La psicoanalisi fu accolta tiepidamente in Francia, Freud dixit
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Nel 1923 Freud rilasciò una intervista al giornalista francese Raymond Recouly.
“La Francia è il Paese dove ho il minor numero di seguaci” osservò Freud, “eppure le mie teorie sono state studiate e rese pubbliche in Francia”.
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Quando il giornalista gli chiese se sapeva spiegarsi la ragione di questa accoglienza tiepida che i francesi avevano riservato alla psicoanalisi, Freud risponde:
“Non lo so. Credo ci siano varie ragioni. Forse ci sono aspetti politici in tutto ciò”. Il giornalista a questo punto lo rassicurò sul fatto che non poteva essere questo il problema, visto che “non c’è alcun Paese al mondo, come la Francia, capace di accogliere idee che vengono dall’estero, non importa da dove vengano” ed aggiungendo che, oltre a questo, all’epoca erano stati pubblicati davvero molti libri in francese sulla psicoanalisi, se ne era molto discusso.
“Posso immaginare un’altra spiegazione” rispose Freud: “Poiché le mie teorie, almeno all’inizio, erano collegate con quelle del vostro grande Charcot, i francesi si sono mostrati poco desiderosi di seguire il loro sviluppo in uno spirito ed in una terra straniera. A loro bastava conoscere lo sviluppo che queste idee avevano avuto nel vostro Paese”.
[Dall’intervista di Raymond Recouly , apparsa in lingua inglese nel giornale Outlook.]
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Fonte: Freud Museum
Immagine: Parigi, prima del 1921, Wikimedia
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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