Tecniche della propaganda: conoscerle e ri-conoscerle

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Ecco alcune tecniche usate nella propaganda, che potrebbe essere utile conoscere per combattere le fake news.

USO DI SOPRANNOMI SPREGIATIVI: dare a una persona o a un’idea una “cattiva etichetta”, usando un simbolo negativo, ridicolo, facile da ricordare. Questa tecnica è usata per indurre le persone a rifiutare o condannare una persona o un’idea, senza esaminare esattamente cosa significhi o cercare le prove disponibili per informarsi.

Come spiega l’Istituto per l’analisi della propaganda:

“I soprannomi hanno giocato un ruolo tremendamente potente nella storia del mondo e nel nostro sviluppo individuale. Hanno rovinato la reputazione, spinto uomini e donne a risultati eccezionali, mandato altri nelle prigioni e reso gli uomini abbastanza pazzi da entrare in battaglia e massacrare i loro simili. Sono stati e sono applicati ad altre persone, gruppi, clan, tribù, scuole, partiti politici, quartieri, stati, sezioni del paese, nazioni e razze”.

Il tipo più ovvio di soprannomi negativi riguarda epiteti che suonano come insulti: maiale, bestia, strega, ecc. Una forma più sottile di insulti coinvolge parole o frasi selezionate perché possiedono una carica emotiva negativa.

Esempi italiani:  “Il rottamatore”, “l’avvocato del popolo”. “il nano di Arcore”, ecc.

Questa tecnica è stata identificata per la prima volta dall’Institute for Propaganda Analysis (IPA) nel 1938. Secondo l’IPA, dovremmo porci le seguenti domande quando vediamo un esempio di questi soprannomi:

  • Quale idea il propagandista vuole associare alla persona, al gruppo o all’idea?
  • L’idea in questione ha un legame legittimo con il significato reale del nome?
  • Ciò che viene respinto con un nome che non mi piace potrebbe invece soddisfare i miei interessi?
  • Se non penso a come l’idea o la persona viene soprannominata, l’idea o la persona mi sembrano comunque valide?

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USO DI TERMINI POSITIVI: Queste parole sono usate per indurci ad accettare e approvare le cose senza esaminare attentamente le prove. Esempi: “Naturale”, “Democratico”, “Biologico”, “Scientifico”, “Ecologico”, “Sostenibile”.
Proprio come i soprannomi negativi possono essere usati per far sembrare cattiva una buona idea, gli epiteti virtuosi sono usati per far sembrare buona una cattiva idea.

Consideriamo ad esempio la parola democrazia: è senz’altro un termine positivo, una parola importante. Ma cosa significa? Quando qualcuno usa questa parola in una conversazione, la comprendiamo facendo riferimento alle idee che abbiamo appreso dai nostri genitori, dai nostri insegnanti, dai nostri vicini e dai nostri amici. Assumiamo che l’altra persona interpreti il ​​termine nello stesso modo in cui lo interpretiamo noi, ma è sempre così?

Come spiega l’IPA, questo uso di termini positivi “abbassa la nostra resistenza e ci rende molto meno sospettosi di quanto dovremmo essere”.

Questa tecnica è speculare alla precedente: porta, infatti, ad accettare idee o persone senza considerare le prove. Queste parole positive emergono regolarmente negli slogan commerciali e negli slogan politici. Per esempio:

Il meglio che un uomo possa ottenere (rasoi Gillette)
Trasforma il tuo caffè da semplice a perfetto (Coffee-Mate)
Un mondo più sicuro e un’America più speranzosa (George W. Bush e Dick Cheney, 2004)
Un’America più forte (John Kerry e John Edwards, 2004)
Prosperità e progresso (Al Gore & Joe Lieberman, 2000)
Riforma, prosperità e pace (John McCain e Sarah Palin, 2008)

Si incontrano questi termini positivi anche nei nomi dei comitati di azione politica. Per esempio:

Centro per il progresso americano
Ripristina il nostro futuro
Indiani americani per la libertà
Veterinari per la libertà
Giovani americani per la libertà
Americani per il progresso medico

Chi può essere contro la libertà, la prosperità e il progresso? Attenzione però: i propagandisti non vogliono che  le persone si concentrino su dettagli specifici, vogliono convincere in modo facile, usando dei termini che nessuno si sente di contestare.

È importante considerare un cugino stretto di questa tecnica: il superlativo. I superlativi sono aggettivi usati per descrivere qualcosa di altissima qualità. Parole come stupefacente, ottimo, migliore, favoloso, fenomenale, straordinario sono tutte parole positive, ma cosa significano nel contesto delle affermazioni del propagandista?

L’Institute for Propaganda Analysis suggerisce una serie di domande che le persone dovrebbero porsi di fronte a questa tecnica:

  • L’idea in questione ha un legame legittimo con il significato reale della parola?
  • E’ possibile che si tratti di un’idea che non serve i miei migliori interessi, ma che mi viene “venduta” semplicemente perché gli viene dato un nome che mi piace?

Esempi italiani: “il governo dei migliori”, “l’illuminato”, “La Divina” ecc.

Una Conferenza su Edward Bernays e l'invenzione della Propaganda

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DEIFICAZIONE: Questo avviene quando un’idea o una persona viene fatta apparire santa, sacra o molto speciale e quindi al di sopra di ogni legge. Qualsiasi punto di vista alternativo o opposto assume quindi l’apparenza di tradimento o blasfemia. Esempi: “Diritto dato da Dio a…”, “La Madre Terra”

TRASFERIMENTO: Il trasferimento si ha quando un simbolo per cui si prova rispetto, autorità, prestigio viene utilizzato insieme a un’idea o un progetto per farlo sembrare più accettabile.

Come spiega l’Istituto per l’analisi della propaganda:

“Il trasferimento è un dispositivo mediante il quale il propagandista trasferisce l’autorità e il prestigio relativo a qualcosa che viene rispettato o venerato su qualcosa che si vuole venga accettato. Ad esempio, la maggior parte delle persone rispetta e riverisce la propria religione e la propria nazione. Se il propagandista riesce a convincere la chiesa o la nazione ad approvare una campagna a favore di qualche programma, trasferisce in tal modo la autorevolezza e il prestigio della chiesa o della nazione su quel programma. Pertanto, le persone si trovano costrette ad ad accettare qualcosa che altrimenti avrebbero rifiutato”.

Nel dispositivo di trasferimento, vengono costantemente utilizzati i simboli. La croce rappresenta la Chiesa cristiana, la bandiera rappresenta la nazione. Personaggi di fantasia come lo zio Sam in America rappresentano lo spirito americano e quindi trovano immediato consenso nell’opinione pubblica. Questi simboli suscitano emozioni.: alla loro stessa vista, con la velocità della luce, si risveglia tutto il complesso dei sentimenti che si provano nei confronti della propria religione o della patria.

Quando un politico chiude il suo discorso con una preghiera pubblica, sta tentando di trasferire il prestigio della religione sulle idee che sta sostenendo.

In modo simile, i propagandisti possono tentare di trasferire la reputazione di “Scienza” o “Medicina” a un particolare progetto o a un insieme di convinzioni. La propaganda della Germania nazista, ad esempio, razionalizzò le politiche razziste facendo appello sia alla scienza che alla religione (con l’eugenetica). Un altro esempio lo troviamo negli spot televisivi, dove attori in camice bianco (spacciandosi per medici veri) affermano che “il marchio X è il più importante antidolorifico che può essere acquistato senza prescrizione medica”.

Il punto è che un’idea o un programma non dovrebbero essere accettati semplicemente perché sono collegati a un simbolo come Medicina, Scienza, Democrazia o Cristianesimo, oppure rifiutati perché legati a simboli che consideriamo negativi.

Esempio Italiano: Partito “Forza Italia”, mutuato dalla comune espressione sportiva per la Nazionale Italiana

L’Institute for Propaganda Analysis ha sostenuto che, di fronte al dispositivo di trasferimento, dovremmo porci le seguenti domande:

  • Nei termini più semplici e concreti, qual è la proposta che mi viene fatta?
  • Qual è il significato della cosa su cui il propagandista cerca di trasferire autorità e prestigio?
  • Esiste un legame legittimo tra la proposta del propagandista e la cosa, persona o istituzione che io apprezzo?
  • Tralasciando il trucco propagandistico, quali sono i meriti della proposta, vista per quello che è?

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TESTIMONIAL: Questa tecnica si ha quando una persona celebre che gode di un certo rispetto (o in alternativa qualcuno generalmente odiato o misconosciuto) afferma che un’idea o un prodotto è buono (o cattivo). Questa tecnica viene utilizzata per convincere le persone senza che esse possano esaminare i fatti con maggiore attenzione.

Come spiega l’IPA, l’uso del Testimonial:

“consiste nell’avere una persona rispettata o odiata che dice che una determinata idea o programma o prodotto o persona è una cosa buona o cattiva… Alcune di queste Testimonianze possono semplicemente dare maggiore enfasi a una idea o a un prodotto che effettivamente gode del nostro rispetto, ma la tecnica  può rappresentare lo strato di zucchero che copre una distorsione o una falsità”.

Non c’è niente di sbagliato nel citare una fonte qualificata; l’uso improprio della testimonianza consiste nel citare persone che non sono qualificate per esprimere giudizi su una questione particolare. Nel 2016, Lady Gaga ha sostenuto Hillary Clinton e Clint Eastwood ha sostenuto Donald Trump. Entrambi sono artisti famosi, ma non c’è motivo di pensare che Lady Gaga e Clint Eastwood sappiano necessariamente cosa è meglio per gli Stati Uniti.

La maggior parte delle persone si rende conto di questo trucco retorico prima o poi, ma quando il testimonial è una persona conosciuta e ammirata, è molto meno probabile che si prenda il suggerimento con un certo scetticismo.

Esempio Italiano: Alberto Angela che consiglia la vaccinazione.

Secondo l’Institute for Propaganda Analysis, dovremmo porci le seguenti domande quando incontriamo questo dispositivo.

  • Il Testimonial è effettivamente in possesso di conoscenze specialistiche o informazioni affidabili sull’argomento in questione?
  • A che cosa corrisponde l’idea di per sé, se non vi fosse il beneficio dato dal Testimonial?

Naturalmente non è escluso che il Testimonial sia effettivamente una persona qualificata per parlare di un certo argomento e per consigliarci delle scelte.

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VOX POPULI : Questo è il modo in cui un oratore convince il pubblico che un’idea è buona perché rappresenta le idee della maggioranza. Esempi: “Questa è la volontà del popolo”, “la maggior parte degli europei pensa…”. Un altro esempio potrebbe essere quando l’oratore racconta una storia su una famiglia o su persone che sono “proprio come te”, per rafforzare il punto di vista dell’oratore.

Usando la tecnica della “vox populi”, i relatori tentano di convincere il pubblico che loro e le loro idee sono “gente semplice”. Lo strumento viene utilizzato da inserzionisti e politici allo stesso modo.

Per esempio, i recenti presidenti americani erano tutti benestanti, ma hanno fatto di tutto per presentarsi come normali cittadini. Bill Clinton ha mangiato da McDonald’s e ha confessato una predilezione per i romanzi di spionaggio trash. George Bush Sr. odiava i broccoli e amava pescare. Ronald Reagan è stato spesso fotografato mentre tagliava la legna e Jimmy Carter si presentava come un umile coltivatore di arachidi della Georgia.

Il panorama politico è costellato di politici che sfidano una mitica “élite culturale”, presumibilmente allineandosi ai “normali cittadini”. Oggi come oggi non ci stupiamo più di vedere un politico che si mostra in jeans mentre suona la chitarra, eppure quella è una strategia per farlo apparire una persona normale, come noi.

L’Institute for Propaganda Analysis ha sostenuto che, di fronte a questo dispositivo, dovremmo sospendere il giudizio e porci le seguenti domande:

  • Cosa potrebbe cercare di nascondere questo approccio che fa leva sulla gente comune?
  • Quali sono realmente  i fatti?
  • Chi sta cercando di raggiungere il propagandista quando invia questo messaggio?

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IL CARROZZONE: Questo metodo di propaganda comune si ha quando l’oratore cerca di convincere le persona ad accettare il suo punto di vista, altrimenti finirebbe per perdere qualcosa che è veramente buono. Questa tecnica, che gli americani chiamano Band-Wagon, è spesso usata nella pubblicità. Esempi: “Questa è l’onda del futuro”, “Sii il primo a farlo”, “Agisci ora!”

Come spiegato dall’IPA:

“Il propagandista affitta una sala, affitta stazioni radio, riempie un grande stadio, fa sfilare molte persone in una parata. Impiega simboli, colori, musica, danza, facendo ricorso a tutte le arti dello spettacolo. Utilizza tutti i tipi di messaggi per contribuire alla sua causa. Fa appello al desiderio, comune alla maggior parte delle persone di seguire la folla. Perché vuole che le persone seguano la massa, rivolge il suo appello a gruppi già tenuti insieme da legami comuni, di nazionalità, di religione, di razza, di sesso, di vocazione… Con l’ausilio di tutti gli altri espedienti propagandistici, tutti gli artifici dell’adulazione vengono usati per imbrigliare le paure e gli odi, gli stereotipi e i pregiudizi, le convinzioni e gli ideali comuni di un gruppo. Per spingere e trascinare le persone come membri di un gruppo occorre usare tutte le emozioni”.

Il messaggio del seguire la massa sottolinea che “lo fanno tutti gli altri, quindi anche tu dovresti farlo”. Dal momento che pochi vogliono rimanere indietro, questa tecnica può avere un discreto successo. Tuttavia, come sottolinea l’IPA, “non c’è mai tanta fretta di salire sul carrozzone come il propagandista vorrebbe farci credere”.

Questo tipo di appello persuasivo è più comune che mai.

I social amplificano questi messaggi. Uno studio del 2016 condotto da ricercatori dell’Università della California meridionale e dell’Università dell’Indiana ha rilevato che circa il 15% di tutti gli account Twitter è controllato da robot piuttosto che da persone.  Facebook riconosce l’esistenza di quasi 60 milioni di account di falsi utenti e una società chiamata Devumi ha venduto più di 200 milioni di follower falsi su Twitter a governi, faccendieri e imprenditori.

L’effetto carrozzone ci aiuta a capire la logica che sta dietro questa manipolazione: convincere le persone che tutti gli altri lo stanno facendo e non bisogna perdere tempo.

Di fronte a questa tecnica, può essere utile porsi le seguenti domande:

  • Qual è il programma di questo propagandista?
  • Quali sono le prove a favore e contro il programma?
  • Indipendentemente dal fatto che altri supportino questo programma, perché io dovrei supportarlo?
  • Il programma serve o no ai miei interessi, individuali e collettivi?

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DICOTOMIA ARTIFICIALE: Questo strumento si usa quando qualcuno cerca di affermare che ci sono solo due scelte in una questione. La tecnica viene utilizzata per indurre a credere che ci sia solo un modo per guardare a una questione, quando in realtà potrebbero esserci molti punti di vista o “parti” alternative. Come la maggior parte delle tecniche di propaganda, è una semplificazione della realtà e quindi una distorsione, spesso a vantaggio di chi parla.

Un esempio facile per l’Italia: essere o fascisti o comunisti, come se fra le due posizioni non potessero esserci mille altre sfumature.

PATATA BOLLENTE: si tratta di affermazioni o domande imbarazzanti (spesso false) usate per mettere in imbarazzo un avversario. Esempio “Hai smesso di picchiare tua moglie?”, “Quando pagherai le tasse scolastiche dei tuoi figli?” Il fatto che possa trattarsi di affermazioni completamente false è irrilevante, perché l’effetto è quello di mettere in difficoltà l’avversario, che deve difendersi da qualcosa di inesistente.

IGNORARE LA DOMANDA : Questa tecnica viene utilizzata per evitare di rispondere a una domanda precisa facendo altro tipo di affermazioni. Esempi: Di fronte a una specifica domanda rispondere: “Sono necessarie ulteriori ricerche…”, oppure: “C’è una commissione che sta lavorando su questo problema…” oppure “Chiederò un’indagine su questo problema.” Alla domanda su una possibilità di aumento delle tasse, un politico potrebbe rispondere : “Ho sempre rispettato gli obblighi che ho nei confronti di coloro che mi hanno votato”.

CAPRO ESPIATORIO: Questo espediente trasferisce la colpa su una persona o un gruppo di persone senza indagare sulla complessità del problema. Esempi: “George W. Bush ci ha portato in Iraq”, “Il presidente Reagan ha causato il debito nazionale”, “Putin (e non la Russia) ha attaccato l’Ucraina”

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MANCATA CORRISPONDENZA DI CAUSA ED EFFETTO: Questa tecnica confonde il pubblico su ciò che è veramente la causa e quale è l’effetto. Infatti le cause della maggior parte dei fenomeni sono complesse, ed è fuorviante trovare una sola causa, semplificando, senza analizzare la situazione nella sua complessità.  Esempio: “La tubercolosi è causata dalla mancanza di antibiotici efficaci”.Si tratta di una causa, ma non della sola.

Ci sono altri modi di abusare della logica usando dei sillogismi, come nel seguente esempio, dove le premesse sono corrette, ma la conclusione non lo è.

Premessa 1: Tutti i cristiani credono in Dio.
Premessa 2: Tutti i musulmani credono in Dio.
Conclusione: Tutti i cristiani sono musulmani.

Questo è un esempio piuttosto estremo di come si possa abusare della logica. I propagandisti manipolano deliberatamente la logica per promuovere la loro causa.

DISTORSIONE DEI DATI  Questa tecnica viene utilizzata per convincere il pubblico utilizzando informazioni selezionate e non presentando la storia completa. Esempi: “È stato condotto uno studio che ha dimostrato che mangiare burro provoca il cancro al fegato” (il fatto che lo studio sia stato finanziato da aziende che producono olio, e dunque ci sia un conflitto di interessi, non viene rivelato).

INFERENZA DEBOLE: l’inferenza debole (o falsa causa) si ha quando un giudizio viene formulato con prove insufficienti, attraverso generalizzazioni. Ad esempio: le anatre e le oche migrano a sud per l’inverno, quindi tutti gli uccelli acquatici migrano a sud per l’inverno. Oppure, la maggior parte delle persone ricche vota a destra, quindi la maggior parte delle persone che votano a destra sono ricche.

ANALOGIA DIFETTOSA: Questo strumento consiste nel paragonare due cose molto diverse fra loro, facendo delle previsioni. Esempio: “L’economia sta seguendo lo stesso percorso di prima della grande depressione, quindi sperimenteremo presto un crollo del mercato azionario!”

USO IMPROPRIO DELLE STATISTICHE:  Viene presentata una percentuale, ma non si conosce la dimensione del campione come in “9 dentisti su 10 consigliano…”. (Quanti sono i dentisti presi in esame?) Quantità assolute e proporzionali sono miste come in “3.400 rapine in più avvenute nel nostro comune l’anno scorso, mentre altre città registrano un aumento inferiore all’uno per cento”.

Chiedere aiuto è il primo passo!

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TERAPEUTI DI PSICOLINEA
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PAURA:

Quando un propagandista avverte i membri del suo pubblico che si verificherà un disastro se non si segue una particolare linea di condotta, sta usando l’appello alla paura. Giocando sulle paure profonde del pubblico, i praticanti di questa tecnica sperano di reindirizzare l’attenzione dai meriti di una proposta ai passi che possono essere intrapresi per ridurre la paura.

Queste parole sono molto significative al riguardo:

«Ovviamente la gente non vuole la guerra. Perché mai un povero contadino dovrebbe voler rischiare la pelle in guerra, quando il vantaggio maggiore che può trarne è quello di tornare a casa tutto intero? Certo, la gente comune non vuole la guerra: né in Russia, né in Inghilterra e neanche in Germania. È scontato. Ma, dopo tutto, sono i capi che decidono la politica dei vari Stati e, sia che si tratti di democrazie, di dittature fasciste, di parlamenti o di dittature comuniste, è sempre facile trascinarsi dietro il popolo. Che abbia voce o no, il popolo può essere sempre assoggettato al volere dei potenti. È facile. Basta dirgli che sta per essere attaccato e accusare i pacifisti di essere privi di spirito patriottico e di voler esporre il proprio paese al pericolo. Funziona sempre, in qualsiasi paese». Herman Goering al processo di Norimberga

Dalla fine della seconda guerra mondiale, psicologi sociali e studiosi della comunicazione hanno condotto studi empirici per saperne di più sull’efficacia degli appelli alla paura. Le conclusioni sono le seguenti:

A parità di altre condizioni, più una persona è spaventata da una comunicazione, più è probabile che intraprenda un’azione preventiva positiva.  Gli appelli alla paura non riusciranno ad alterare il comportamento se il pubblico si sente impotente a cambiare la situazione.
È più probabile che gli appelli alla paura riescano a cambiare il comportamento se contengono raccomandazioni specifiche per ridurre la minaccia.

Di fronte a messaggi persuasivi che sfruttano la nostra paura, dovremmo porci le seguenti domande:

  • L’oratore sta esagerando la paura o la minaccia per ottenere il mio sostegno?
  • Quanto è legittima la paura che l’oratore sta provocando?
  • L’esecuzione dell’azione consigliata ridurrà effettivamente la presunta minaccia?
  • Se vista senza emozioni, quali sono i meriti della proposta dell’oratore?

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Autori: Dr. Giuliana Proietti - Dr. Walter La Gatta
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USO DI EUFEMISMI

Poiché la guerra è particolarmente spiacevole, il discorso militare è pieno di eufemismi. Negli anni ’40, l’America cambiò il nome del Dipartimento della Guerra in Dipartimento della Difesa. Negli anni ’80, l’amministrazione Reagan ribattezzò il missile MX “The Peacekeeper”. Durante la guerra, le vittime civili sono chiamate “danni collaterali” e la tortura fisica è chiamata “interrogatorio rafforzato”. Nel 1990, diplomatici e politici usarono la blanda frase “pulizia etnica” per descrivere l’omicidio di massa di oltre 100.000 persone nell’ex Jugoslavia e di oltre 800.000 in Ruanda.

Gli eufemismi sono comuni anche nel mondo aziendale. Basti pensare alle tante parole che le istituzioni usano quando annunciano licenziamenti massicci: ridimensionamento, riallineamento, saving, ecc.

Esempio di attualità: Vladimir Putin ha ordinato che per definire gli eventi in Ucraina non si usasse la parola  “guerra”, così concreta, bensì “operazione militare speciale”, un qualcosa di vago che nessuno può capire senza documentarsi.

Ci sono alcune domande da porsi di fronte agli eufemismi.

  • In che modo l’oratore cerca di rendere un’idea o un programma più attraente?
  • Quali sono i sinonimi meno appetibili dell’eufemismo in questione?
  • Perché l’oratore nasconde la realtà di questo programma?

PREVISIONI

Questo strumento si ha quando un comunicatore tenta di convincere il pubblico che una particolare azione porterà al disastro o all’utopia. Esempio:

L’emergere di piattaforme di social media porterà a un decentramento radicale del governo, a una maggiore partecipazione politica e una rinascita della comunità.

Domandarsi:

  • Ci sono dati sufficienti per supportare le previsioni (positive o negative) del relatore rispetto al futuro?
  • Posso pensare ad altri modi in cui le cose potrebbero andare a finire?
  • Se ci sono molti modi diversi in cui le cose potrebbero andare, perché l’oratore dipinge un quadro così estremo?

Dr. Giuliana Proietti

Relazione sull'Innamoramento - Festival della Coppia

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Fonte principale: https://propagandacritic.com/

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