Crescere in un quartiere svantaggiato può avere effetti che durano tutta la vita

Crescere in un quartiere povero riduce significativamente le probabilità che un ragazzo ha di diplomarsi alla scuola superiore, secondo uno studio pubblicato sul numero di ottobre dell’ American Sociological Review. Per lo studio, i ricercatori hanno definito quartieri “svantaggiati” quelli caratterizzati da elevata povertà, disoccupazione, sussidi statali come fonte di reddito, molte donne capofamiglia, adulti poco istruiti. Più un giovane vive in questo tipo di quartiere, più dannosa è l’influenza negativa nella sua vita.

Lo studio dei sociologi Geoffrey Wodtke e David Harding, dell’Università del Michigan e Felix Elwert della University of Wisconsin è il primo a mettere in rilievo l’impatto di crescere nei quartieri più svantaggiati su un risultato chiave per la formazione dell’individuo: il diploma di scuola superiore (parliamo dell’America, ma in Italia le cose non dovrebbero essere poi tanto diverse…)

“Vivere in un quartiere povero riduce le possibilità di diplomarsi alla scuola superiore dal 96 al 76 per cento, per i bambini neri”, ha detto Wodtke, un dottorando che lavora con Harding presso l’Institute for Social Research (ISR). “L’impatto sui bambini bianchi è invece meno dannoso, anche se riduce la loro possibilità di conseguire un diploma dal 95 all’87 per cento”.

Precedenti ricerche avevano esaminato gli effetti del quartiere sui bambini in un dato momento della loro vita, ma questo studio è innovativo, in quanto utilizza i dati del Panel Study of Income Dynamics ISR per seguire 2093 bambini dal loro primo anno di vita ai 17 anni.

I ricercatori hanno scoperto che per i bambini bianchi e neri vi erano differenze molto notevoli riguardo all’esperienza di vita condotta nel quartiere, soprattutto relativamente ai tempi, ha detto Wodtke. “I bambini neri hanno circa sette probabilità in più rispetto ai bambini bianchi di vivere nei quartieri più svantaggiati per un lungo periodo”.

Vivere in un quartiere, piuttosto che in un altro, può dunque avere degli effetti che non si esauriscono in una sola vita, ma che colpiscono anche le generazioni successive.

Ecco perché i quartieri più poveri non dovrebbero essere abbandonati a sé stessi: investire risorse in questi quartieri significa limitare i danni della povertà e dell’abbandono scolastico.
Dr. Giuliana Proietti

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Fonte:

Growing up in bad neighborhoods has a ‘devastating’ impact, Eurekalert
Dr. Giuliana Proietti, psicoterapeuta, Ancona

Immagine:

Danny, Wikimedia

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