Tutti i bambini, prima ancora che imparino a parlare, sanno già gridare per avvertire gli adulti di un loro problema. Questa abitudine però non si perde con l’acquisizione del linguaggio verbale e con lo sviluppo psico-fisico, ma continua ad essere praticata anche da adulti, specie quando si prova un dolore. Uno studio del 2003 ha osservato che alcuni adulti, definiti ‘grandi catastrofisti” si lasciavano andare a espressioni e vocalizzazioni per esprimere il dolore soprattutto quando erano presenti degli osservatori. Questo dato fa capire che le gridare ha un importante valore comunicativo: esprime il bisogno di essere accuditi o incoraggiati nella sopportazione del dolore.
Fonte: Livescience
Dott.ssa Giuliana Proietti Ancona
Immagine : Munch, L’urlo
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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