
L’ombelico, il corpo e la censura
Saluto del CIS - Dr. Walter La Gatta
L’ombelico, pur essendo una semplice cicatrice, ha assunto nel tempo una molteplicità di significati. E’ stato infatti considerato simbolo di unione con la madre, di energia interiore, di purezza o di sensualità, e ancora oggi continua a essere un elemento carico di valenze culturali e psicologiche. La sua percezione varia a seconda delle epoche e delle società, dimostrando come il corpo umano sia non solo un’entità biologica, ma anche un potente simbolo di significati condivisi. Cerchiamo di saperne di più.
Cosa è l’ombelico?
L’ombelico è il “ricordo” del cordone ombelicale, cioè quel canale che unisce il feto alla placenta materna, fornendo al bambino le sostanze nutritive e l’ossigeno necessario per la vita intrauterina. Al momento della nascita il cordone ombelicale viene però reciso perché ormai è inutile: il moncone che rimane in poco tempo si cicatrizza, essiccandosi e poi staccandosi definitivamente dal ventre.
Così si forma il nostro ombelico, che non ha dunque un aspetto determinato dai geni, ma che acquisisce la sua forma caratteristica in base a come viene tagliato il cordone e a come i tessuti si cicatrizzano (due gemelli identici possono avere ombelichi diversi).
Perché alcuni lo hanno definito una “cicatrice primordiale”?
Perché questo segno accomuna tutti gli esseri umani.
Tutti i mammiferi hanno un ombelico?
Si, ma solo quello umano è particolarmente visibile.
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Come è fatto l’ombelico?
Ve ne sono di diverse dimensioni e colori, più incavati e più pronunciati: quelli considerati più attraenti sotto l’aspetto estetico ed erotico sono sicuramente i primi (non a caso molti ricorrono all’ombelicoplastica, un’operazione che in meno di mezz’ora, in anestesia locale, permette di cambiare la forma e la profondità del proprio ombelico). Nella parte centrale del fondo si trova il “nodo”, che non compare in tutti i soggetti, ed ha la dimensione di un neo, a volte sporgente.
Le forme più conosciute dell’ombelico sono la forma rotonda, considerata la più armoniosa, quella ovale, che è anche la più comune e quella a mandorla, considerata la più sexy.
Quali significati simbolici ha assunto nelle varie culture?
Nell’induismo, l’ombelico è visto come il centro dell’energia vitale ed è spesso rappresentato nei dipinti e nelle sculture delle divinità. Secondo alcune credenze orientali, il chakra del plesso solare, situato vicino all’ombelico, è associato alla forza interiore e alla volontà personale.
In Occidente, l’ombelico è stato storicamente un simbolo di purezza e creazione. Nell’arte rinascimentale, era spesso nascosto per pudore, mentre nelle rappresentazioni della mitologia greca e romana poteva essere mostrato per evidenziare la bellezza del corpo umano. L’ombelico di Delfi, ad esempio, era una pietra sacra che indicava il “centro del mondo” secondo i greci antichi.
In alcune culture, l’ombelico è invece oggetto di rituali e credenze popolari. In Giappone, ad esempio, si dice ai bambini di coprirlo durante i temporali per evitare di essere colpiti dal dio del tuono. Alcune popolazioni indigene praticano riti particolari legati alla sepoltura del cordone ombelicale, considerandolo un legame simbolico tra l’individuo e la terra.
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In quali società l’ombelico rappresenta un tabù?
Nonostante la sua innocuità, l’ombelico è stato spesso soggetto a tabù. Nella tradizione islamica, le donne sono generalmente incoraggiate a coprirlo, considerandolo una parte del corpo intima. Anche nel mondo occidentale, fino alla metà del XX secolo, era impensabile mostrare l’ombelico in pubblico.
Negli ultimi decenni, l’ombelico è diventato un forte simbolo di sensualità. L’esposizione dell’ombelico femminile è divenuta popolare nella moda, soprattutto con l’introduzione di top corti e piercing ombelicali. Negli anni ‘90, icone come Britney Spears hanno contribuito a renderlo un simbolo erotico e di ribellione giovanile.
Non è una novità: si pensi ad esempio alla visibilità data all’ombelico nelle danze polinesiane, nella danza del ventre, o alla conformazione del sari, l’abito tradizionale delle donne indiane, che lascia scoperta questa parte del corpo.
L’ombelico può essere una zona erogena?
Può esserlo per alcune persone, poiché la pelle che lo circonda è sensibile al tatto e alle stimolazioni leggere. Altre persone possono invece provare dolore o fastidio quando questo viene toccato. Il fondo dell’ombelico è, infatti, una parte molto delicata, in quanto comunica direttamente con milza, stomaco e fegato.
Perché l’ombelico viene considerato una zona erogena se non sempre è fonte di piacere?
Perché ricorda altri orifici del corpo, che hanno valenza erotica.
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Come è stato considerato nella mitologia e rappresentato nell’arte?
Nelle culture antiche la forma dell’ombelico veniva riconosciuta in alcuni monumenti di pietra, che per questo divenivano oggetti di culto. Li troviamo in Mesopotamia, in Grecia (a Delfi per Gea, a Pafo per Afrodite), in Sardegna (presso la ziqurrat di Monte d’Accoddi): si tratta di grandi pietre ovoidali (l’uovo iniziale del cosmo).
L’ombelico rappresentava infatti il simbolo del centro del grande corpo vivente del mondo, richiamando l’essere lontano, primordiale, che possedeva tutte le infinite e originarie potenze del grande vivente.
Nella mitologia greca, Onfale (femminile di onfalòs, che in greco antico significa “ombelico”) era la regina della seduzione: nessun uomo le poteva resistere. Ercole, il semidio, l’uomo più virile della mitologia antica, fu costretto, per amor suo, a vestirsi da donna e a filare la lana, mentre Onfale indossava la sua pelle di leone.
Vitruvio vide nell’ombelico il centro dell’essere umano, inquadrabile in un cerchio o in una circonferenza (come poi dimostrò Leonardo da Vinci nel famoso disegno dell’uomo di Vitruvio). Dice Vitruvio:
“Il centro naturale del corpo umano è l’ombelico; infatti se una persona si distendesse a terra supina a braccia e gambe divaricate, puntando il compasso sull’ombelico e tracciando una circonferenza, questa toccherebbe entrambe le estremità dei piedi e delle mani. Nondimeno, come è possibile inscrivere il corpo in una circonferenza così se ne può ricavare un quadrato”.
Michelangelo e Raffaello furono accusati di eresia per aver rappresentato Adamo ed Eva con degli ombelichi. Se erano stati creati a immagine di Dio, ciò significava che anche Dio aveva un ombelico? E chi era la madre? Grande scandalo.
Freud fece riferimento all’ombelico nei suoi scritti?
Si, spiegando il concetto di “ombelico del sogno“, cioè quel punto oscuro che “non si lascia sbrogliare”.
Nell’interpretazione dei sogni leggiamo infatti:
“Questo è allora l’ombelico del sogno, il punto in cui esso affonda nell’ignoto. (…) Da un punto più fitto di questo intreccio si leva poi, come il fungo dal suo micelio, il desiderio onirico”
Perché l’ombelico è il punto più ricco di significato del nostro corpo?
Perché è l’origine della nostra vita, il punto di collegamento con i nostri genitori, e soprattutto è la parte del corpo che mostra la nostra comune origine umana.
Dr. Walter La Gatta
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Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
ONLINE E IN PRESENZA (Ancona, Terni, Fabriano, Civitanova Marche)
Il Dr. Walter La Gatta si occupa di:
Psicoterapie individuali e di coppia
Terapie Sessuali
Tecniche di Rilassamento e Ipnosi
Disturbi d’ansia, Timidezza e Fobie sociali.
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