Sradicare il machismo: una campagna in Messico

Sradicare il machismo: una campagna in Messico

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In un treno della metropolitana di Città del Messico,  è stato sagomato anatomicamente un sedile, con un pene in erezione. Il sedile, riservato agli uomini, provoca stupore, riso o disgusto nei passeggeri di entrambi i sessi. Si tratta di nuova campagna, ufficialmente lanciata il 30 marzo, da UN Women, contro le molestie sessuali nel trasporto pubblico.

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L’iniziativa ha suscitato polemiche nella capitale messicana, dove nove su dieci donne affermano di essere state vittime di molestie sessuali sui mezzi pubblici. “Viaggiare così è sgradevole, ma questo è niente in confronto alla violenza subita dalle donne nei loro spostamenti quotidiani “, informa una targhetta esplicativa applicata ai piedi del sedile. Il video di YouTube che mostra questa scena è stato condiviso più di 10 milioni di volte sui social network con la parola-chiave #NoEsDeHombres (“non è degno di un uomo”).

“L’obiettivo è quello di rendere gli uomini consapevoli che le molestie non sono normali, per incoraggiarli a cambiare il loro comportamento”, ha detto Ana Güezmes, portavoce di UN Women.

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L’ente delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere ha avviato questo progetto, in collaborazione con le autorità della capitale messicana. Presentata come “esperimento sociale”, la campagna pubblicitaria, a cura dell’agenzia pubblicitaria J. Walter Thompson, è accompagnata da un secondo video, dove gli uomini scoprono che il loro sedere viene ripreso con una telecamera nascosta e va in onda sugli schermi TV presenti nella metro. Imbarazzati, alcuni uomini si girano immediatamente o cercano di nascondere le loro natiche con le mani o con altri oggetti. Un messaggio afferma poi che “migliaia di donne subiscono questo ogni giorno.”

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Circa il 90% delle abitanti di Città del Messico sostiene di essere stata bersaglio di frasi offensive, insulti o accarezzamenti nel trasporto pubblico, secondo il report dell’agenzia delle Nazioni Unite. Nel 2015 vi sono state 1.800 aggressioni sessuali nello spazio pubblico denunciate alle autorità della capitale, di cui il 24% nella metropolitana, la più frequentata dell’ America Latina (5,3 milioni di utenti al giorno). La maggior parte delle vittime tuttavia non denuncia questi reati. Nel 2016, la capitale ha introdotto una multa da 1526 a 2150 pesos (da 76 a 107 euro) o una detenzione di 25-36 ore per i “frotteur” e gli altri molestatori.

Su YouTube, la maggioranza ha reagito negativamente al video, chiamato “experimento asiento” (sperimentazione del sedile). I commenti denunciano “sessismo” e “misandria” di una campagna “discriminatoria” contro il maschio. “Finché ci saranno gruppi che colpevolizzano tutti gli uomini, presentati come pervertiti sessuali, non riusciremo mai a porre fine al conflitto tra i generi”, lamenta un utente.

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La fase successiva del progetto di UN Women comprende una campagna di affissioni in Messico, che mostra i volti di uomini con espressioni sessuali volgari, accompagnati dallo slogan: “Ecco l’emozione con cui guardano la tua ragazza ogni giorno.”

Si tratta di una campagna shock per cercare di sradicare il machismo, in un Paese come il Messico, in cui ogni giorno sei donne vengono assassinate, secondo l’Osservatorio nazionale sul femminicidio, il quale denuncia anche che il 60% di questi crimini resta impunito.

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Fonte:

À Mexico, un « siège pénis » contre le harcèlement sexuel, Le Monde
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