Quando un’azienda è in crisi chiama una manager donna: perché?

La maggior parte delle grandi aziende e dei Paesi del mondo sono guidati da uomini. Le donne vengono chiamate a ricoprire una posizione di leadership quando un’organizzazione è in crisi – un fenomeno noto come “la scogliera di vetro“.

Esempi recenti del fenomeno: la nomina di Elsenhans Lynn come amministratore delegato della compagnia petrolifera Sunoco nel 2008, subito dopo che le azioni della compagnia avevano dimezzato il loro valore, oppure l’elezione di Johanna Sigurdardottir come primo ministro d’Islanda, subito dopo che l’economia del suo Paese era rimasta paralizzata a causa della recessione globale.

Un nuovo studio suggerisce che il fenomeno dovrebbe essere interpretato in questo senso: non è che le donne siano viste come persone che hanno delle qualità maggiori degli uomini per far fronte a momenti di crisi, ma piuttosto che gli uomini sono a quel punto visti come privi di questi attributi …
(Come dire:  peggio di così non può andare: proviamo con una donna!)

Susanne Bruckmüller e Nyla Branscombe hanno cercato di capire in primo luogo quando “la scogliera di vetro” è più probabile che si verifichi. Hanno per questo studiato il modo di ragionare di 119 soggetti di entrambi i sessi i quali dovevano decidere, in un esperimento in laboratorio, quale doveva essere il capo di una società di prodotti alimentari biologici. Risultato: i partecipanti erano più propensi a scegliere come leader un candidato-donna se la società era descritta in stato di crisi e se gli ultimi suoi tre leader erano stati tutti maschi. Se i precedenti manager erano stati tutti di sesso femminile, c’erano le stesse probabilità di selezionare un candidato di sesso maschile o femminile.

Questa scoperta suggerisce che la scogliera di vetro ha a che fare con persone che credono che un cambiamento dello status quo (da leader maschio ad una femmina) è ciò che serve in caso di crisi. Tuttavia, questa spiegazione non è apparsa “scientifica”, in quanto il modello inverso non è stato trovato. I partecipanti infatti non hanno mostrato alcuna tendenza a scegliere un candidato di sesso maschile per una società in crisi che aveva avuto in precedenza tre capi donne.

Un secondo studio ha esplorato il ruolo di leadership e gli stereotipi di genere in 122 soggetti, uomini e donne, i quali dovevano scegliere, naturalmente in modo fittizio, il leader più adatto per una catena di supermercati descritti come “fiorenti” o “in crisi”. I possibili candidati al ruolo di manager erano uomini e donne, presentati con aggettivi che esaltavano gli stereotipi maschili (ad esempio “competitivo”) o femminili (es. “abilità nella comunicazione”). Infine, i partecipanti dovevano valutare l’idoneità di ciascun candidato e dichiarare chi avrebbero assunto.

Risultato: in un contesto di successo, il candidato di sesso maschile viene giudicato più adatto per il ruolo ed ha maggiori probabilità di essere selezionato – una replica della parzialità frequentemente osservata nella vita reale. Più intrigante è che, in un contesto di crisi, i partecipanti attribuiscano un minor valore al candidato di sesso maschile, giudicandolo meno adatto per il ruolo manageriale.
Il contesto di crisi non migliora tuttavia le qualità attribuite al candidato femminile, né la percezione della sua idoneità: la scelta avveniva solo in quanto il candidato di sesso maschile era visto come meno adatto e privo dei necessari attributi per la posizione di leadership.

‘I nostri risultati indicano che le donne si trovano in posizioni di leadership precarie perché non vengono scelte in quanto apprezzate dagli altri, ma solo perché gli uomini non sembrano più adeguati per il ruolo‘ hanno spiegato Bruckmüller e Branscombe.

Conclusioni: quando le donne possono godere del ruolo di leadership (a) non è perché sembrano meritarlo, ma perché gli uomini non sembrano adeguati e (b) ciò si verifica solo quando, e perché, c’è la crisi e dunque c’è meno bottino da spartirsi.

Dr. Giuliana Proietti, psicoterapeuta, Ancona

Fonte: Bruckmüller, S. & Branscombe, N. (2010). The glass cliff: When and why women are selected as leaders in crisis contexts. British Journal of Social Psychology, 49 (3), 433-451 DOI: 10.1348/014466609X466594 via Research Digest Blog

p.s. Ecco perché in questo periodo di crisi ci sono tante donne in politica? 🙁

Immagine:Pixabay

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