni e agli adolescenti.
Maria Montessori fu anche una convinta sostenitrice della pace e del ruolo dell’educazione nella costruzione di una società non violenta. Nel 1946 tornò in Europa, dove ebbe riconoscimenti prestigiosi; fu ricevuta a Montecitorio, dall’Assemblea Costituente nel 1947. Fu candidata per tre volte al Premio Nobel per la Pace nel 1949, nel 1950 e nel 1951.
Ultimi anni
Maria Montessori morì il 6 maggio 1952 a Noordwijk aan Zee, nei Paesi Bassi, dove si trovano ancora le sue spoglie. Il suo lavoro continua a essere promosso da numerose associazioni internazionali, tra cui l’Association Montessori Internationale (AMI), fondata da lei stessa nel 1929.
Autori: Giuliana Proietti - Walter La Gatta
Il Metodo Montessori
Il metodo Montessori è oggi applicato in migliaia di scuole pubbliche e private in tutto il mondo. L’approccio montessoriano è stato oggetto di numerose ricerche pedagogiche e neuroscientifiche che ne hanno confermato l’efficacia. Maria Montessori rimane una figura chiave nella storia dell’educazione, una pioniera che ha saputo unire scienza, umanità e innovazione.
L’idea centrale della pedagogia della Montessori è quella di riconoscere al bambino energie creative e disposizioni morali che l’adulto ha ormai compresso dentro di sé, rendendole inattive; di qui la tendenza dell’adulto a reprimere il bambino e a costringerlo fin dalla tenera età a ritmi di vita innaturali.
Caratteristica della scuola montessoriana è un ambiente fatto su misura del bambino, anche nei particolari dell’arredamento, e l’impiego di adeguati materiali di sviluppo. E’ più importante educare prima i sensi e poi l’intelletto del bambino.
Maria Montessori sviluppò del materiale con cui i bambini potevano imparare a scrivere e a leggere solo con l’aiuto dei sensi. Il bambino deve avere la libertà di scegliere che cosa vuole fare. Condizione necessaria è un ambiente preparato per lui, giochi sufficienti ed adulti che lo aiutino.
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Critiche
Alla Montessori sono state mosse delle accuse sul piano ideologico per la contrapposizione troppo rigida del “fanciullo buono” all’adulto sclerotizzato e corrotto; sul piano didattico è stato messo in discussione il carattere artificioso dei materiali e l’uso troppo rigido del loro impiego. Ciò nonostante il metodo montessoriano è tuttora largamente molto diffuso, in particolare all’estero.
Dr. Giuliana Proietti
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
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