Stress e sessualità: quale legame?
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Lo stress è parte integrante della vita quotidiana. Che si tratti di scadenze lavorative, responsabilità familiari o imprevisti, tutti ne sperimentano gli effetti. Nonostante sia un meccanismo naturale che prepara l’organismo a reagire a situazioni di pericolo o cambiamento, lo stress prolungato può avere conseguenze negative sulla salute fisica e psicologica. Ma cosa accade quando lo stress si intreccia con la sessualità? Spesso si sente dire che “lo stress toglie il desiderio”, e molti riportano di non riuscire a vivere la propria intimità nei periodi di maggiore tensione.
Tuttavia, la ricerca scientifica mostra che la relazione tra stress e sessualità non è affatto lineare: in alcuni casi lo stress riduce desiderio ed eccitazione, in altri può addirittura aumentarli, trasformandosi in una spinta verso la ricerca di contatto e piacere.
Per comprendere meglio questo legame, vediamo alcune domande frequenti e le risposte che emergono dagli studi più recenti.
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Lo stress influisce davvero sulla sessualità?
Sì, ma in modi diversi. Diversi studi hanno mostrato che livelli elevati di stress sono associati a un calo del desiderio sessuale, a difficoltà nell’eccitazione e a una minore frequenza dei rapporti. Tuttavia, altre ricerche hanno evidenziato che lo stress può avere l’effetto opposto, portando alcune persone a cercare più intensamente attività sessuali, sia individuali che di coppia. In questi casi, la sessualità può funzionare come una valvola di sfogo, un meccanismo di coping che aiuta a ridurre la tensione accumulata.
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Desiderio ed eccitazione sono la stessa cosa?
Non esattamente. Il desiderio sessuale è la motivazione, la spinta a cercare esperienze erotiche; l’eccitazione invece è il processo psicologico e fisiologico che prepara il corpo e la mente all’attività sessuale. Sebbene i due concetti siano collegati, non coincidono: si può provare desiderio senza che si attivi immediatamente una risposta di eccitazione, o viceversa. Lo stress può agire in maniera differente su questi due aspetti.
Ci sono differenze tra uomini e donne?
Le ricerche suggeriscono che le differenze di genere esistano, ma non sono sempre nette. Alcuni studi indicano che gli uomini tendono a reagire allo stress con la modalità “fight-or-flight” (attacco o fuga), che può ridurre il desiderio sessuale. Le donne, invece, mostrerebbero più spesso una risposta “tend-and-befriend” (accudire e cercare supporto sociale), nella quale la sessualità può assumere un ruolo di legame e vicinanza.
Tuttavia, non mancano i dati che evidenziano più similitudini che differenze: uomini e donne possono sperimentare cali o aumenti del desiderio in base al contesto, alla relazione di coppia e al livello di soddisfazione personale.
La sessualità può ridurre lo stress?
Sì. Numerosi studi hanno riscontrato che l’attività sessuale è spesso seguita da una riduzione dei livelli di stress, soprattutto nelle donne. Anche il solo desiderio sessuale può contribuire ad abbassare la tensione percepita. Questo avviene perché durante l’esperienza erotica l’organismo rilascia endorfine e ossitocina, ormoni legati al piacere, al rilassamento e al senso di connessione.
Gli effetti dello stress sulla sessualità sono sempre uguali?
No, e questo è un punto cruciale. Gli effetti variano non solo da persona a persona, ma anche nel corso della giornata. Alcuni studi hanno rilevato che il desiderio sessuale ha picchi specifici (al mattino presto e nelle ore serali/notturne), mentre lo stress tende a diminuire con il passare delle ore. Ciò significa che il momento della giornata può influenzare il modo in cui stress e sessualità interagiscono.
Che limiti hanno gli studi su questo tema?
Molti studi si basano su questionari compilati a posteriori, che rischiano di essere influenzati dalla memoria o dalle convinzioni personali. Altri hanno campioni poco rappresentativi (ad esempio, giovani adulti senza figli, in buona salute e con relazioni soddisfacenti). Le ricerche più recenti hanno iniziato a usare metodi innovativi, come l’ecological momentary assessment (EMA), che prevede di raccogliere dati più volte al giorno e subito dopo l’attività sessuale, per ottenere un quadro più realistico.
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Quali implicazioni ci sono per la vita quotidiana e per la terapia?
Comprendere il legame tra stress e sessualità può avere ricadute importanti. Da un lato, sapere che lo stress può ridurre desiderio ed eccitazione aiuta a normalizzare certe difficoltà, evitando sensi di colpa o frustrazione. Dall’altro, riconoscere che la sessualità può avere un ruolo nel ridurre lo stress apre prospettive interessanti per la terapia di coppia e per gli interventi sul benessere sessuale.
Tecniche di gestione dello stress, come la mindfulness, il rilassamento o l’attività fisica, possono essere integrate con una maggiore consapevolezza della propria vita erotica, per migliorare la qualità della relazione e della salute complessiva.
Consigli pratici per gestire stress e sessualità
Integrare nella vita quotidiana alcune strategie può aiutare a ridurre l’impatto dello stress sulla sessualità e, allo stesso tempo, a vivere l’intimità come una risorsa di benessere.
- Riconoscere i segnali dello stress Prestare attenzione a come lo stress si manifesta: tensione muscolare, difficoltà di concentrazione, irritabilità o calo del desiderio. Essere consapevoli di questi segnali è il primo passo per intervenire in modo efficace.
- Creare momenti di decompressione Attività come passeggiate, esercizio fisico moderato, tecniche di respirazione o pratiche di mindfulness aiutano a ridurre la tensione e a rendere la mente più disponibile all’intimità.
- Scegliere i tempi giusti Alcuni momenti della giornata sono più favorevoli alla sessualità rispetto ad altri. Prestare attenzione ai propri ritmi (ad esempio mattino presto o sera, quando lo stress tende a calare) può rendere l’esperienza più soddisfacente.
- Comunicare apertamente nella coppia Parlare con il/la partner delle difficoltà legate allo stress riduce incomprensioni e frustrazioni. Una comunicazione sincera permette di trovare insieme soluzioni creative, senza trasformare la sessualità in un obbligo.
- Separare desiderio da performance La sessualità non è una “prova da superare”. In momenti di stress può essere utile ridurre le aspettative di performance e riscoprire la sensualità in forme più semplici e non necessariamente orientate al rapporto completo.
- Sfruttare il potere del contatto fisico Carezze, abbracci e momenti di vicinanza non sessuale attivano ossitocina e favoriscono la riduzione dello stress. Spesso questi gesti sono un ponte naturale verso l’intimità erotica.
- Stabilire confini con le fonti di stress Se lo stress deriva da lavoro o responsabilità quotidiane, può essere utile stabilire regole pratiche (ad esempio niente email di lavoro dopo cena, spegnere il telefono durante i momenti di coppia) per proteggere lo spazio intimo.
- Integrare rituali di benessere Piccoli rituali condivisi, come cenare insieme senza distrazioni o creare un’atmosfera rilassante in camera da letto, possono aiutare a trasformare la sessualità in un’esperienza di calma e connessione.
- Chiedere supporto professionale quando serve Se lo stress o le difficoltà sessuali diventano persistenti, rivolgersi a un/una psicoterapeuta o sessuologo/a può offrire strumenti mirati per comprendere le dinamiche personali e di coppia.
Dr. Giuliana Proietti
Fonte principale
Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
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