Adolescenza e problemi adolescenziali: come e quando intervenire
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Adolescenza deriva dal latino “adolescere”, ovvero “crescere”. È una fase di transizione tra infanzia ed età adulta, caratterizzata da profondi cambiamenti fisici, cognitivi, emotivi e relazionali. L’adolescente non solo assiste al cambiamento del suo corpo, ma si trova a rimettere in discussione tutte le competenze e le conoscenze acquisite, il rapporto con se stesso e con gli altri, sperimenta nuovi piaceri, conosce nuovi doveri e responsabilità, deve imparare a gestire nuove emozioni. Tutti questi cambiamenti producono una crisi esistenziale, in cui gli adolescenti possono non sentirsi compresi o sentirsi rifiutati, dagli adulti e dai coetanei. Cerchiamo di saperne di più.
Quali sono i principali cambiamenti durante l’adolescenza?
Durante l’adolescenza si verificano trasformazioni ormonali, crescita fisica (altezza, peso, caratteri sessuali secondari), sviluppo cerebrale (sistema limbico e corteccia prefrontale), e cambiamenti emotivi e sociali.
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In che modo l’adolescente cambia psicologicamente?
L’adolescente comincia a fare riflessioni su di sé, sull’identità personale e sull’identità sessuale. Cresce la necessità di autonomia, ma anche la vulnerabilità alle opinioni dei coetanei. Le emozioni diventano più intense e difficili da gestire.
Quando inizia e finisce l’adolescenza?
Secondo l’OMS, va dai 10 ai 19 anni, ma molti studi includono anche i giovani fino a 24-25 anni, data la durata degli studi e l’ingresso posticipato nel mondo adulto.
Qual è il ruolo delle culture nello sviluppo adolescenziale?
Nelle culture meno sviluppate, l’adolescenza può essere breve. Nei paesi industrializzati, invece, è spesso più lunga per via della maggiore complessità nella transizione all’età adulta. Infatti, oggi i giovani trascorrono un maggior numero di anni nella scuola e nella formazione professionale, per cui il momento dell’ingresso nel mondo del lavoro o della costruzione di una propria famiglia sono stati post-posti rispetto a quanto avveniva nel passato.
Quali sono le problematiche moderne per gli adolescenti?
Tra le problematiche più attuali troviamo: l’uso dei social media, il cyberbullismo, l’identità digitale, la pressione scolastica, il cambiamento climatico, l’inclusività e le questioni di genere.
Che cos’è il disagio adolescenziale?
È un malessere che può manifestarsi con sintomi come aggressività, ritiro sociale, calo del rendimento scolastico, disturbi alimentari, dubbi sull’identità sessuale e ansia.
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Quali sono i comportamenti a rischio in adolescenza?
Uso di sostanze, vandalismo, guida pericolosa, sessualità non protetta, autolesionismo. Molti adolescenti sperimentano senza mettere a rischio la salute, ma alcuni necessitano supporto specifico.
Come cambia la salute in adolescenza?
Oltre ai cambiamenti ormonali e fisici, possono emergere patologie specifiche: disturbi alimentari, depressione, diabete di tipo 1, sindrome dell’ovaio policistico, problematiche autoimmuni.
Che ruolo hanno i genitori durante l’adolescenza?
I genitori devono imparare a stare accanto senza invadere, offrendo ascolto, comprensione e limiti adeguati. Una comunicazione empatica è fondamentale per sostenere il benessere dell’adolescente.
Come riconoscere un adolescente in difficoltà?
Segnali comuni sono: isolamento, rabbia eccessiva, calo del rendimento scolastico, cambiamenti nel comportamento alimentare, forte conflittualità con i genitori, tristezza persistente, auto-svalutazione. In particolare:
- disagio rispetto al proprio corpo (non mi piaccio, sono brutto/a, ecc.);
- conflittualità con i genitori (non mi capiscono, mi trattano come se fossi un bambino, invadono i miei spazi, mi controllano, ecc.);
- disfunzioni nel comportamento alimentare (abuso o rifiuto del cibo, vomito, scelta di alimenti poco salutari per seguire le mode, ecc.);
- diminuzione del rendimento scolastico (non sono capace, non sono intelligente, la scuola non mi interessa, ecc.);
- problemi con l’altro sesso (non mi vuole, mi ha lasciato, ecc.);
- isolamento rispetto al gruppo dei pari (non desidero uscire di casa, mi sono tutti antipatici, non mi accettano, mi prendono in giro, ecc.):
- dubbi su identità e orientamento sessuale (temo di essere gay, mi piacciono sia i maschi che le femmine, ecc.);
- ansia, rabbia e aggressività (quando sono in difficoltà divento aggressivo, non so contenere le emozioni).
Quali sono i maggiori desideri di un adolescente?
Gli adolescenti desiderano un maggiore senso di indipendenza e responsabilità. Essi aspirano a sentirsi autonomi nelle loro decisioni, emozioni e azioni: per questa ragione desiderano disimpegnarsi presto dal controllo dei genitori. Il contesto sociale e culturale influisce in modo importante sugli adolescenti in questo loro desiderio di autonomia e per questo cambia da cultura a cultura.
Come supportare un adolescente?
Ascolto attivo, presenza non giudicante, consulto con uno/a psicologo/a se emergono segnali di disagio profondo. Le figure educative devono collaborare (famiglia, scuola, sanitari).
Qual è la posizione dell’OMS sugli adolescenti?
L’OMS sottolinea l’importanza di riconoscere l’adolescenza come una fase unica, non omogenea, con vulnerabilità specifiche. Raccomanda interventi su misura, rispettosi dei tempi e dei contesti di sviluppo. Ne citiamo alcuni.
Gli adolescenti:
- Hanno bisogno di un’esplicita attenzione. Essi non sono semplicemente bambini grandi o piccoli adulti. Occorre tenere conto che durante questo periodo si svolgono processi di sviluppo unici;
- Hanno caratteristiche specifiche che devono essere prese in considerazione nelle politiche, nei programmi e nelle strategie per quanto riguarda la promozione della salute, la prevenzione, il trattamento e la cura;
- Non sono tutti uguali. Durante l’adolescenza i componenti dello sviluppo fisico e psicosociale si svolgono a diverse velocità e durata, anche se la sequenza è universale. Occorre tener conto dell’eterogeneità degli adolescenti, ivi comprese le diverse fasi di sviluppo;
- Alcuni sono particolarmente vulnerabili. Gli ambienti in cui alcuni adolescenti vivono, apprendono e crescono possono minare il loro sviluppo fisico, psicosociale e emotivo (ad esempio, quando gli adolescenti non hanno la guida e il sostegno dei genitori, affrontano la carenza di cibo, o sono circondati da violenza, sfruttamento e abuso. Le politiche sociali e i programmi hanno bisogno di affrontare in modo specifico ed esplicito questi particolari adolescenti per proteggerli, rispettarli e affermare i loro diritti, al massimo livello di salute raggiungibile;
- Gli sforzi di prevenzione devono intervenire direttamente sui fattori che influenzano negativamente lo sviluppo e/o lo stato di salute;
- Lo sviluppo sano ha implicazioni sulla salute dell’individuo, anche per i futuri periodi della vita. L’adolescenza offre dunque l’opportunità per recuperare, sia fisicamente che mentalmente, i ragazzi che hanno subito un deficit di sviluppo nel primo decennio della vita. Nei ragazzi che non hanno avuto problemi nell’infanzia, gli interventi sanitari devono rappresentare un impulso positivo per le transizioni all’età adulta e alla salute, per tutta la vita;
- Capire che gli adolescenti sono più motivati dalla ricompensa rispetto alla punizione dovrebbe essere utile per mettere in discussione gli approcci correttivi al comportamento deviante durante l’adolescenza;
- I messaggi di educazione alla salute devono inoltre nascere dalla consapevolezza che gli adolescenti sono più concentrati sul presente che sul futuro;
- I ragazzi devono essere aiutati a capire i processi che si svolgono durante l’adolescenza. Se gli adolescenti sono supportati durante questo periodo di rapido sviluppo, essi possono sfruttare le opportunità ed evitare le minacce tipiche di questo periodo di esperienze e di prime esperienze;
- Per fornire il sostegno necessario, gli adulti della loro vita, inclusi genitori, insegnanti, educatori, ecc., hanno bisogno di comprendere i cambiamenti che avvengono durante gli anni dell’adolescenza.
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Perché parlare di adolescenza oggi è così importante?
Perché oggi gli adolescenti sono immersi in cambiamenti rapidi (digitale, sociale, climatico) ch
Autori: Giuliana Proietti - Walter La Gatta
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Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
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