Giovani e sessualità
Saluto del CIS - Dr. Walter La Gatta
La sessualità rappresenta una dimensione centrale nello sviluppo dell’identità giovanile, dal momento che coinvolge aspetti emotivi, relazionali e corporei. Per molte persone, l’adolescenza e la prima giovinezza coincidono con le prime esperienze sessuali, che diventano terreno di esplorazione, confronto e costruzione di sé. Tuttavia, non sempre questo percorso avviene in un contesto informato. Ecco qualche ulteriore informazione:
Il primo rapporto sessuale
Il primo rapporto sessuale è spesso vissuto come una tappa importante, ricca di aspettative e significati simbolici. Tuttavia, non è raro che avvenga in assenza di una reale preparazione. La pressione del gruppo dei pari, i modelli culturali veicolati dai media e l’assenza di un dialogo aperto con gli adulti possono contribuire a rendere questa esperienza più confusa che consapevole.
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L’uso del preservativo
Un aspetto critico riguarda l’uso del preservativo. Sebbene sia il metodo contraccettivo più accessibile e il principale strumento di prevenzione contro le infezioni sessualmente trasmissibili, non sempre viene utilizzato in modo costante. Le motivazioni sono molteplici: dalla scarsa conoscenza del suo corretto utilizzo, alla percezione errata del rischio, fino a forme di resistenza legate alla fiducia nel partner o al desiderio di vivere un’esperienza percepita come “più autentica”.
La pillola del giorno dopo
In questo panorama, l’uso della cosiddetta pillola del giorno dopo viene spesso interpretato come una soluzione d’emergenza, ma anche come un indicatore delle difficoltà nella pianificazione e nella protezione. In mancanza di un’educazione sessuale approfondita, molti giovani ricorrono a questo strumento senza una reale comprensione del suo funzionamento, della sua efficacia e dei suoi limiti.
L’educazione sessuale
L’educazione sessuale, quando presente, tende a privilegiare un approccio informativo piuttosto che formativo. Spesso focalizzata sugli aspetti biologici o sulla prevenzione dei rischi, lascia in secondo piano la dimensione affettiva, il consenso, la comunicazione tra partner e il rispetto della diversità. Questo vuoto formativo produce conseguenze concrete: incertezza, senso di inadeguatezza e talvolta comportamenti poco responsabili o influenzati da stereotipi.
Identità sessuale
Un ulteriore aspetto fondamentale è la questione dell’identità sessuale e affettiva. Le nuove generazioni si mostrano sempre più aperte nei confronti delle differenze, e molte persone si riconoscono in orientamenti e identità non eteronormativi.
Tuttavia, nonostante i progressi culturali, chi si identifica come LGBT+ continua spesso a incontrare ostacoli, giudizi o discriminazioni, sia nella sfera sociale che in quella familiare. Questo rende ancora più urgente offrire percorsi educativi inclusivi, capaci di riconoscere la pluralità delle esperienze e di promuovere il rispetto reciproco.
Pornografia
Un altro elemento imprescindibile per comprendere la sessualità giovanile oggi è il rapporto con la pornografia. La fruizione di contenuti pornografici inizia spesso in età precoce, in modo solitario e privo di mediazioni adulte.
In assenza di un contesto educativo che aiuti a decodificare ciò che si vede, il rischio è che la pornografia diventi la principale fonte di informazione sulla sessualità, influenzando in modo distorto la percezione del proprio corpo, delle relazioni e del piacere. Laddove manca una riflessione critica, la pornografia può contribuire a consolidare modelli di maschilità e femminilità stereotipati e poco realistici, in cui il consenso, l’affettività e la reciprocità sono spesso assenti.
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Uso di sostanze
Parallelamente, l’uso di sostanze – che va da droghe leggere a stimolanti – entra talvolta nella sfera sessuale con l’illusione di facilitare l’incontro, aumentare il desiderio o diminuire l’ansia da prestazione. Alcuni giovani riferiscono di farvi ricorso per sentirsi più liberi, meno inibiti, più sicuri di sé. Tuttavia, le sostanze psicoattive alterano la percezione, riducono la capacità di valutare i rischi, compromettono l’uso dei metodi di protezione e possono rendere più vulnerabili a esperienze sessuali non desiderate o non consensuali.
Consumo di alcol
Anche il consumo di alcol gioca un ruolo significativo nella sessualità giovanile. Bevande alcoliche sono spesso presenti nei contesti in cui avvengono i primi incontri sessuali: feste, serate con amici, momenti di svago. Se da un lato possono abbassare le difese e favorire l’interazione sociale, dall’altro l’alterazione dello stato di coscienza può rendere difficile distinguere i propri desideri reali, comunicare i propri limiti e valutare i segnali del/la partner. In alcuni casi, l’alcol diventa uno strumento per “giustificare” scelte vissute con ambivalenza, mentre in altri apre la strada a situazioni di rischio, fraintendimenti o abuso.
Cosa devono fare gli adulti?
Agli adulti spetta il compito di creare spazi di ascolto e confronto, in cui i/le giovani possano parlare apertamente di ciò che vivono, porre domande, esprimere dubbi, per costruire relazioni in cui la sessualità sia libera, consapevole e rispettosa di sé e dell’altro/a: una sessualità che non si limiti all’assenza di rischio, ma che promuova benessere, autenticità e piacere condiviso.
Dr. Walter La Gatta
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Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
ONLINE E IN PRESENZA (Ancona, Terni, Fabriano, Civitanova Marche)
Il Dr. Walter La Gatta si occupa di:
Psicoterapie individuali e di coppia
Terapie Sessuali
Tecniche di Rilassamento e Ipnosi
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Dr. Giuliana Proietti