Il linguaggio del corpo dei politici

I politici, come tutti gli altri esseri umani, compiono gesti che rivelano i loro pensieri, secondo un nuovo studio pubblicato i 28 luglio 2010, sulla rivista “PLoS ONE.

Daniel Casasanto dell’Istituto di Psicolinguistica Max Planck di Nijmegen, nei Paesi Bassi, insieme ai suoi colleghi, ha condotto uno studio sui gesti spontanei dei politici, osservati nel dibattito finale delle recenti elezioni presidenziali negli Stati Uniti.

Le elezioni del 2004 e del 2008 hanno coinvolto personaggi destrimani (Kerry, Bush) e due mancini (Obama, McCain). Casasanto e la collega Jasmin hanno scoperto che i candidati destrorsi hanno, in proporzione, fatto gesti con la mano destra quando esprimevano idee positive e gesti con la mano sinistra quando volevano esprimere pensieri negativi. Esattamente l’opposto è stato rilevato per i due mancini, che favorivano la mano sinistra per gli aspetti positivi che andavano illustrando e la mano destra per i negativi. (Questo non esclude dunque che l’uomo che rappresenta “il braccio destro di Obama” sia quello quello che in realtà gli è accanto sul lato sinistro…).

In molte culture del resto, troviamo espressioni che legano la destra a “buono” o “giusto” e la sinistra a “cattivo”. Si pensi alla lingua inglese dove “right” significa sia la parola “destra” che la parola “corretto, giusto”, oppure all’aggettivo “sinistro” della lingua italiana (es. “un sinistro presagio”).

Secondo Casasanto dunque, i dati confermano l’idea che le persone associno le buone cose con la parte del corpo che utilizzano più frequentemente e agevolmente. (L’associazione degli aspetti positivi con il proprio lato dominante è qualcosa su cui democratici e repubblicani sembrano d’accordo!)

I gesti delle mani possono fornire indicazioni su cosa pensa il parlante di ciò che sta dicendo, anche perché le persone spesso non sono consapevoli dei loro gesti, e spesso non si rendono neanche conto di gesticolare.

Osservando dunque i movimenti della mano dominante si può sapere qualcosa di più sul politico che sta facendo un discorso. Nello studio, i gesti della mano non dominante si sono verificati più spesso durante le dichiarazioni negative che durante le dichiarazioni positive (rapporto di 2 a 1 per Obama, 3-1 per Kerry, e di 12 a 1 per McCain). Guardare le mani dei politici potrebbe aiutare gli elettori a capire veramente cosa essi abbiano (davvero) in mente.

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Fonte: Daniel Casasanto, Kyle Jasmin. Good and Bad in the Hands of Politicians: Spontaneous Gestures during Positive and Negative Speech. PLoS ONE, 2010; 5 (7): e11805 DOI: 10.1371/journal.pone.0011805 via Science Daily

Dr. Giuliana Proietti, psicoterapeuta, Ancona

Immagine:Ennailuj

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