Coppie miste: verso una società plurale

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Coppie Miste: verso una società plurale

Sebbene nel mondo occidentale le coppie miste siano ormai ampiamente accettate rispetto al passato, molte persone potrebbero non rendersi conto di quanto sia stato lungo e difficile questo cammino di civiltà.

Si pensi che in America, prima del 1967, molti stati avevano ancora leggi che proibivano sia il matrimonio che l’intimità fra persone di etnia diversa, anche se ormai da secoli esse vivessero fianco a fianco, nella stessa città, frequentando gli stessi luoghi, le stesse scuole e le stesse chiese.

Tuttavia, la legalizzazione di qualcosa non equivale necessariamente all’accettazione sociale. Ancora oggi, in buona parte del mondo, le coppie miste si trovano ancora ad affrontare pregiudizi, razzismo e odio da parte delle loro famiglie e della comunità, anche se nuove statistiche fanno ben sperare.

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In America, nel 1958, solo il 4% degli americani approvava il matrimonio tra individui bianchi e neri: questa cifra è balzata all’87 % nel 2013 e nel 2021, il numero aveva raggiunto il 94%.1

Del resto, negli Stati Uniti, già nel 2015 una persona sposata su dieci aveva un coniuge di etnia diversa. 2

Anche in Italia le coppie miste sono ormai diventate molto comuni: i matrimoni misti (in cui uno sposo è italiano e l’altro straniero) ammontano a oltre 18 mila e quasi i tre quarti di essi riguardano coppie con sposo italiano e sposa straniera (pari al 7,6% delle celebrazioni a livello nazionale nel 2021). Le donne italiane che hanno scelto un partner straniero sono solo 4.595, il 2,5% del totale delle spose.3
Nel 2021, le spose straniere degli italiani erano nel 19,2% dei casi cittadine rumene, nel 13,2% dei casi ucraine e russe per il 7,1%. Le donne italiane che hanno contratto matrimonio con un cittadino straniero hanno invece più frequentemente sposato un uomo di cittadinanza marocchina (12,1%) o albanese (9,7%). 3

Questo tipo di relazioni, che implicano culture e modi diversi di vivere, richiedono un certo grado di apertura mentale e capacità di adattamento. Ogni individuo porta con sé, nella sua relazione di coppia, un insieme di valori, credenze e tradizioni, che riguardano il modo in cui hanno vissuto nella loro vita, il modo di fare le cose nelle loro famiglie e i valori che hanno imparato di conseguenza.

In una coppia mista, c’è una maggiore probabilità che questi valori, credenze e tradizioni, che includono festività, religione, abbigliamento, lingua e cibo, siano diversi. Quello che in una comunità etnica potrebbe essere considerato importante o necessario potrebbe non essere visto allo stesso modo in un’altra comunità con differenti tradizioni.

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Ad esempio, la celebrazione delle festività potrebbe essere completamente diversa:  alcune culture potrebbero considerare il lato materialistico di ogni festività, mentre altre potrebbero considerare significativo il lato spirituale, una cultura potrebbe desiderare attività religiose quotidiane, mentre altre preferire solo partecipazioni religiose settimanali, o addirittura annuali.

Le coppie miste devono dunque essere disposte e aperte a provare nuovi cibi e modi di cucinare, imparare nuove lingue e terminologie, essere aperte a particolari stili di abbigliamento.

Alcuni individui in una coppia mista possono avere timore di perdere la loro identità, oppure possono temere che siano visti dalla propria gente come coloro che abbandonano la propria cultura e il proprio stile di vita e quindi mostrarsi riluttanti al cambiamento.

Per questo motivo il dialogo, all’interno della coppia, sulle differenze culturali e sulle ragioni di queste differenze deve essere portato avanti continuamente. Inoltre, ogni membro dovrebbe chiedersi se ha sviluppato, a sua volta, dei pregiudizi razziali e comunicare apertamente le sue esigenze ed i suoi sentimenti evitando i malintesi. 4

La coppia mista può essere anche oggetto di discriminazione e razzismo: alcune coppie possono rispondere ignorando le offese ricevute e prendendo le distanze dagli altri, mentre altre possono sforzarsi di aprire linee di dialogo. Nessuna delle due risposte elimina tuttavia i sentimenti di confusione, rabbia e dolore derivanti dalla discriminazione.


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Non stupisce, dunque, che le coppie miste abbiano una percentuale di divorzi più elevata rispetto ai matrimoni fra persone della stessa etnia. In particolare, l’accoppiamento di donne bianche con uomini neri sembra avere la maggiore probabilità di divorzio, con una probabilità 1,62 volte più alta di divorziare rispetto alle coppie bianche della stessa etnia. 5

La ricerca ha anche collegato il divorzio per i matrimoni misti con la soddisfazione coniugale e una teoria dell’interdipendenza. Le coppie che hanno un alto livello di interdipendenza nella loro relazione cercheranno di sostenersi nel prendere decisioni di interesse reciproco. A causa delle forze sociali esterne che si trovano ad affrontare, è molto importante che ciascun membro della coppia consideri i pensieri, le azioni, i motivi e i bisogni del/della proprio/a partner. Queste forze rendono imperativo che le coppie miste debbano imparare a negoziare e a minimizzare le differenze, concentrandosi sull’identità di coppia condivisa. Questa interdipendenza aumenterà la soddisfazione coniugale e diminuirà le possibilità di divorzio. Al contrario, le coppie che permetteranno alle forze esterne di influenzare la qualità della loro relazione hanno buone probabilità di concludere la loro storia con un divorzio.6

In effetti, anche i dati statistici italiani sulle separazioni e sui divorzi evidenziano che le coppie miste vanno incontro alla separazione più precocemente delle altre: la durata media della convivenza coniugale prima della separazione risulta essere pari a 9 anni, contro i 14 delle coppie formate da italiani; la durata media del matrimonio, prima che venga ad esso messo fine con il divorzio è di 13 anni, a fronte dei 17 registrati per le coppie italiane. Inoltre, tra il 2001 ed il 2006 si registra una crescita del 42% nel numero delle separazioni delle coppie miste, mentre per le coppie della stessa cittadinanza l’aumento è del 3,2%. 7

Altra peculiarità delle coppie miste sembra essere quella di un’incidenza maggiore di procedimenti contenziosi nella separazione rispetto alle coppie formate da coniugi della stessa nazionalità.7

Concludendo se, come afferma Chiara Saraceno 8, non vi è niente di meno naturale e più socialmente costruito di una famiglia, questo è particolarmente vero quando si parla di coppie miste: per resistere, esse debbono imparare a superare lo stigma sociale sostenendosi a vicenda, non devono temere di contaminare la proprie identità personali lasciandosi influenzare da credenze e stili di vita appresi dal/dalla partner ed imparare a vivere la differenza come una risorsa e come un arricchimento, non solo personale, ma anche familiare facendo in modo che essi crescano potendo attingere a due diverse lingue, culture e tradizioni.

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Per chi le guarda dall’esterno, queste coppie o famiglie inter-etniche rappresentano indubbiamente una forma di modernità della nostra società attuale, dove tutte le coppie sono ormai diventate in qualche misura “miste”, in quanto potenziali portatrici di visioni della vita polimorfe, e talora divergenti, se non confliggenti.

Dr. Giuliana Proietti – Dr. Walter La Gatta

Pubblicato anche su Iouomo
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Bibliografia

  1. Frank Newport, In U.S., 87% Approve of Black-White Marriage, vs. 4% in 1958, Gallup https://news.gallup.com/poll/163697/approve-marriage-blacks-whites.aspx
  2. Pew Research Center, 18 Maggio 2017, Intermarriage in the U.S. 50 Years After Loving v. Virginia https://www.pewresearch.org/social-trends/2017/05/18/intermarriage-in-the-u-s-50-years-after-loving-v-virginia/
  3. ISTAT, MATRIMONI, UNIONI CIVILI, SEPARAZIONI E DIVORZI | ANNO 2021, https://www.istat.it/it/files//2023/03/report-matrimoni-unioni-separazioni-2021.pdf
  4. Doering, J. (2014). A battleground of identity: Racial formation and the African American discourse on interracial marriage. Social Problems 61(4), 559-575.
  5. Bratter, J. L., & King, R. (2008). But will it last?: Marital instability among interracial and samerace couples. Family Relations 57(2), 160-171.
  6. Afful, S. E., Wohlford, C., & Stoelting, S. (2015). Beyond “Difference”: Examining the process and flexibility of racial identity in interracial marriages. Journal of Social Issues 71 (4), 659-674.
  7. 42° Rapporto annuale sulla situazione sociale del Paese, Censis
  8. Saraceno C. (2007), Coppie miste, un’ancora di salvezza?, «Reset», 103, pp. 89-98
  9. Il fenomeno sociale delle unioni tra persone di nazionalità diversa: una lettura dei dati statistici, Rivista AIAF – Associazione Italiana degli Avvocati per la famiglia e per i minori ISSN 2240-7243 / EISSN 2704-6508 https://www.aiafrivista.it/fenomeno_sociale_unioni_tra_persone_nazionalita_diversa

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