L’induzione in ipnosi
Cosa è l’ipnosi?
L’ipnosi è un processo attraverso il quale un individuo entra in uno stato di coscienza alterato, che consente un’apertura verso suggestioni e cambiamenti comportamentali.
Cosa è l’induzione ipnotica?
Al centro del processo di ipnosi c’è l’induzione ipnotica, che consiste in una serie di tecniche, atte a portare una persona in uno stato di trance. L’induzione ipnotica è il primo passo nell’esperienza ipnotica ed è caratterizzato da un’accentuazione dell’attenzione, una maggiore suggestionabilità e una riduzione della consapevolezza dell’ambiente circostante.
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Quali sono le fasi dell’Induzione Ipnotica?
In genere se ne indicano quattro:
- Preparazione: Prima di iniziare l’induzione, è importante stabilire un rapporto di fiducia e sicurezza tra l’ipnotista e il soggetto. Questo aiuta a creare un ambiente favorevole e a predisporre il soggetto ad accettare le istruzioni ipnotiche.
- Induzione: Durante questa fase, l’ipnotista utilizza una serie di tecniche per guidare il soggetto verso uno stato di trance. Queste tecniche possono includere la focalizzazione dell’attenzione su un punto specifico, la ripetizione di comandi rilassanti e l’uso di suggestioni verbali.
- Approfondimento: Dopo aver raggiunto uno stato di trance leggera, l’ipnotista può procedere con il processo di approfondimento per portare il soggetto in uno stato di trance più profondo. Questo può essere fatto attraverso la guida della respirazione, la visualizzazione guidata o altre tecniche di rilassamento.
- Utilizzo: Una volta che il soggetto è in uno stato di trance profonda, l’ipnotista può utilizzare questo stato per scopi terapeutici, come il cambiamento di comportamenti indesiderati, la gestione dello stress o il potenziamento delle capacità personali.
Come Funziona l’Induzione Ipnotica?
L’induzione ipnotica si basa su principi psicologici e neurofisiologici che influenzano la mente e il corpo umano. Mentre il processo completo è ancora oggetto di studio e dibattito, ci sono diverse teorie che cercano di spiegare come funziona l’ipnosi e, di conseguenza, l’induzione ipnotica. Vediamone alcune:
- Teoria della Dissociazione:
Una delle spiegazioni più accettate è la teoria della dissociazione proposta da Hilgard nel 1977. Secondo questa teoria, l’ipnosi comporta una divisione della coscienza in parti separate, consentendo al soggetto di concentrarsi intensamente su determinati stimoli o suggerimenti mentre rimane in uno stato di trance. Questa dissociazione può ridurre la consapevolezza del dolore, facilitare il cambiamento comportamentale e consentire l’accesso a risorse inconscie. - Teoria dello Stato Alterato di Coscienza:
Queste teorie suggeriscono che l’ipnosi comporta un cambiamento nello stato di coscienza del soggetto, portandolo in uno stato alterato che favorisce l’accettazione delle suggestioni ipnotiche. In questo stato, l’individuo può essere più aperto all’idea di cambiamento e più suscettibile all’influenza dell’ipnotista. - Teoria dell’Aspettativa Sociale:Secondo questa teoria, l’efficacia dell’ipnosi dipende in gran parte dalle aspettative del soggetto e dalla sua fiducia nell’ipnotista. Se il soggetto crede fermamente nell’efficacia dell’ipnosi e si affida all’ipnotista, è più probabile che entri in uno stato di trance e risponda positivamente alle suggestioni.
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A cosa serve l’ipnosi?
L’induzione ipnotica è un processo terapeutico che porta gli individui in uno stato di trance profonda, facilitando il cambiamento comportamentale e l’esplorazione dell’inconscio.
Quali sono le tecniche tradizionali di Ipnosi?
James Braid nel diciannovesimo secolo faceva fissare gli occhi su un oggetto luminoso per indurre l’ipnosi. Un secolo dopo, Sigmund Freud considerò il fissare gli occhi o l’ascolto di un suono monotono come metodi di induzione indiretti, in contrapposizione ai “metodi diretti di influenza tramite lo sguardo fisso o l’accarezzare” L’orologio oscillante e lo sguardo intenso – elementi base dell’induzione ipnotica nel cinema e in televisione – non vengono utilizzati nella pratica poiché i movimenti in rapido cambiamento e l’ovvio cliché della loro applicazione distraggono, piuttosto che permettere una maggiore focalizzazione.
Theodore X. Barber sosteneva che le tecniche di induzione ipnotica erano semplicemente rituali vuoti, ma comunemente attesi, non essenziali affinché l’ipnosi possa avvenire.
Nella prima letteratura ipnotica l’induzione dell’ipnosi era un processo graduale e prolungato. Sono stati progettati metodi per rilassare il soggetto ipnotico in uno stato di concentrazione interiore (durante il quale la sua immaginazione sarebbe venuta in primo piano) e l’ipnotizzatore sarebbe stato in grado di influenzarlo meglio e aiutarlo a effettuare cambiamenti a livello inconscio.
L’Induzione introdotta da Dave Elman implica che il soggetto immagini che i suoi occhi siano semplicemente troppo rilassati per tenerli aperti, in modo che più il soggetto si sforza di tenerli aperti, più diventa difficile mantenerli aperti. Il terapeuta quindi solleva il braccio del soggetto e lo lascia ricadere, per enfatizzare ulteriormente lo stato di rilassamento. Infine, il terapeuta chiede al soggetto di visualizzare nuvole e numeri al loro interno, mentre svaniscono (ogni numero che spazza via aumenta l’effetto della trance) finché il soggetto non è troppo stanco per pensare ad altri numeri. Questo processo richiede diversi minuti, ma è noto per essere sufficientemente efficace da preparare i pazienti a determinati tipi di intervento chirurgico.
Vi sono poi induzioni di ipnosi istantanea ancora più veloci (come le induzioni “a scatto”) che utilizzano i principi dello shock e della sorpresa. Uno shock al sistema nervoso del soggetto provoca il temporaneo disimpegno della sua mente cosciente.
Questi metodi vengono ancora utilizzati?
Si, alcuni di questi metori sono ancora utilizzati, in particolare quelli che riguardano il rilassamento graduale del paziente, che può essere preferito rispetto a induzioni più rapide. Generalmente, un ipnoterapeuta utilizza l’induzione che ritiene più appropriata ed efficace per ogni singolo paziente.
Dr. Walter La Gatta
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Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
ONLINE E IN PRESENZA (Ancona, Terni, Fabriano, Civitanova Marche)
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