Mi sento triste senza motivo – Consulenza online
Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA ONLINE
Tel. 348 3314908
Ciao, sono una ragazza di 18 anni e mezzo.
Ho un ragazzo meraviglioso, degli amici che mi vogliono bene e di cui mi posso fidare, sto finendo la scuola che mi darà la possibilità di fare il lavoro dei miei sogni e ho vari hobby/passioni/interessi e nuove ambizioni: insomma ho una vita che finalmente mi piace (apparte qualche intoppo con mia madre).
E per me avere tutto ciò significa moltissimo, perchè fino a qualche anno fa non avevo ne ragazzo ne amici, non avevo passioni, stimoli, non ero mai davvero felice e non sapevo che fare “da grande”, mi sentivo proprio persa.
Poi d’un tratto ho deciso che non volevu più essere così, volevo maturare e allora ho fatto un enorme lavoro su me stessa che è ancora in corso e sta funzionando alla grande, ora mi sento felice.
Ma c’è ancora qualcosa che non va in me, qualcosa che cerco di capire da diverso tempo ma non sono mai riuscita ad identificare, che mi mette una grande tristezza e voglia di piangere.
E’ come se mi sentissi un vuoto e sola allo stesso tempo, ma non mi manca nulla nella vita, e non è solo questo, sento anche altro che non so spiegare. Fino a un po’ di tempo fa associavo come causa a questo stare male il fatto che non ho mai avuto un ragazzo fino a qualche mese fa e che con gli “amici” è sempre stato un disastro tra gente falsa che mi usava, bullismo verbale e io che non ero proprio capace di instaurare rapporti d’amicizia ne di comportarmi con la gente (spesso mi è capitato di rispondere male a certe persone o di ridicolizzarmi per questo).
Ora che però ho sia un ragazzo (da 8 mesi) che degli amici ho ancora una parte di questo male, che è psicologico ma anche quasi fisico, e che torna ogni tanto specialmente di sera, senza una effettiva ragione mi sento triste e mi viene da piangere. Per poterlo “sistemare” ho bisogno di capire da dove viene ma non so come farlo e ho considerato ogni avvenimento/trauma della mia vita che io ricordi e non trovo nulla, ma so che c’è qualcosa che mi sfugge.
Sono stanca di sentirmi così, sono troppi anni che va avanti e non ce la faccio più, voglio vivere libera e felice e non trascinarmi dietro qualche trauma o ricordo del mio passato che non riesco a lasciar andare (e purtroppo ne ho tantissimi ancora da lasciare).
Per quanto riguarda mia madre, con lei sono anni che litighiamo quasi ogni giorno, sono tutti litigi che partono da cavolate e si spostano su temi decisamente più importanti e la situazione sta degenerando. Ogni volta mi trovo a dover urlare contro la mia volontà, e da mia madre mi sono sentita dire che “ho dei problemi seri” “ti porto in psichiatria” “sei down o autistica, ti manca qualche rotella” quando io cercavo solo di farle capire che vorrei più di ogni altra cosa che lei fosse presente mentalmente oltre che fisicamente nella mia vita, ma a lei non interessa minimamente, infatti spesso dice “torno a casa stanca dal lavoro tutti i giorni e devo stare la a preoccuparmi dei vostri problemi quando io ne ho di decisamente più importanti e ho la testa piena di pensieri??” e io in quel momento penso ‘si e i miei problemi allora sono cose da 4 soldi solo perchè non sono problemi che riguardano tasse o lavoro ma traumi di cui ho bisogno di essere capita sopratutto da mia madre”.
ho provato una infinità di volte a parlare con lei di queste cose e sono sempre finita dalla parte di quella che fa la vittima e che non capisce gli altri e non si mette nei loro panni, quando io invece capisco tutti e mi immedesimo in chiunque pur di poterlo mettere a suo agio. Ho una mente che viaggia perennemente a mille con pensieri su tutto e su tutti, considero tutte le opzioni/ipotesi e faccio una continua analisi su tutto ciò che dico e faccio io e su ciò che dicono e fanno gli altri.
Fortunatamente mio padre è molto diverso da mia madre, se ho un problema mi chiede lui di sederci e parlarne e cerca sempre di aiutarmi in tutto, anche psicologicamente, infatti con lui ho un rapporto completamente diverso.
Penso che il mio trauma più grande sia la separazione dei miei genitori, che prima litigavano in continuazione da molti anni davanti a me e mio fratello, fortunatamente lui era ancora piccolo quindi non capiva, io invece avevo sugli 11 anni. Durante questo periodo mi abbuffavo di cibo e sopratutto caramelle per compensare lo stress emotivo e rubavo anche soldi a mia madre per comprarli, dopo anni sono diventata dipendente dal consumare caramelle ma anche patatine-cioccolato-e cose simili, sopratutto se mi trovo in una situazione di stress.
Nonostante ciò non ho mai preso peso ma ho avuto moltissime carie e i miei quando le pagavano si arrabbiavano sempre perchè mangiavo troppe caramelle, senza chiedersi come mai lo facessi.
Spero di essermi spiegata bene e che possiate in qualche modo aiurarmi o darmi qualche consiglio, non ce la faccio più. Vi ringrazio in anticipo.
Sara
Gentilissima Sara,
Spero che scrivere questa lunga lettera ti abbia aiutata a sfogarti e a mettere in ordine i tuoi pensieri, per cercare di capire quali situazioni siano le cause dei tuoi malesseri e quali siano le conseguenze.
All’inizio della lettera ti chiedi come mai, essendo una ragazza giovane che ha tutto quello che desidera, tu possa sentirti male e avere una strana voglia di piangere.
Poi, andando avanti nella lettera, si scopre che ti sei sempre sentita sola, bullizzata dagli amici e comunque non accettata dal gruppo. In famiglia le cose non sono andate meglio: i tuoi genitori si sono separati dopo anni di grave conflittualità, tua madre è assorbita da problemi forse economici familiari e non riesce a darti il supporto di cui hai bisogno.
Come vedi, ci sono diversi motivi per essere triste…
Quello che posso dirti è che tutto quello che descrivi nella seconda parte della lettera sta per diventare il tuo passato: ormai stai per diplomarti e a breve potrai lasciare la tua casa per andare all’università.
Questo momento di svolta sarà importante per valorizzare tutte le cose che descrivi nella prima parte della lettera: dedicarti alla tua formazione personale per raggiungere i tuoi obiettivi, coltivare gli amici che hai e che ti farai di nuovi, approfondire il legame con il tuo ragazzo.
Probabilmente l’allontanamento fisico dalla tua casa migliorerà il rapporto che hai con tua madre, che oggi ti sente quasi come un peso e ti dice quelle cose senza senso, perché è talmente presa dai suoi problemi che evidentemente non si rende conto dei tuoi e dà la tua presenza per scontata.
Il mio consiglio è concentrarti su te stessa e contare su quello che hai e che sei (che non è poco!), piuttosto che su quello che non hai e che non sei. Vai a studiare fuori, in modo da spezzare le abitudini e i rituali domestici ormai così logorati e disfunzionali.
Per concludere, e tornando al titolo che hai voluto dare a questa lettera, tu non sei triste senza motivo, di motivi ne hai ancora, anche se, come tu stessa affermi, le cose stanno cambiando, tu stai cambiando, ed è facile prevedere che presto per te le cose andranno molto meglio… Concentrati nello studio e spicca il volo!
Con i migliori auguri,
Dr. Walter La Gatta
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Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
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