E se l’anoressia non fosse causata da una disfunzione familiare?

Tra le tante cause dell’anoressia è stata indicata anche la famiglia ed in particolare, la figura materna, poco affettiva, autoritaria, con aspettative troppo elevate nei confronti della figlia, ecc. Questo modello di disfunzione familiare, espresso soprattutto da Gisele Bundchen perpetuerebbe, secondo un nuovo gruppo di ricerca, soltanto le idee sbagliate, i pregiudizi, l’ignoranza. La ricerca sta infatti scoprendo che il problema dell’anoressia è molto più complesso del semplice desiderio di essere magre o conformare il proprio corpo ad un ideale alla moda.

I dati indicano che l’anoressia nervosa ha una componente genetica rilevante, che potrebbe essere la vera causa di questa malattia. Secondo Allan S. Kaplan, dell’Università di Toronto, il concetto che siano i genitori ad essere ‘sbagliati’ non aiuta a trovare la soluzione del problema. Il Dott. Kaplan è membro del gruppo internazionale dei ricercatori che tentano di capire quali geni contribuiscono all’anoressia nervosa. Gli studi intrapresi in 10 diverse località del mondo, sperano di dimostrare che i geni svolgono un ruolo nello stabilirsi dell’anoressia. Questi ricercatori si pongono una domanda: se fossero i modelli sociali a indurre verso l’anoressia, perché si ammalerebbe soltanto l’1% delle donne?

La genetica potrebbe svolgere un ruolo importante nel determinare chi è predisposto a sviluppare questa malattia. Tuttavia, ammettono i ricercatori, la pressione sociale non è irrilevante; potrebbe essere l’innesco ambientale che ‘libera’ il rischio genetico della persona.

In ogni caso, le famiglie non dovrebbero essere incolpate di causare la malattia. Infatti, avere a che fare con luna figlia anoressica può essere devastante e causare molta sofferenza. Non dimentichiamo che si tratta di una malattia seria e potenzialmente mortale, con un tasso di mortalità del 10 per cento.
In ogni caso, per capire come i geni e l’ambiente interagiscono, sia per aumentare il rischio di malattia che per proteggere coloro che sono geneticamente vulnerabili, vi sarà bisogno della cooperazione dei vari professionisti della salute, oltre che delle industrie di intrattenimento e della moda.

La squadra di ricercatori invita le famiglie a partecipare alla ricerca. Le famiglie in cui due o più persone hanno sofferto di anoressia (fratelli, cugini, zie, zii o i nonni) possono prendere contatto con i numeri indicati. Lo studio si basa su interviste telefoniche e questionari.

Per maggiori info chiamare 1-888-895-3886,
E-mail EDResearch@upmc.edu
o visitare il sito web www.angenetics.org.
I luoghi di studio sono situati in sette città degli Stati Uniti (Pittsburgh, New York, Filadelfia, Baltimora, Los Angeles, Fargo, N.D. e Tulsa, Okla.); a Toronto, Canada; Monaco di Baviera, Germania; Londra, Inghilterra.

Fonte: Eurekalert

Dott.ssa Giuliana Proietti Ancona

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