Consulenza online Questioni di sex 13

Lettere a Dr. Walter La Gatta

Foto Dr. Walter La GattaQUESTIONI DI SEX
Archivio Storico  2001-2011
Pagina n. 13

O E’ PAZZA LEI…

salve per caso ho letto qualche lettera e ho tante domande che frulano in mente. sono sposata da 25 anni ho due figli perlaltro adolescenti e gia un angoscia, ma vorrei parlare del raporto con mio parito all inizio tutto normale io non mai avutto un gran trasporto sessuale essendo il il primo uomo con tempo mi piaceva ma essendoci tantti problemi a volte io non volevo ma lui mi costringeva sembrava dolce compresivo ma dopo un po di tempo diventava pressante con passare del tempo e cambiato tantissimo da circa 15 anni e un altro uomo non sta mai a casa non mi parla di niente insoma non ce dialogo io ho provato a parlare di come mi sento lui non ascolta mai se io non sono d accordo con qualcosa mi dice sempre che se non mi sta bene me ne posso andare gli chiesto il divorzio ma niente nessuna risposta .fa il dolce quando vuole fare sesso io non sento piu niente gli ho detto che sento solo usata. per non fare sentire le litigate ai mie figli devo per forza cedere nei ultimi mesi con tutte le scuse possibi ho evitato di fare sesso prima si arrabbiato poi poi facendo finta di nienta sta iniziando a fare le battute che non vede l ora di stare con me io non voglio questo tipo di vita sono stanca sto con lui per miei figli a volte e cosi dura io non vivo piu vorrei sapere cosa gli passa per la testa. non sono riuscita capirlo cosa sento ma mi sembre di impazzire . HO SONO PAZZA IO………..

Gentilissima,

La pazzia non c’entra: i rapporti sessuali fanno parte della vita intima della coppia e quando non ci sono più non è affatto una cosa “normale”. Possono certo diradarsi un po’ nel tempo, possono essere meno eccitanti e meno soddisfacenti a causa dell’abitudine, ma negarli con mille scuse oppure pretenderli a forza di litigi sono due comportamenti entrambi sbagliati, che dimostrano quanto poco vi rispettiate reciprocamente. Non è dunque un problema di pazzia, ma di affetto, di sensibilità, di altruismo, di disponibilità ad affrontare insieme le difficoltà della vita, invece di mettervi l’uno contro l’altra, creando un clima familiare difficile, se non impossibile, non solo a voi, ma probabilmente anche ai vostri figli. E’ ora di ripensare seriamente al vostro rapporto, visto che evidentemente non avete alcuna intenzione di lasciarvi (forse perché in fondo vi volete ancora bene, anche se non sapete dimostrarvelo!). Una terapia di coppia vi sarà senz’altro utile.
Cordialmente,

Dr. Walter La Gatta

PER LEI E’ TUTTO NORMALE…

salve sono sposato da qualche anno, gia’ da prima del matrimonio la mia attuale moglie non dimostrava granchè desiderio sessuale, litigavamo spesso, adesso dopo il matrimonio, si fa una volta ogni tanto, adesso sono due mesi, io spesso evito di chiederlo per evitare liti derivanti da un suo rifiuto, eppure ci amiamo, abbiamo una bellissima bimba, tutto va bene o quasi, normali disaccordi familiari, ma arrivando al sesso, da parte di lei si nota un disinteresse quasi totale, a volte proprio perchè non ne puo’ fare a meno acconsente, anche se raramente. esistono prodotti che possano risvegliare in lei l’appetito sessuale, il desiderio, anche se poi il problema è pure che lei non accetta questa condizione, per lei è tutto normale, non vuole trovare rimedi, sono certo che alla vista di medicine o erbe si arrabbierebbe molto, ritenendo di non essere malata.gradirei un aiuto se possibile, anche perchè io sono una persona che da importanza vitale al sesso per la coppia.grazie anticipatamente attendo con impazienza risposta.

Gentilissimo,

Il problema è molto più frequente di quanto lei non pensi, tanto che anche le case farmaceutiche sono da tempo in attività per trovare una soluzione efficace alla mancanza di desiderio femminile (provi a leggere qui). Fino a che non si troveranno afrodisiaci chimici, credo che l’unico modo che abbia qualche chance di funzionare sia quello del romanticismo, del corteggiamento, della cenetta a lume di candela, del week end esotico, ecc. Le donne restano sempre sensibili a questo genere di sollecitazioni. Se neanche questo dovesse funzionare, non rimane che una terapia di coppia.

Dr. Walter La Gatta

A LEI PIACEREBBE ANCHE ALTRO…

Salve! Frequento da circa 1,5 mesi un uomo con cui stiamo a vogliamo di comune accordo instaurare una relazione stabile e duratura. Siamo entrmbi liberi e la nostra affinità è buona, il dialogo molto spontaneo e anche l’atterazione fisica è presente. Tuttavia le volte che abbiamo avuto rapporti sessuali ho notato un certa spiccatta preferenza solo verso la penetrazione a scapito di ongi altra pratica sessuale (dal sesso orale alla stimolazione manuale). non ho voluto fino ad ora approfondire con lui tale aspetto perchèritengo che anche per l’affinità sessuale ci vuole tempo…ma nel corso di uno scherzo di parole + emerso che in fondo lui è molto timido…e si vergogna…a letto. Come posso quindi, con una perosna timida far presente le mie prefernze senza sminuirlo, senza che si senta “non all’altezza” e tuttavia far capire che a me piace anche altro. Grazie.

Gentilissima,

Credo che il modo in cui avete già cominciato a comunicare, quello dello scherzo e dell’umorismo può andare benissimo. Attenzione però a non farlo diventare sarcasmo.
Cordialmente,

Dr. Walter La Gatta

LUI MI ADORA, MA…

Sono fidanzata con un ragazzo che mi adora ed io lo amo ma, quando facciamo l’amore non riesco a concentrarmi solo su di noi, mi vengono in mente persone o episodi che mi distraggono e non mi fanno godere del momento, mi danno talmente fastidio da allontanare il mio compagno, qualsiasi cosa lui stia facendo e ovviamente questa cosa mi fa stare male perchè lui vede una reazione strana ma non può capire il motivo e anche se me lo chiede io non riesco a dargli una spiegazione (per paura di non essere compresa dicendo quello che mi succede), così mi invento qualcosa al volo, che comunque non ha senso. Non so come fare a superare questo problema, la prego di darmi un consiglio. Grazie anticipatamente. Laila

Gentilissima,

E’ una cosa risaputa che l’uomo perde difficilmente la concentrazione quando sta facendo sesso, mentre per la donna è la cosa più normale del mondo. Occorre dunque che lui sia particolarmente coinvolgente con lei, per cercare di farle tenere impegnata la mente su quello che sta accadendo, ma allo stesso tempo è necessario che anche lei faccia un piccolo sforzo per aiutarsi. Coltivi il suo immaginario erotico, se questo scarseggia, con la lettura di libri con qualche bella storia d’amore e di passione, curi la sua immagine, provi a proporre qualche cambiamento nel rapporto sessuale che tenga alto il desiderio ed il piacere. Non si colpevolizzi con strane autoaccuse, che non servono e potrebbero causare, alla lunga, incomprensioni e litigi.
Cordiali saluti.

Dr. Walter La Gatta

LEI E’ BISEX

Mi sono innamorato di una ragazza di 37 anni e 5 mesi dopo ho scoperto che è bisessuale, non ha mai ammesso la sua bisessualita e ogni sera frequenta diversi amici e ogni volta che torna a casa è sempre stanca, dormo con lei per settimane senza avere un desiderio di fare sesso con me, posso dire che in un mese siamo in grado di fare sesso due volte , perché? il motivo sempre stanca, il mio problema è che confessa il suo orientamento , perché la voglio bene.ogni giorni e ogni volta che torna a casa si sente male e ho prendo tutto il mio coraggio per farle un massaggio anche spesso lei ha problemi sedersi su una sedia si sente male al sedere, qualcuno dira di dimenticarla, .A condividere come mi tratta come dovrei comportarmi o la decisione ha prendere…

Gentilissimo,

Che importa sapere che la sua ragazza ha 37 anni se non sappiamo quanti anni ha lei? 20? 30? 50? Lei capisce che questo dato sarebbe importante da sapere… Inoltre, come ha fatto a scoprire che è bisessuale, se lei non lo ammette? Lo ha scoperto? In che modo? Che tipo di amici frequenta questa persona? Quale è l’origine di questi suoi dolori e di questa stanchezza? Francamente non capisco il problema e mi è difficile darle una risposta. Provi ad essere più chiaro.

Cordiali saluti.

Dr. Walter La Gatta

FANTASIE SESSUALI

Sono sposato (da molto poco) e noto che per raggiungere l’orgasmo ho bisogno di ricorrere a fantasie sessuali che pero’ non sono riconducibili a quelle che di solito si enumerano. Le mie fantasie riguardano per lo piu’ l’immaginare di toccare donne con muscoli o di vedere scene di donne che espongono muscoli oppure parti femminili quali piedi (ma molto flessibili e arcuati) o gambe (nello specifico polpacci). Vorrei capire la ragione di questo. Inutile precisare del senso di colpa che ne viene per tali fantasie che “esulano” dal territorio matrimoniale mi lasci dire. E poi il fatto di dovre ricorrere a fantasie sessuali per poter avere un orgasmo non mi rassicura, perche’ e’ come se dovessi dipendere da “situazioni” (per quanti fantasticate) esterne al mio rapporto matrimoniale. Mi chiedo anche perche’ mi piacciano cosi tanto le donne muscolose o vedere piedi flessibili (come quelli delle ballerine ada esempio) o polpacci (che sortiscono in me un interesse molto alto). A volte (e mi spiace molto per questo) mi intrattengo a vedere immagini o clip del genere sopra elencato e la voglia di masturbarmi è molto forte. Tutto questo stride con la mia aspettativa di una vita matrimoniale “normale” e sana, senza dunque tali distrazioni che poco hanno a che fare con un rapporto di coppia. Attendo un suo contributo e la ringrazio sin d’ora per la disponibilita’ che mostra su questo sito peraltro gratuitamente. Un saluto. Nic

Gentile Nic,

Non esiste un rapporto matrimoniale “normale”, nel senso che tutti sono normali fino a che si riesce a stare bene insieme alla persona che si è scelta. Il fatto poi che entrambi i partners abbiano un immaginario sessuale privato, non condiviso, o non condiviso totalmente, è la regola e non un’eccezione. Come potrebbe altrimenti mantenersi desto l’interesse sessuale per una persona verso la quale non si prova più curiosità e si è perso, grazie alla convivenza e ai ripetuti rapporti sessuali, qualsiasi forma di mistero? Nelle terapie sessuali viene spesso consigliato di coltivare delle fantasie erotiche che funzionino come un afrodisiaco. Entrando nello specifico dei suoi oggetti di attrazione sessuale, potrei darle qualche risposta se sapessi qualcosa di più sulla sua vita, sulle sue esperienze di corpi muscolosi e di piedi flessibili… Ma non ne so abbastanza!
Cordiali saluti.

Dr. Walter La Gatta

MAI L’ORGASMO

Sono una ragazza di 24 anni e non ho mai provato l orgasmo ne clitoideo ne vaginale. con il primo partener avuto mi sono detta che poteva essere normale eravamo entrambi alle prime esperienze. Ora pero ho una relazione con un uomo molto piu grande di me, e quindi con molta esperienza, dopo piu di 4 anni pero ancora nulla. Sono affetta da adenoma ipofisario e ho dei valori ormonali come la prolattina un po sopra la norma questo potrebbe essere collegato all assenza di quell estremo piacere che tanto cerco e che mi chiedo se mai proverò?

Gentilissima,

Se, come lei afferma, possiamo escludere che il suo attuale partner sia una persona inesperta, il problema dell’anorgasmia riguarda evidentemente lei. Come prima cosa, le consiglierei di fare una visita ginecologica. Le rassicurazioni di “normalità” che potrebbe ricevere, potrebbero infatti essere molto importanti nell’aiutarla a stabilire una condizione di maggiore relax psicologico durante il rapporto, facilitando l’orgasmo. Per completezza di informazione, è inoltre necessario specificare che non tutte le donne provano l’orgasmo vaginale durante il coito e che l’orgasmo clitorideo avviene solo se la donna viene stimolata direttamente sul clitoride, tramite azione manuale, o attraverso un rapporto orale. Per capire se il problema è suo o del partner sarebbe utile capire se durante l’autoerotismo lei arrivi o meno al piacere. Per provare il piacere clitorideo, infatti, non c’è bisogno di essere in due.
Cordiali saluti.

Dr. Walter La Gatta

QUANDO FACCIO L’AMORE

Gentile Dottore, sono una donna di 40 anni e praticamente da sempre, quando faccio l’amore con il mio compagno (e negli anni con i diversi partner) non raggiungo mai l’orgasmo. Provo piacere ma ho la sensazione di non provare quell’acme finale che confrontandomi con alcune mie amiche, loro mi hanno detto di provare. Volevo capire se questo fenomeno rientra nella normalità e accomuna più donne e fino a che punto può essere considerato patologico? Soprattutto si può fare qualcosa? Attendendo fiduciosa una sua risposta la ringrazio molto per l’attenzione. Elisa

Gentile Elisa,

Non so cosa lei intenda per “fare l’amore”. Intende il rapporto sessuale nella sua completezza, o semplicemente il rapporto penetrativo? Detto in altre parole, la sua anorgasmia è sia vaginale sia clitoridea, o solo vaginale?
Infatti, solo tre donne su dieci riescono a provare piacere durante il coito (orgasmo vaginale) e dunque la maggior parte delle donne provano piacere solo attraverso la stimolazione diretta del clitoride. Si può fare qualcosa per tentare di provare il piacere vaginale, cambiando le posizioni dell’amore o utilizzando dei lubrificanti, ma nel 90% dei casi, questi sistemi non funzioneranno. Il che non significa, naturalmente, che non possano essere tentati… Auguri.

Dr. Walter La Gatta

RAPPORTI SESSUALI DIFFICILI

Buongiorno, ho 50 anni e sono dirigente in una nota azienda. Le scrivo perché ho difficoltà ad avere rapporti sessuali. Nello specifico per avere l’erezione devo essere stimolato fisicamente dalla mia compagna, erezione che peraltro non rimane costante per tutta la durata del rapporto. Come se non bastass il tempo necessario per riavere l’erezione dopo un rapporto è decisamente aumentato rispetto a qualche anno fa. Ormai è da molto tempo che mi sono accorto di queste cose e non sembrano migliorare. Sono molto preoccupato, cosa posso fare? Grazie. C.

Gentile C.,

Quello che le sta accadendo è del tutto normale: lei ha 50 anni ed è proprio in questo periodo che insorgono questi primi segni di disfunzione erettile e di aumento del periodo refrattario fra un rapporto e un altro. Come lei sicuramente saprà, da qualche anno è stata trovata una soluzione soddisfacente a questi problemi attraverso l’assunzione di particolari farmaci, che però vanno prescritti dal medico, in quanto hanno delle contro-indicazioni.

Cordiali saluti.

Dr. Walter La Gatta

POSSIBILE STORIA DI SESSO

Egregio Dottore, la ringrazio anticipatamente per la risposta. Il mio problema è questo: da ormai 20 anni sono molto amica di un ragazzo mio coetaneo io ho 33 anni lui 34) e con lui ho condiviso gioie e dolori. Da una diecina di anni parliamo di una nostra possibile storia di sesso. Lui spesso sottolinea il fatto che per lui sarebbe solo una storia e nulla di più.Io in realtà non sono così sicura..nel senso che nessuno può prevedere cosa accadrà e se ci saranno risvolti. Comunque…sono ormai dieci anni che non facciamo altro che mandarci sms con scritto tutto quello che sessualmente ci faremmo.Si tratta di messaggi (sms) molto spinti e per me l’epilogo naturale sarebbe vederci e concretizzare quello che ci diciamo. MA ogni volta che gli chiedo di vedermi la sua risposta è sempre la stessa: la nostra amicizia si rovinerebbe!!!Quale amicizia poi…ovviamente da che è iniziato questo scambio di messaggi non siamo più solo amici!!!Andando più in fondo alla storia, ho scoperto che quando è vicino a me è ansioso!!!Secondo me è questo che in realtà lo blocca veramente!Tengo a specificare che io e lui siamo già stati insieme sessulamente 8 anni fa..e tutto andò bene e anche nel dopo non ci furono problemi tant’è che continuiamo a parlarne. Le preciso, inoltre, che ci vediamo veramente di rado e questo secondo me non fa che complicare le cose..ma ogni volta che chiedo di vederlo si inventa mille scuse!!Sono certa che in realtà non mi voglia vedere!Allora non capisco perchè si ostini in questo scambio di messaggi particolari!!!Come mi devo comportare, mi aiuti la prego! Grazie…Venusia

Gentile Venusia,

Forse per lui è più eccitante parlare di sesso che farlo: forse per lui farlo davvero rompe il suo meraviglioso giocattolo delle fantasie proibite. Nn tutto quello che è a portata di mano è infatti così eccitante come quello che, per qualche motivo, non si può avere. In questo caso il motivo ostacolante sarebbe l’amicizia. L’unica cosa che verrebbe da domandarsi è come mai, da dieci anni a questa parte, lei non si sia accorta che il mondo è pieno di altre persone con cui fare sesso… Perché farlo con qualcuno che non la desidera? Se l’amore non c’entra, se il sesso non funziona, perché scegliere proprio lui? Forse anche a lei piace più la fantasia che l’azione? Provi a rifletterci.
Cordiali saluti.
Dr. Walter La Gatta

LA MIA EREZIONE SCOMPARE

Buongiorno. Ho 34 anni e sono uscito da poco da una storia durata quasi 8 anni con una donna di 31anni, con la quale avevo un’intesa sessuale molto buona. Ora è più di un mese che sto frequantando una ragazza molto giovane (20 anni) ed è nato anche un forte sentimento di fondo. I preliminari vanno bene, il desiderio è tanto, ma quando arriva il momento dell’atto completo… la mia erezione scompare!… diciamo che in questo mese e mezzo sarà successo 5 o 6 volte, poi abbiamo pensato che forse non è il caso di insistere come a volerlo programmare a tutti i costi e ci siamo detti che succederà quando sarà il momento. Lei, devo dire, è molto pazienete e comprensiva: non ha mai fatto pesare la cosa, nè al momento, nè con battute, etc… Le chiedo: è normale uscendo da una lunga storia dove si era abituati a fare l’amore con una partner fissa (e si era creata una forte intesa), trovare una specie di “difficoltà di sincronizzazione” con una partner nuova ? O esistono persone con cui si riesce a fare l’amore e persone con cui non si riesce ? E’ giusta la strada che abbiamo preso, cioè di non far diventare questa ns prima volta un’ossessione e di arrivarci piano piano? Cosa altro può consigliarmi? mille grazie, e cordiali saluti.

Può capitare che cambiando partner si perdano le sicurezze fino a quel punto acquisite: cambiano i luoghi, i tempi, i ritmi, cambia lo stimolo sessuale e il modo di fare sesso. Inoltre, da non trascurare, c’è l’ansia da prestazione, la paura di fare una brutta figura con una partner molto desiderabile e attraente. La strada che avete scelto è sicuramente la migliore. Con il tempo infatti lei dimenticherà le sue prestazioni passate e si sentirà sempre più coinvolto in questa nuova storia. Se riuscirà a darsi tempo e a mantenere la fiducia in sé stesso, tutto succederà molto naturalmente.
Cordiali saluti.

Dr. Walter La Gatta

INCIDENTE D’AUTO PER SVEGLIARSI

buonasera, qualche giorno fa ho avuto un incidente di auto. è capitato ad un momento in cui sto molto male. tornano dal mio passato questioni irrisolte. dai 9 ai 13 anni, un amico di famiglia ha “abusato” di me. baci, carezze, fellatio, nulla di più ma tante bugie. a 13 anni è deceduto. ma già prima mi inventavo un’altra vita, forse per scapare dalla realtà. dopo tanti anni, dopo essere venuto a vivere in italia dalla francia, continuo ancora a mentire. ho coscienza che sono arrivato ad un limite. i miei amici mi vogliono bene ma se dovessi dire la verità li perderei. mi sento in trappola. al momento dell’incidente pensavo di finirla. in questa settimana, anche se sto bene e che nessun’altra auto è stata coinvolta, sono deluso di stare ancora qui, che non mi sia successo nulla. ma allo stesso tempo è come se avessi ricevuto uno schiafo dalla vita, solo per svegliarmi e finalmente aprofitarne. sono gay, lo sono sempre stato, ben prima che quell’uomo mi insegnasse a baciare, ero consapevole di essere diverso. in fonoo mi piacevano quei giochini sessuali però il fatto che sia morto prima che fossi consapevole del male che mi abbia fatto mi rende impotente. non ho mai potuto confrontarmi con lui. per quello penso di cercare di uscire dalla realtà. di inventarmi una situazione anche sociale e familiare diversa da quella reale per affrontare le cose da persona più forte. sono un perpetuo insicuro. ho paura di tante cose. di essere messo in difficoltà per esempio. sono molto confuso.

Gentilissimo,

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Forse questo incidente non è capitato per caso: probabilmente lei stesso, non certo a livello pienamente consapevole, ha contribuito a crearne le condizioni, perché è una persona fortemente provata da questi pensieri disturbanti ed ossessivi, che la inseguono ormai da diversi anni. Credo che per lei sia assolutamente necessario rivolgersi ad uno psicoterapeuta, perché ha bisogno di ripercorrere quegli anni dell’abuso, elaborare il lutto per l’improvvisa perdita dell’amico, riflettere sulla sua omosessualità, sulla sua autostima, sulla qualità delle sue relazioni sociali e sui progetti da fare per il futuro. Vorrei solo aggiungere a questo consiglio che le ho dato, la sensazione che le continue ruminazioni interiori l’abbiano portata ad ingigantire enormemente il suo “problema” e che forse se i suoi amici venissero a sapere questo suo enorme segreto, forse non gli darebbero l’importanza che lei si aspetta.
Abbia cura di sé.
Cordialmente,

Dr. Walter La Gatta Ancona

PENETRAZIONE COMPLETA

Salve sono un ragazzo di 31 anni e la mia ragazza ha 27 anni. Siamo insieme da 3-4 anni oramai, ma purtroppo non riusciamo ad avere una penetrazione completa. Facciamo tutii i preliminari possibili, e credo quindi che non ci siano problemi di lubrificazione. Con le mani non ci sono problemi. Purtroppo capita che il mio pene entri solo di 4-5 cm. Io non ho avuto altre eseperienze sessuali prima di questa, la mia ragazza si, ma con i precedenti ragazzi era tutto normale. Per giunta lei si è fatta anche visitare da un ginecologo e gli ha detto che non ci sono problemi. Come è possibile questo? Mi sembra di avere un pene dritto di normali dimensioni, con un’ottima erezione ma non so per quale motito, è come se ci fosse un tappo e non riusciamo. Può essere per la larghezza?? Sto prendendo in ipotesi di utilizzare qualche lubrificante. Dobbiamo rivolgerci ad un sessuologo, un andrologo, oppure a chi??

Per quanto riguarda la penetrazione: si può utilizzare un lubrificante, evitare la posizione del missionario (preferendo ad esempio la posizione da tergo), cercare di avere rapporti nei giorni dell’ovulazione. La ricerca di un aiuto professionale (andrologo, ginecologo, psico-sessuologo) deve essere effettuata solamente se, anche in queste condizioni ottimali, la penetrazione completa non riesce e, soprattutto, se questa situazione provoca in voi un reale senso di frustrazione.

QUESTIONE COMPLICATA

Buongiorno.La questione per me è molto complicata, per cui vado dritta al punto. Da 3 anni convivo, e da allora periodicamente incontro problemi col mio ragazzo, a causa di una sua compulsiva propensione alla visita di siti porno. Premetto che non si tratta in senso stretto di un problema di etica. La prima volta che me ne sono resa conto, ho accettato la cosa senza troppi problemi, perchè cose di questo tipo nel mio mondo (amici, conoscenti, diciamo la mia idea di normalità) sono state sempre un occasionale passatempo. Col tempo pero la cosa ha assunto un peso del tutto diverso. Appena ha la possibilità di collegarsi ad internet in mia assenza (ivi compreso il caso in cui io vada a fare una doccia o scenda a comprare il pane) diventa la sua unica attività. Abbiamo avuto anche seri problemi a causa di questo (anni fa ha anche perso il lavoro), e in seguito abbiamo fatto una seria conversazione. Lui è cambiato, e il nostro rapporto era nettamente cresciuto. Fino a quando le cose andavano talmente bene che lui si è ricomprato, col mio consenso, un pc. Da allora tutto sta tornando come prima, almeno ai miei occhi. Lui nega, ma se ancora un mese fa giurava di voler cambiare, ora ha scatti d’ira e non sembra intenzionato a pensare a vere soluzioni. Sostiene che il suo sia un problema di dipendenza, allora le chiedo in primo luogo quali segnali possono fare capire se sia davvero un problema di dipendenza, o non piuttosto una facile scusa per un vizietto segreto. Se davvero fosse dipendenza, cosa posso fare? lui dice che lo devo aiutare, ma io non so che fare, e dopo tutto questo tempo comincio ad avere anche io problemi, con me stessa e con lui. Mi puo indirizzare in quelche modo costruttivo? grazie, Lisa

Gentile Lisa,

Lei deve essere una compagna per il suo uomo, non una psicologa! Sicuramente si tratta di un problema di dipendenza e non di un “vizietto”: forse tale lo era all’inizio, ma se ora la cosa si manifesta con questa frequenza e intensità, si deve ormai essere stabilita una vera dipendenza Per uscirne dovreste affidarvi ad una terapia di coppia (entrambi), evitando inutili discussioni sull’argomento, se vedete che non vi portano da nessuna parte. Tenga conto inoltre che gli scatti d’ira dipendono anzitutto dalla rabbia che il suo uomo ha contro sé stesso.
Cordialmente,

Dr. Walter La Gatta

INCOMPRENSIONE SESSUALE

Buon giorno dottore Mi chiamo Daniele e sono sposato da 32 anni con una donna meravigliosa brava mamma eccellente donna di casa brava moglie, ma il nostro matrimonio ha sempre avuto problemi di carattere sessuale c’e sempre stata una certa incomprensione sessuale sostenuta dal fatto che io farei l’amore una volta alla settimana e con un pizzico di pepe nellabigliamento di lei, mentre mia moglie lo farebbe tradizionalmente una volta ogni due mesi in quanto sostiene che certa biancheria intima e da prostitute. Inoltre mia moglie non mi ha mai detto una volta dura durante la nostra vita dicopia ti voglio bene o ti amo lei sostiene che mi ha dimostrato con i fatti il suo amore,ma credo che un uomo abbia bisogno anche di sentirselo dire. Cinqua anni fa una sera ha ricevuto una telefonata da un suo ex in mia presenza e questo signore che non vedeva da 28 anni le ha dichiarato di essere ancora innamorato di lei e che la voleva vedere invitandola fuori a cena,( tutto questo raccontato dopo da lei)lei sempre in mia presenza le rispondeva che tale invito la faceva rabbrividire di gioia accennando l’invito.Al termine della telefonata dopo avermi raccontato cio che questo signore li aveva detto io mi sono sentito gettato in un angolo e dopo aver cercato di spiegarli che forse avrei avuto il diritto di dire la mia opinione abbiamo discusso per molti giorni ma non sono riuscito a farle capire la sua scarsa sensibilità nei miei confronti. Ora il nostro rapporto è molto freddo viviamo come due amici con scarsissima intimita. Non riesco a capire come uscirne anche perchè unendo il fatto che non mi ha mai detto ti voglio bene con la telefonata del suo ex ed il fatto che sia uscita a cena con lui del quale teneva fino a qualche anno fa il numero di cell.mi fa pensare alla fine del nostro rapporto. Cosa posso fare la prego mi dia un consiglio. La ringrazio anticipatamente

Gentile Daniele,

Non vorrei ripetermi, però il consiglio che sento di darle è il solito: terapia di coppia. L’esperienza infatti ormai mi ha insegnato che quando una coppia vive un momento di difficoltà e cerca di affrontarlo, con il classico “parliamone”, dopo tanti anni di silenzio su determinati argomenti (e nel vostro caso parliamo di almeno tre decadi di scarsa comunicazione!), questi discorsi tardivi si rivelano spesso controproducenti. Meglio affidarsi ad uno specialista che saprà cogliere le aree in cui è possibile lavorare per ristabilire una intesa di coppia. Certamente il fatto che sua moglie abbia sentito l’esigenza di rivedere questa persona dimostra che, in qualche cosa almeno, si sente delusa nel vostro rapporto e che tende a compensare questi sentimenti di tristezza coltivando il ricordo di un amore ormai lontano nel tempo e fortemente idealizzato. Se, per assurdo, questo amore dovesse tornare a sbocciare, lascerebbe in breve sua moglie ancora più delusa e triste, dal momento che, constatando le differenze fra illusione e realtà, non le resterebbe più neanche un ricordo cui appigliarsi, neanche un sogno da inseguire.
Cordialmente,

Dr. Walter La Gatta

8 ORE DI SESSO

Da un paio d’anni riesco ad avere rapporti che durano anche 8 ore, senza mai perdere l’erezione. Eiaculo solo quando “decido” di farlo. Non è per me -ne’ tantomeno per le mie partner- un problema, ovviamente. Mi chiedevo però se questo stia preludendo a spiacevoli imminenti impotenze legati all’età e cosa mi consigliate di fare. Grazie. MarcoEffe.

Gentilissimo,

Il discorso delle cartucce, cui lei probabilmente allude, è un discorso vecchio e superato, che ormai in campo scientifico non convince più nessuno… Semmai è vero esattamente il contrario: per mantenere un organo vitale, occorre esercitarlo (di qualsiasi organo si tratti)

Dr. Walter La Gatta

MENAGE A TROIS

Buongiorno Dottore, mi rendo conto di aver bisogno di un aiuto per risolvere una situazione che inizia a danneggiare la relazione con il mio partner. Ho 26 anni, il mio ragazzo ne ha 25 e viviamo in due città diverse, cosa che ci porta a vederci ogni 2/3 settimane solo per il weekend. Va tutto bene, ci amiamo molto e c’è sintonia fra noi, ma da 8 mesi lui continua a chiedermi di fare un ménage à trois con un altro uomo, perché trova eccitante l’idea che io possa star bene in quella situazione, godendo delle attenzioni anche di un altro uomo. Trova eccitante la cosa perché questo comportamento disinibito da parte mia lo stupirebbe, essendo lontano dal modo in cui lui mi vede. Ne abbiamo parlato a lungo, quasi sempre telefonicamente e molto poco dal vivo perché, avendo così poco tempo, preferiamo sempre evitare di discuterne per stare insieme serenamente. All’inizio pensavo fosse un gioco, una fantasia e non ho detto di no, pensando che fosse proprio il gioco l’aspetto per lui eccitante. Con le numerose chiacchierate al riguardo (alcune diventavano veri e propri litigi) la cosa si è fatta sempre più seria e concreta ed io mi sono tirata indietro visto che l’idea mi turba, non mi sento in grado di affrontare una situazione del genere e l’idea mi provoca fastidio e disagio. Per me una cosa del genere lede la nostra intimità, ma dopo diversi mesi in cui insisteva ho cercato di venirgli incontro, pensando a soluzioni intermedie o alternative, ma non sono riuscita a metterle in pratica, riesco a trovarle interessanti a livello di fantasia, ma l’idea di renderle concrete mi blocca e perdo ogni interesse. Mi ha anche fatto conoscere la terza persona (un suo conoscente di fiducia), cosa che mi ha portato a chiudermi a riccio, a non volerne neanche più parlare e a star male anche solo fantasticandone (vista la nostra lontananza ho provato ad appagare i suoi bisogni immaginando lo svolgimento della cosa e raccontandocela telefonicamente, cosa non sempre facile per me). Abbiamo poi passato un intero mese
La ringrazio anticipatamente,
Cordiali saluti,
S.

Gentilissima S.,

Ogni fantasia sessuale, anche la più trasgressiva, è accettabile nella coppia quando è condivisa ed appagante per entrambi: se lei non se la sente di avere questo tipo di esperienze, non si capisce perché debba necessariamente accettarle. E’ bene che lui abbia avanzato la sua proposta, perché questo significa che fra voi c’è dialogo, sincerità ed anche complicità, ma accettare contro voglia una situazione del genere significa solo farsi una violenza, che potrebbe essere evitata. Inoltre, questa prima esperienza da fidanzati non può che essere il preludio alle ulteriori e crescenti richieste che potranno venire quando il vostro rapporto sarà più stabile e routinario.
Credo lei debba semplicemente dire di no, anche rischiando di interrompere la relazione. Un’altra cosa: è possibile che il suo ragazzo sia un frequentatore di siti porno, tanto da riuscire a trovare eccitazione solo in presenza di situazioni sessuali “drogate”: in questo caso lui farebbe meglio ad affrontare i suoi problemi attraverso una terapia.
Cordialmente,

Dr. Walter La Gatta

E LUI SPINGEVA…

Salve dottore, sono una ragazza di 15 anni e ho bisogno di una spiegazione e un aiuto.
Sono ignorante per ciò che riguarda il sesso…
io e il mio ragazzo siamo andati un po’ oltre, ci siamo coccolati, abbracciati e stretti al che mi sono trovata con il vestito tirato su, slip contro boxer.. e lui spingeva.
è possibile che sia incinta??
il ciclo è in ritardo di 14 giorni

Ciao,

Per il momento puoi stare tranquilla, ma ti consiglio di documentarti meglio sui rapporti sessuali, per il futuro. On line puoi trovare molte informazioni e suggerimenti: puoi, ad esempio, cominciare da qui.
Ciao, ricorda di prenderti cura di te. Se non lo fai tu… 😉

Dr. Walter La Gatta

LEI FACEVA LA MISTRESS

Mi chiamo Marco, ho 50 anni e sono in una relazione con Laura da un anno. Quando ho conosciuto Laura due anni fa lei era una mistress. Faceva la mistress da 7 anni ed era circondata da circa 30 uomini che le ruotavano intorno e facevano tutto quello che lei voleva, tutto. Aveva messo un annuncio su vari siti internet e riceveva centinaia di telefonate ogni giorno. Io avevo voglia di qualcosa di trasgressivo e cosi’ l’ho incontrata in questa situazione. Ho “giocato” a fare il suo schiavo per qualche mese poi ci siamo innamorati. Per dire la verità, io mi sono innamorato appena l’ho vista. Dopo qualche mese le ho detto che ora la nostra relazione era paritaria e che le cose dovevano cambiare, volevo con lei una vita “normale”. Abbiamo cominciato a fare l’amore con grande passione e coinvolgimento e piano piano e’ uscito fuori il fatto che lei era stata ripetutamente abusata da bambina da un amico di famiglia. Mi disse che non ne voleva parlare ma la cosa che mi colpì di più fu che mi desse che quando succede una cosa del genere è come se fosse successo il giorni prima. A volte lei sentiva dolore durante l’atto sessuale ma mi diceva che le piaceva. Le dissi che durante l’atto sessuale io avrei fatto qualsiasi cosa e che l’importante era che lei stava bene e si sentiva sicura e felice. Mi disse che andava bene così.
Nella vita di tutti i giorni è aggressiva, ha pensieri e idee fisse, per lungo tempo dava per scontato che io mi occupassi di tutto ciò che era la vita pratica disinteressandosi completamente (far da mangiare, cucinare, fare la spesa, lavare ecc…), era gelosa in maniera paranoica, giudicava ferocemente la mia vita e le persone che frequentavo, a letto pretendeva di fare l’amore per ore portandomi allo sfinimento. Ho avuto una pazienza infinita e l’ho trattata sempre con dolcezza. Ad un certo punto sono esploso, non ce l’ho fatta più. Ora lei ha paura di me. Si perchè tantissime volte le ho detto che si sarebbe dovuta fare aiutare ma è troppo orgogliosa. Non ha mai pianto con me tranne una volta.

Gentile Marco,

Credo che la sua mail non sia completa, visto che manca la domanda finale, o forse voleva semplicemente parlare della sua situazione attuale, che è un po’ insolita e per questo forse non sa con chi consigliarsi. Spieghiamo intanto a chi legge che una “mistress” non è una normale prostituta, ma una donna che nel mondo BDSM (Bondage, Dominazione e Sottomissione, Sadismo e Masochismo) svolge un ruolo da dominatrice, con uomini che, volontariamente, si sottomettono a lei e diventano suoi schiavi. In questo mondo può accadere talvolta, come è accaduto a lei, che una relazione cambi e diventi 24/7 (modo di dire inglese che significa 24 ore su 24 e 7 giorni su 7), cioè che il rapporto occasionale diventi una relazione stabile, in cui vengono però mantenuti i ruoli di dominanza e di sottomissione, che si esprimono non solo nel rapporto sessuale, ma anche in altre attività (come ad esempio pulire la casa, fare da mangiare, ecc).
Date le premesse, è chiaro che sarà ben difficile trasformare questa relazione in una relazione “paritaria”, come lei vorrebbe, anche perché questa persona non aveva probabilmente scelto di fare quello che faceva solo in considerazione dei guadagni (a quanto pare cospicui) che avrebbero potuto derivarle da questa attività, ma come espressione di un meccanismo di difesa per quei pensieri ossessivi che, stando a quanto lei racconta, la riportano così vividamente alla violenza subita in passato, che è stata evidentemente molto traumatica. Tale meccanismo di difesa, elaborato da Anna Freud, funziona così: chi ha subito un trauma assume in seguito il ruolo dell’aggressore, imitandone comportamenti e atteggiamenti aggressivi. Questo è il modo che il soggetto abusato può usare per fronteggiare l’angoscia e ri-trovare, in qualche modo, un equilibrio. E’ dunque sicuramente auspicabile che la sua compagna cerchi di risolvere il suo trauma infantile attraverso una psicoterapia, che la renda capace di apprezzare il sesso, anche quando è un’espressione d’amore e non un atto di violenza.
D’altra parte però c’è anche il suo caso, che potrebbe lasciare perplessi: lei, è vero, ha cercato questo rapporto per “giocare” a fare lo schiavo, ma anche in lei potrebbero esservi delle tendenze masochistiche, che potrebbero interferire con la sua effettiva capacità di costruire legami positivi e non distruttivi per il proprio benessere, come ad esempio la scelta di relazioni amorose che potrebbero rivelarsi dolorose e potenzialmente fallimentari.
Saluti cordiali e molti auguri.

Dr. Walter La Gatta

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