FOBIE SESSUALI: COSA SONO E COME SI CURANO
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Fobie sessuali: in cosa consistono
Non tutti provano piacere nel sentirsi al centro di interesse sessuale da parte di un’altra persona, o nell’avvertire sensazioni di tipo erotico. Per alcune persone già ascoltare o essere esposti a degli stimoli legati al sesso può essere talmente disturbante da generare una fobia, con conseguente attacco di panico.
Cosa teme la persona con fobia sessuale
In generale, una persona che soffre di fobie sessuali teme la penetrazione, il rapporto orale, il rapporto anale, l’osservazione dei genitali, ma anche alcuni atti, considerati romantici e decisamente “casti”, come il baciarsi o l’accarezzarsi. Tutto questo in alcune persone potrebbe generare forti stati ansiosi, tanto da evitare tutte le possibili situazioni legate alla propria fobia sessuale, rinunciando spesso ai contatti sociali ed al rapporto di coppia.
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PSICOLOGIA - PSICOTERAPIA - SESSUOLOGIA
I sintomi
I sintomi sono quelli tipici di chi soffre di attacchi di panico: improvvisa fame d’aria, senso di nausea, respirazione e battito cardiaco accelerati, sudore e sensazione di svenire.
Cause
Le fobie sessuali si sviluppano a seguito di un’educazione particolarmente rigida, dove la sessualità era un vero e proprio tabù, o a seguito di traumi sessuali subiti nell’infanzia. In alcuni casi la paura è più generalizzata: si tratta di una paura inconscia avvertita nei riguardi del piacere, dal quale si tema possa discendere, quasi fatalmente, la perdita del controllo di se stessi e l’esposizione a una qualche minaccia. In alternativa, la fobia sessuale potrebbe essere semplicemente il risultato di un‘ansia da prestazione.
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Fobie sessuali legate al sesso
- Afefobia – L’afefobia o aptofobia (dal greco ἄπτω “toccare” e φόβος “paura”). Conosciuta anche come chiraptofobia, è la paura di essere toccati e non solo in modo sessuale. Le persone che soffrono di questa fobia temono anche uno sfioramento casuale e potrebbero essere eccessivamente spaventate se si trovano in un’area particolarmente affollata.
- Coitofobia – paura intensa del rapporto sessuale e della penetrazione, sia attiva, sia passiva.
- Erotofobia – La fobia non riguarda atti sessuali veri e propri, ma il semplice parlare di sesso, o avere a che fare con materiale che ha attinenza con la sessualità.
- Eurotofobia – Persistente, anormale e ingiustificata repulsione per i genitali femminili. Più conosciuta come “colpofobia” (dal greco kólpos, vagina. Diversa dalla “ereutofobia” che è invece la paura di diventare rossi). A volte il fenomeno può essere limitato ad un’esposizione ai genitali femminili fatta in modo sporco o volgare, altre volte il disturbo può essere più generalizzato e compromettere seriamente la vita relazionale del soggetto.
- Fallofobia – E’ la paura di un pene. Sia gli uomini che le donne possono soffrire di questa fobia. Ad esempio gli uomini potrebbero non gradire di vedere il proprio pene o di avere un’erezione, le donne potrebbero trovare sgradevole vedere o toccare il pene eretto di un uomo.
- Filemafobia – E’ la paura di baciare. Abbastanza comune tra coloro che temono il contagio dei germi, ma questa fobia non si limita a questo: è la stessa idea di baciare qualcuno che è spaventosa a livello fisico. Potrebbero non esserci problemi sessuali di altra natura.
- Genofobia – E’ la paura fisica e/o psicologica del rapporto sessuale. Uomini e donne con questa fobia hanno paura di lasciarsi andare alla sessualità anche se sono desiderosi di farlo, per cui non vanno mai oltre il bacio e le coccole.
- Gimnofobia – Conosciuta anche come “ginnofobia”, dal greco “gymnos“, che significa “nudo”. (gli atleti nell’antica Grecia si esibivano nudi: da qui il termine ‘ginnasti’). Queste persone sono estremamente pudiche, incapaci di spogliarsi di fronte ad un’altra persona, oppure a disagio nel vedere i corpi nudi di altri.
- Ginefobia – Conosciuta anche come “ginofobia” (dal greco gyné, donna): è la paura persistente e irrazionale che hanno gli uomini nei confronti dell’altro sesso. Questa paura può arrivare, come forma reattiva, all’odio per le donne: è il caso della misoginia (dal greco misos, odio, e gyné, donna).
- Oneirogmofobia – dal greco “oneirogmòs”, che significa “paura di eiaculare in seguito ad un sogno erotico”.
- Menofobia – Paura delle mestruazioni. Può riguardare sia le donne, che temono il ciclo sessuale, sia gli uomini, che potrebbero sentirsi spaventati dal sangue.
- Parafobia – Paura della perversione. Non si temono solo le persone che si considerano pervertite, ma si teme anche di provare qualche perversione.
- Partenofobia – Paura anormale e persistente per le ragazze giovani o le vergini. Ovvero timore di avere relazioni o rapporti sessuali con donne giovani ed inesperte.
- Tocofobia – dal greco “tocos“, parto. Paura morbosa e destabilizzante di rimanere incinta o di partorire. Sintomi sono: incubi, ansia, difficoltà di concentrazione, ecc.
Come aiutarsi da soli?
Per liberarsi di queste fobie occorre prima di tutto diventarne consapevoli (in genere si tende ad attribuire altre motivazioni alla paura nei confronti della sessualità. Es. “non mi piace essere accarezzato/a, perché soffro il solletico”) ed avere sufficiente motivazione ad affrontare il problema con se stessi.
Può essere utile informarsi attraverso delle pubblicazioni scientifiche sulla sessualità e imparare a guardare al piacere sessuale come parte integrante della vita umana, per cui non si dovrebbe avere paura del proprio corpo e delle sue funzioni: così come viene considerata indispensabile all’esistenza la funzione respiratoria o la funzione digestiva, occorre dare spazio e dignità anche quella sessuale.
Che tipi di cure esistono per le fobie sessuali?
Lo stato fobico ansioso viene efficacemente trattato con farmaci antidepressivi e/o psicoterapie, anche in base alla gravità del sintomo. L’intervento psicoterapeutico mira a desensibilizzare gradualmente il paziente nei confronti dello stimolo che gli/le procura il particolare stato di ansia. La psicoterapia comporta il parlare in profondità con un terapeuta, dei ricordi della prima infanzia, sogni, sogni ad occhi aperti, traumi e fantasie sessuali. L’ipnosi può essere utile per entrare in sicurezza in una trance rilassata e sfidare credenze e inibizioni inconsce.
Qual è il primo passo da fare per curare una fobia sessuale?
Il primo passo dovrebbe essere quello di contattare un sessuologo per un primo colloquio informativo e farsi consigliare sulla combinazione di interventi più efficace per il proprio caso specifico.
Dr. Giuliana Proietti
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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