La psicologia e la crisi economica

Due economisti, uno psicoanalista e un ex psicologo clinico: questi gli ospiti di un dibattito pubblico organizzato dal Freud Museum di Londra nel mese di luglio per discutere di ciò che la psicologia ha da dire sulla crisi economica mondiale. Introducendo l’evento, il presidente, Professor Daniel Pick di Birkbeck, uno storico della psicoanalisi, ha sottolineato che il tema della psicologia e del denaro non è certo nuovo: ‘John Maynard Keynes leggeva Freud nel 1920′, ha detto, ‘ed era molto interessato ai collegamenti tra il denaro e la sessualità. ‘

Tim Harford, autore di The Undercover Economist: Exposing Why the Rich Are Rich, the Poor Are Poor–and Why You Can Never Buy a Decent Used Car! ha parlato poi delle carenze sistematiche che portarono al disastro Piper Alpha nel 1988. Proprio come la crisi finanziaria globale, Harford ha affermato che l’esplosione della piattaforma petrolifera  fu l’esempio di un sistema complesso che andava male a causa di un mix catastrofico di avidità, prevaricazione e cattiva gestione del processo decisionale. Forse qualcuno aveva gli strumenti e la conoscenza per prevenirla, ma purtroppo non parlò.

Riferendosi al lavoro di James Reason, psicologo presso la Manchester University, Harford ha sostenuto che vi sono tre categorie di errore – le scivolate ‘come entrare sotto la doccia con i calzini’ (che sono rapidamente riconosciute e rettificate), gli errori (quando la tua immagine mentale del mondo non coincide con la realtà), e le violazioni (quando si decide deliberatamente di non seguire la corretta procedura).

L’economia mondiale è un sistema complesso e quando le cose vanno male, ha detto Harford, qualcuno se ne accorge, ma non ritiene utile sporre denuncia: dobbiamo cambiare la psicologia della denuncia ed evitare che se qualcuno la fa venga subito licenziato.

Per Will Hutton, vice-presidente della Work Foundation (e autore del libro di prossima uscita Them and Us: Politics, Greed and Inequality – Why We Need a Fair Society), il sistema finanziario globale è andato a rotoli perché i banchieri del mondo hanno ignorato il bisogno di equità della natura umana. Il paradosso del capitalismo è che l’equità uno dei suoi valori indispensabili: anche i cacciatori-raccoglitori invocavano il principio della condivisione se tornavano a casa senza niente e avevano bisogno di avvalersi delle catture fatte da altri, ma la cultura delle banche si è molto allontanata da tutto ciò.

Hutton ha sostenuto che mai, dopo la caduta del muro di Berlino, il sistema bancario mondiale è stato gestito con tanta avidità, con incentivi ingranditi e sproporzionati. ‘Questo modello denuncia una visione sbagliata della natura umana’, ha detto, ‘ma hanno avuto la loro meritata punizione e l’intero edificio viene ora a schiantarsi al suolo.’ Hutton ha aggiunto che abbiamo mal riposto la fiducia nella saggezza della folla (alimentando così le bolle di mercato); cerchiamo narrazioni, che spesso sono dei falsi, per spiegare gli eventi, ma siamo miopi e per fortuna gli economisti si stanno rendendo conto che i loro modelli basati sulla razionalità sono sbagliati.

Su un tema analogo, Oliver James – un ex psicologo clinico e autore di Affluenza –  ha sostenuto che la nascita del materialismo è responsabile dei tassi raddoppiati di malattia mentale nel Regno Unito rispetto ai cugini europei. ‘Il Capitalismo egoista, l’economia neo-liberale e thatcheriana ha portato a un cambiamento sostanziale nei valori della popolazione,’ ha affermato James. Secondo lo psicologo, la scienza dimostra che questo materialismo è associato ad un maggior numero di problemi nel campo della salute mentale. Al cuore del problema è  l’avidità, ha sostenuto James documentando la spirale del debito delle famiglie durante gli anni novanta. L’effetto sulla nostra psicologia è stata l’ascesa delle rateizzazioni, che hanno drogato e alimentato il credito al consumo.  Tutto ciò ha influito sulle nostre personalità, con un arresto nello sviluppo, il vissuto di emozioni febbrili, narcisismo … “I disturbi di personalità servono dunque a compensare i sentimenti di impotenza “.

Ultima a parlare è stata la psicoanalista Susie Orbach.  Quando il sistema cambia, come è cambiato in Inghilterra, passando dalla democrazia sociale al liberismo, questo non può non influire sulle persone, ha ricordato la Orbach. Il denaro, ha spiegato, è usato dalla gente come una dimostrazione di identità – un modo di stratificare e organizzare noi stessi, ma la finanza è opaca, coperta di polvere di stelle, condotta da persone che fanno giochi estremamente complessi. ‘Siamo in una grande confusione su ciò che vogliamo essere come società – abbiamo subito un trauma che non può essere spiegato,’ ha detto la Orbach. E’ come se una persona avesse ricevuto un assegno con una cifra a tanti zeri, una cifra talmente elevata da non permettere di capirne il significato e neanche di riuscire a parlarne:  un’emozione che incanta, delizia, terrorizza, ma che invita solo a… Guadagnare di più il prossimo anno.

Dr. Giuliana Proietti, psicoterapeuta, Ancona

Fonte: The Psychologist

Immagine:Alan Cleaver 2000

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