Sognare ad occhi aperti è utile?
Sognare ad occhi aperti significa immergersi in pensieri immaginari o fantastici mentre si è svegli e coscienti. È un’attività mentale in cui la mente vaga, creando scenari ipotetici, fantastici o desiderabili.
In passato, sognare ad occhi aperti è stato spesso considerato una perdita di tempo. Per Freud, ad esempio, questo era un passatempo infantile e nevrotico, mentre secondo alcuni psichiatri indugiare troppo sui propri pensieri avrebbe potuto portare alla psicosi. E oggi, cosa se ne pensa? Cerchiamo di capire meglio.
Cosa succede quando si sogna ad occhi aperti?
Quando si sogna ad occhi aperti, la mente è libera di esplorare idee e scenari senza le limitazioni della realtà quotidiana. Questo può includere fantasie di ogni tipo, o scenari e personaggi immaginari.
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Quale è la differenza con i sogni notturni?
A differenza dei sogni notturni, che avvengono durante il sonno, i sogni ad occhi aperti avvengono mentre si è svegli e consapevoli dell’ambiente circostante.
Può essere un modo di evadere dalla realtà?
Si: può servire come modo per sfuggire temporaneamente a situazioni stressanti o noiose, offrendo una pausa mentale ristoratrice.
Quali sono i benefici del sognare ad occhi aperti?
Quando si sogna ad occhi aperti, la mente può vagare, ma si ha ancora un certo grado di controllo sui propri pensieri e si può tornare alla realtà in qualsiasi momento.
Questo permette di rilassarsi e ridurre lo stress, e cercare nel contempo di stimolare la creatività, aiutando a trovare soluzioni innovative ai problemi o a generare nuove idee.
Facciamo un esempio pratico, relativo alla mente “vagante”: consideriamo queste tre parole: canestro, volo, mano. Riuscite a pensare ad un altro termine che si riferisce a tutti e tre questi elementi? Se no, non preoccupatevi per ora. Per il momento torniamo a parlare dei sogni ad occhi aperti: la risposta potrebbe arrivarvi direttamente attraverso l’effetto “incubazione”, cioè mentre continuate a leggere questo articolo, anche se la vostra mente continua a “perdersi” sull’argomento di riflessione proposto.
Durante le ore di veglia, la mente sembra assorbita nel sognare ad occhi aperti per circa il 30 per cento del tempo, secondo le stime degli psicologi che, in un esperimento, hanno chiesto ad un gruppo di partecipanti cosa stessero pensando, in diversi momenti della giornata.
Se si sta guidando in un lungo un rettilineo, una strada vuota, la mente potrebbe essere “errante” per tre quarti del tempo (vedi Jonathan Schooler e Jonathan Smallwood).
Una intervista sull'ipnosi
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Quanto sia importante questa capacità della mente, di assentarsi dalla realtà, è facilmente comprensibile se si pensa a quando, coinvolti in un ingorgo a causa del traffico, cominciamo a sognare il week end e i piaceri della vacanza. Se questo non fosse possibile non ci rimarrebbe che contemplare la massa di auto e le espressioni infastidite dei loro guidatori. C’è dunque un vantaggio evolutivo in questa capacità di distrazione della mente.
Spesso, leggendo un libro, può capitare di leggere intere pagine, senza capire cosa si sta leggendo (zoning out, in inglese), cioè si è inconsapevoli del potere di astrazione della propria mente. In un esperimento è stato ad esempio chiesto a dei lettori se fossero concentrati nel testo o se stessero fantasticando qualcosa, mentre leggevano: si è così visto che nel 10 per cento del tempo di lettura i pensieri vagano, anche se è difficile rendersene pienamente conto, a meno che non si venga interrogati su questo tema, come avvenuto durante un esperimento.
Per misurare il pensiero astratto in modo più diretto, il dottor Schooler e due psicologi dell’Università di Pittsburgh, Erik D. Reichle e Andrew Reineberg, hanno usato una macchina che tracciava i movimenti degli occhi delle persone, mentre leggevano “Ragione e sentimento”, sullo schermo del computer. Fortuna, dicono gli autori, che Jane Austen, l’autrice del romanzo, non è più di questo mondo e non potrà sapere i risultati dell’esperimento, per lei poco gratificanti…
Confrontando i movimenti degli occhi con il testo sullo schermo, gli sperimentatori hanno potuto infatti osservare se qualcuno rallentava nella lettura per comprendere meglio frasi complesse o semplicemente scansionava il testo senza capirlo. Una divagazione del pensiero su una frase potrebbe durare fino a due minuti.
Ma quale potrebbe essere il vantaggio di mantenere attive due reti di pensieri contemporanei? Gli obiettivi vanno al di là del compito immediato. Tale teoria potrebbe contribuire a spiegare perché le persone che si distraggono facilmente ottengono migliori risultati nei test di creatività: forse, mettendo entrambe le reti del cervello a lavorare contemporaneamente, queste persone riescono poi a fare associazioni insolite.
Ah, a proposito, la soluzione del quesito proposto qualche riga più su era la parola “palla”: ci eravate già arrivati?
Quali sono i potenziali svantaggi?
Se si sogna ad occhi aperti troppo spesso o in momenti inappropriati, questo può essere un limite nelle proprie capacità di concentrazione, riducendo la produttività ed anche la qualità delle relazioni interpersonali.
In alcuni casi, potrebbe essere usato come un modo per evitare di affrontare problemi reali o situazioni difficili, il che potrebbe essere controproducente nel lungo termine.
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Cosa si può fare per essere più creativi?
Occorre occupare il tempo in lavori poco impegnativi: essi liberano la mente e le permettono di vagare in modo produttivo (es. camminare, lavorare a maglia, ecc.). Per essere creativi occorre permettere alla mente di distrarsi, ma è necessario anche essere in grado catturare l’idea vagante, quando la si ha. Se Archimede, giunto a una soluzione nella vasca da bagno, non si fosse accorto di aver avuto l’idea giusta, a cosa sarebbe servito averla avuta?
Dr. Walter La Gatta
Una intervista sulla Timidezza
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Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
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