Violenza psicologica – Consulenza online

Sono anni che subisco violenza verbale e psicologica da parte del mio compagno, dopo aver letto un libro molto esaustivo sull’argomento ho deciso di farlo leggere anche a lui e di cominciare un confronto perché cercasse di prendere atto della nostra situazione.
La cosa non è stata facile, perché parte dell’abuso è la negazione. Lui minimizza o nega quello che fa. E io esagero quando mi lamento.
Tuttavia sono stata irremovibile e mi sono allontanata da lui fino a quando non ha acconsentito ad avere un confronto diretto con me, su ogni aspetto della sua violenza.
Mi rendo conto che dovremmo rivolgerci a qualcuno di esterno alla coppia, ma ho paura di rivolgermi a uno psicologo che possa in qualche modo rafforzare la convinzioni del mio compagno che io esagero e sono troppo suscettibile, in questo modo verrebbero vanificati tutti i miei sforzi.
Temodi fare terapia di coppia e dover magari difendermi dal terapeuta come mi difendo da lui, quando cerco di esprimere le mie ragioni. Ho letto di donne che hanno subito questo trattamento.
Secondo lei a chi potrei rivolgermi con la sicurezza che l’argomento verrà affrontato per quello che è?
grazie

Gentile Signora,

Lei non dovrebbe vedere la terapia come un giudizio e il terapeuta come un giudice. La terapia serve ad aiutare le due parti a ritrovare un dialogo e a cercare nuovi aggiustamenti, per far si che la coppia ritorni a stare insieme in armonia. Nessun terapeuta si mette da una parte o dall’altra per partito preso: non è il nostro mestiere. Semmai può accadere che in alcuni casi si rinforzi una posizione troppo debole, all’interno della coppia, per ristabilire il necessario equilibrio.
In ogni caso, affrontando una terapia, occorre essere aperti al cambiamento: la ragione non è mai tutta da una parte e, accettando di mettersi in discussione, per cambiare alcuni atteggiamenti che non piacciono all’altro/a, ci si guadagna anche in felicità personale. Lei ad esempio, nella situazione di coppia che vive, pensa di avere ragione al 100%, ma ciò nonostante non è felice. Baratterebbe un po’ delle sue ragioni per una maggiore felicità? Questo è il punto.
Cordialmente,

Dr. Giuliana Proietti, psicoterapeuta, Ancona

Immagine:

mrhayata, Flickr

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