In un salone che accoglie un centinaio di persone, forse più, c’è un uomo con i capelli bianchi e lunghi e un microfono in mano, che incoraggia le persone a presentarsi l’un l’altra. Vai da una persona e dille ciò che ti va di dirle, dice, poi aspetta la risposta. Ma, aggiunge, prima di farlo, spogliati.
Si tratta del “più radicale incontro di self-help che vi sia al mondo“: un ritiro di dieci giorni in cui il guru Paul Lowe incoraggia i suoi adepti non solo a scambiarsi complimenti piccanti, ma anche a mostrarsi nudi, ad esplorare la propria sessualità con più partners, a prendere parte a delle sessioni di massaggio.
Lowe certamente non apprezza la monogamia, che ritiene una condizione innaturale, dettata dalle convenzioni sociali, che si frappongono fra la persona e quella che lui definisce “l’illuminazione spirituale”.
Ma chi è questo Paul Lowe? Dal suo sito, apprendiamo che è anzitutto un originale, un uomo con una personale visione del mondo, che desidera permettere alle persone di guardare alle cose di tutti i giorni (sesso, relazioni, denaro, salute, ecc.) da una prospettiva diversa. Un incontro con lui, si dice, è sempre provocatorio e capace di far cambiare completamente la vita di una persona.
E continuiamo a leggere (e a tradurre): Lowe ha passato tutta la vita a chiedersi chi è, da dove viene e cosa significa l’esistenza. Ora ha raggiunto una piena realizzazione personale, che vuole condividere con gli altri. E’ stato 13 anni negli ashrams dell’India, ed in altre parti del mondo, tenendo corsi che hanno raggiunto complessivamente le cinquemila persone. Negli anni settanta ha perfino contribuito alla fondazione della Association of Humanistic Psychology in England, e alla nascita di Quaesitor che è divenuto il secondo centro di crescita personale nel mondo, dopo il californiamo Esalen Institute.
Nel 1985 Lowe ha creato la International Academy of Meditation in Italia ed ora si dice in contatto con altre dimensioni della realtà e capace di comprendere il significato dell’esistenza umana sulla terra. Ha ancher pubblicato un libro ” The experiment is over.’
Tutto questo non vi fa pensare al vecchio mondo degli hippies e al culto dell’amore libero? Bè, non siete tanto distanti dalla realtà. Spiega infatti lo stesso Lowe: “La maggior parte delle nostre nevrosi sono legate alla nostra sessualità. Quando impariamo a sentirci totalmente a nostro agio con la nostra sessualità, le nevrosi scompaiono e si comincia a prendere contatto in modo corretto con il nostro flusso spirituale “.
Ma cosa spinge una persona a partecipare a questi strani seminari? Citiamo il caso di Laurel, 31 anni, felicemente sposata, ma alla ricerca della sua reale identità e desiderosa di vincere gli attacchi di panico che le vengono al solo pensiero di dover rimanere sessualmente fedele alla stessa persona per tutta la vita…
Fonte: Times on Line
La cosa da chiedersi è questa: perché, a distanza di anni, si continua a riproporre il libero amore? Perché poi, superati i tabù, questi modelli di comportamento sociale non funzionano? Forse il libero amore è solo un’aspirazione umana, destinata a rimanere tale.
Dott.ssa Giuliana Proietti Ancona
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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