La madre anziana
Buongiorno,ho 49 anni, sposata, sena figli (per scelta). Mi sono sposata a 23 anni, e, sia io che mio marito, siamo usciti dalle rispettive famiglie di origine, andando,allora, ad abitare per conto nostro.I rapporti con la mia famiglia, sebbene formalmente sembrassero ottimi, sono stati molto conflittuali: mia madre è sempre stata nevrotica, ansiosa ed iperprotettiva, tarpandomi spesso le ali; mio padre invece ,freddo, autoritario ed introverso ma, soprattutto, ad entrambi, ho sempre rimproverato, tra me e me, di non avermi mai dato una mano concreta, nel momento del bisogno.Ora, mio padre, ottantunenne,è impovvisamente deceduto, ed io mi trovo nella situazione di dover gestire mia madre, che non vuole stare da sola.Per adesso, io e mio marito , ci siamo trasferiti da lei, ma la convivenza non è delle più facili , sebbene mio marito abbia un ottimo carattere .Io sto soffrendo molto per questa stuazione: ho crisi di ansia, spesso accuso disturbi quali la tachicardia, l’ emicrania; non dormo bene ed ho sensi di colpa. Come risolvere il problema?Grazie Angela
Cara Angela,
La sua situazione è complessa e delicata. Mi chiedo se la scelta che avete compiuto sia la più ragionevole: forse, visto che tra lei e sua madre non c’è stata mai molta affinità e complicità, sarebbe stato più opportuno trovare una sistemazione più adeguata, come due appartamenti nello stesso palazzo. Credo infatti che quello che non si è riusciti a costruire in tanti anni sia impossibile costruirlo ora, visto anche il comportamento di sua madre che, malgrado l’età, la vedovanza e la generale condizione di bisogno, non è cambiato e non si è fatto più mite ed adattabile, per cercare di venirle, finalmente, un po’ incontro. Del resto, anche la sua scelta di non volere figli dimostra la difficoltà ad assumere il ruolo di una figura che probabilmente l’ha fatta molto soffrire (forse anche senza che l’interessata se ne rendesse pienamente conto). Malgrado sia giusto rispettare i propri genitori, assistendoli e curandoli come meglio possibile fino al loro ultimo giorno di vita, ritengo altrettanto utile prendersi cura di sé stessi e cercare di preservare al meglio anche la propria salute, che vale sicuramente tanto quanto quella di un genitore anziano. Si può stare insieme se si sta bene tutti: la sua malattia per la salute di sua madre non mi sembra, con tutto il rispetto per sua madre, una scelta etica o ragionevole.
Cari saluti.
Dott.ssa Giuliana Proietti Ancona
Immagine: Magritte, l’impero delle Luci
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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