Criminalità minorile

Le bande giovanili

Per la maggior parte degli adolescenti  le opinioni del loro gruppo di pari contano più di ogni altra cosa. Ovviamente non tutti i gruppi di giovani amici sono delle “bande”, anche se occasionalmente possono essere coinvolti in varie forme di attività illegali. La differenza cruciale sta nel fatto che una vera banda criminale ha uno scopo collettivo. I suoi membri escono per rubare, o combattere con gruppi avversari, per il bene del gruppo, oltre che per se stessi.

Delinquenza giovanile

La delinquenza giovanile si riferisce all’insieme di comportamenti devianti ed illegali compiuti da persone minorenni. Si tratta in genere di scippi, furti, rapine, estorsioni, detenzione di armi, spaccio di droga, omicidi e violenze sessuali.

Aggressività, media e videogiochi

L’aggressività è un fattore importante nella delinquenza giovanile.  Sono stati intrapresi numerosi studi per capire quali effetti potrebbero avere i videogame sui sentimenti di aggressività e sui successivi atti di violenza fra i più giovani. Si è osservato che i giovani esposti a scene violente hanno maggiori probabilità di desensibilizzarsi a determinate azioni e di  conseguenza possono diventare più aggressivi. Lo stesso accade anche per quanto riguarda la visione dei film violenti.

Fattori socio-economici

La classe sociale è da tempo considerata un indicatore sociale, che svolge un ruolo nella importante nella devianza (Wahrman, 1972). Da allora sono stati condotti numerosi altri studi, utilizzando una serie di misure di fattori socioeconomici, tra cui reddito, povertà e status. Ogni studio ha portato alla stessa conclusione: i giovani con condizioni socioeconomiche inferiori hanno maggiori probabilità di diventare dei delinquenti. 

Gruppi etnici

È più probabile che le gang giovanili siano composte da ragazzi appartenenti a minoranze etniche, o da coloro che vivono in aree urbane svantaggiate, non per l’appartenenza ad una etnia particolare, ma per problemi di inclusione sociale.

Istruzione

Blackorby e Wagner (1996) hanno scoperto che molti giovani delinquenti non sono in grado di acquisire abilità e conoscenze che li possano aiutare nelle opportunità di lavoro, o nella possibilità di proseguire la scuola, a causa dell’abbandono scolastico. Lo svantaggio dato dalla mancanza di istruzione e occupazione può creare uno squilibrio nella situazione sociale del ragazzo, che potrebbe scegliere l’attività delinquenziale allo scopo di raggiungere comunque i suoi obiettivi, usando vie più dirette, anche se illegali.

Aspetti familiari

Gli studi dimostrano che i minori che ricevono un’adeguata supervisione genitoriale hanno meno probabilità di intraprendere attività criminali, mentre i ragazzi provenienti da contesti familiari disfunzionali, come quelli in cui vi sono forti conflitti, inadeguato controllo dei genitori e prematura autonomia, sono più strettamente associati alla delinquenza giovanile. E’ stato inoltre provato che se i genitori sono motivati a gestire e monitorare i propri figli, questi hanno minori probabilità di coinvolgersi nella delinquenza minorile.

Fattori psicologici

A livello di personalità, si è visto che fra i giovani delinquenti vi è una rilevanza statisticamente elevata di soggetti con alto livello di estroversione.

Intelligenza

La delinquenza è risultata prevalente tra i giovani maschi con un basso QI (Koolhof, Loeber, Wei, Pardini e D’Escury 2007).

Armi e criminalità giovanile

Gli scontri fra gang giovanili includono ferite da coltello, calci e pugni e, sempre di più, le pistole. Molti giovani ora portano armi, soprattutto da taglio, per auto-protezione, anche se non fanno parte di bande.

Regole della gang

La vita delle bande è regolata da norme di comportamento e di linguaggio che variano in base al sesso, all’età, alla classe sociale, al gruppo culturale e al temperamento dei singoli membri. Per quanto riguarda la struttura, si va da bande rigidamente impostate su sistemi autoritari a bande più democratiche, in cui viene lasciato un certo spazio di libertà individuale. Spesso i membri di una banda avvertono un senso di affiliazione, di segretezza e di esclusività che aumenta la coesione del gruppo e fornisce ad ognuno la sensazione di svolgere un ruolo essenziale nella vita della banda.

Il leader del gruppo

Il leader del gruppo è un “bullo”, un ragazzo che, spalleggiato dalla sua gang, tende a giustificare le varie forme di aggressività e di violenza sue e degli altri membri, anche se stabilisce con gli altri rapporti interpersonali improntati quasi sempre sulla prevaricazione.

Dr. Walter La Gatta

Immagine
Pixabay

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