Cancellare i pensieri negativi dalla mente

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Costo: 60 euro/ Durata: 1 ora/ Frequenza: da definireDr. Walter La Gatta

Non è proprio una buona idea provare a eliminare i pensieri negativi che abbiamo nella mente: questo tentativo, infatti, non solo provoca un ‘rebound effect’, ovvero un aumento del fenomeno, ma causa anche un ulteriore detrimento del tono dell’umore e dell’autostima.
E allora, come si fa a stare meglio quando si hanno pensieri negativi?

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Ecco qualche consiglio utile:

  1. Impegnarsi a spostare l’attenzione su altro. Esempio: “è vero, ma ci penserò dopo”. Oppure: “sono brutta’: ok, però ho un bel sorriso! E poi sono simpatica! “
  2. Accettare i pensieri negativi. Prendendo spunto dalla Mindfulness, cercare di “osservare senza giudicare” il pensiero disfunzionale mentre si crea, passa e poi se ne va.  I pensieri negativi non possono essere evitati, ma si può scegliere di lasciarli passare senza esserne travolti.
  3. Scrivere il pensiero disturbante, illustrando tutti gli esiti negativi che esso porta a immaginare (es. perdita del lavoro, povertà, solitudine, ecc.) e poi scrivere su un’altra pagina tutti gli esiti positivi che la stessa situazione potrebbe comportare (es. trasferimento in altra città, nuove amicizie, aria più pulita, ecc.)
  4. Utilizzare un proprio “mantra” personale, che riesce a tranquillizzarci. Potrebbe essere una frase presa dal training autogeno, come “io sono perfettamente calmo e rilassato”, oppure una frase che ci dicevano i nostri nonni quando eravamo bambini e nella quale abbiamo sempre trovato rassicurazione (es. Non pioverà sempre, prima o poi tornerà il sereno)
  5. Distinguere le sensazioni che si provano dai fatti che realmente succedono: non è detto che i copioni si ripetano esattamente identici e non è detto che quello che è successo in passato debba per forza ripresentarsi con le stesse caratteristiche negative. Non lasciarsi influenzare da emozioni che richiamano ricordi dolorosi: la vita cambia e inoltre la vita ci cambia. Nel tempo acquisiamo sempre maggiori competenze e resilienza, per cui anche fossimo davvero costretti a rivivere situazioni già passate, possiamo stare sicuri che sapremmo meglio gestirle.
  6. Cercare soluzioni diverse agli stessi problemi. Prendere un quaderno e scrivere tutte le soluzioni diverse che si potrebbero perseguire, anche le più folli e le più improbabili. Una volta fatto questo, prendere in considerazione una a una le soluzioni scritte, dando spazio e tempo anche alle soluzioni che in un primo momento non ci erano sembrate troppo sensate. E’ possibile che con questo esercizio di brainstorming si possa vedere la luce in fondo al tunnel, senza lasciarsi abbattere dai problemi, prima ancora che si presentino.
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Foto di Brett Sayles da Pexels


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