Ti senti incerto su chi sei e cosa vuoi fare della tua vita? Tale dubbio può portarti a simpatizzare, in politica, con gruppi radicali o estremisti, secondo un nuovo studio pubblicato sul Journal of Experimental Social Psychology. I gruppi che si costuiscono attorno a convinzioni radicali possono fornire ad una persona incerta un maggiore senso di identità, di sé e del proprio gruppo sociale, di cui sono in genere prive.
Lo afferma Michael Hogg, psicologo alla Claremont Graduate University, il quale ha condotto un nuovo esperimento di psicologia sociale in cui si cercava di instillare dei dubbi in alcuni studenti di college, chiedendo loro di scrivere alcune cose su cui si sentivano incerti e scontenti. I ricercatori hanno poi chiesto agli studenti di prendere in considerazione le risposte molto forti date da alcuni gruppi radicali, riguardo a temi come l’aumento delle tasse scolastiche (ad esempio il blocco del campus o la partecipazione a manifestazioni e proteste particolarmente accese).
Gli sperimentatori hanno così scoperto che questi studenti “incerti” hanno smesso di protestare in modo moderato, come avevano fatto fino ad allora, ad esempio durante le riunioni, stampando volantini o inviando lettere ai giornali, preferendo comportamenti di opposizione più radicali.
I risultati dello studio sembrano comprovare le tesi di Hogg, il quale da tempo porta avanti studi sulla teoria per cui l’identificazione con un gruppo serve alla persona per ridurre le proprie insicurezze, personali e sociali. Nei contesti più estremi in cui lo stato di incertezza si fa più prolungato (ad esempio, nelle crisi economiche, nei conflitti sociali, negli eventi drammatici della vita) secondo Hogg cresce l’attrazione verso persone o gruppi che mostrano di essere particolarmente forti (come possono esserlo i veri credenti o i fanatici), che promuovono strategie ortodosse, intolleranti, gerarchiche, xenofobe ed etnocentriche. Questi gruppi radicali possono essere visti come un modo concreto per trasformare l’incertezza avvertita da potenziale minaccia a potenziale sfida.
Alcuni gruppi forniscono un senso più chiaramente definito di sé – spiega Hogg – : si tratta di quei gruppi che, visti da fuori sembrano settari, un po’ chiusi, al limite fra gruppi religiosi e gruppi terroristici.
Conclusione: forse, per aiutare le persone a superare i difficili momenti di cambiamento sociale occorrerebbe fornire loro un forte senso di sé, un senso di appartenenza, per ridurre il rischio che essi finiscano in organizzazioni estremiste.
Dr. Giuliana Proietti
Dello stesso autore:
The solace of radicalism: Self-uncertainty and group identification in the face of threat
Fonte:
Embracing the Radical: How Uncertainty Breeds Extremism, Scientific American
Link: Aggressive Radicalism as a Response to Self‐Uncertainty.
Immagine: Wikimedia
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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