Perché il dolore ci fa gridare?
Psicologia

Perché il dolore ci fa gridare?

Perché il dolore ci fa gridare?

Dr. Walter La Gatta

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Tariffe Psicoterapia

Il grido di dolore è una risposta naturale e istintiva del corpo umano che ha radici profonde sia nella biologia che nell’evoluzione. Esso rappresenta una reazione immediata e involontaria a una lesione o a una situazione di pericolo, con l’obiettivo di segnalare lo stato di emergenza e richiamare attenzione o aiuto. Scopriamo meglio di cosa si tratta.

Perché il dolore fa gridare?

Quando una persona prova dolore, diversi meccanismi biologici e neurologici si attivano per gestire la situazione. I principali processi che contribuiscono al grido di dolore sono:

Attivazione del sistema nervoso – Il dolore è rilevato da alcuni recettori sensoriali specializzati che rispondono a stimoli potenzialmente dannosi (come lesioni, calore o pressione eccessiva). Quando questi recettori rilevano un pericolo, essi inviano segnali attraverso i nervi sensoriali al midollo spinale e, successivamente, al cervello, in particolare alla corteccia somatosensoriale e al talamo.

Il cervello interpreta questi segnali come dolore, e allo stesso tempo attiva la risposta di “lotta o fuga” attraverso il sistema nervoso simpatico. Questo porta a una serie di reazioni fisiologiche: aumento della frequenza cardiaca, rilascio di adrenalina, aumento della tensione muscolare e, spesso, il grido come forma di risposta immediata.

IPNOSI CLINICA: una intervista al Dr. Walter La Gatta

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Da cosa si origina il grido di dolore?

Il grido di dolore è un riflesso vocale innescato da forti sensazioni di sofferenza o paura. Quando il dolore viene percepito dall’ amigdala, parte del cervello coinvolta nella gestione delle emozioni, essa invia segnali ai centri di controllo vocale. Questa attivazione può portare a una reazione immediata come il grido o il gemito, che rappresentano una forma di scarico emotivo e fisico.

Il tronco encefalico, responsabile di molte delle funzioni involontarie del corpo, coordina questa risposta, modulando la respirazione e la vocalizzazione. Questo tipo di reazione rapida è automatico e si verifica senza un’elaborazione cosciente, proprio perché si tratta di un meccanismo di sopravvivenza.

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A cosa è servito il grido di dolore dal punto di vista evolutivo?

Dal punto di vista evolutivo, il grido di dolore ha avuto una funzione di avvertimento e comunicazione. Grida e gemiti emessi in risposta a stimoli dolorosi servono infatti a chiedere aiuto, segnalare un pericolo, ecc.

Si tratta dunque di un comportamento adattativo che ha probabilmente aiutato i nostri antenati a sopravvivere.

Anche gli animali emettono gridi di dolore?

Si. Studi effettuati su diverse specie animali dimostrano che molti mammiferi, compresi i primati, emettono vocalizzazioni in risposta a stimoli dolorosi, indicando che si tratta di una caratteristica comune nel regno animale.

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Il grido di dolore può ridurre la sensazione di dolore?

Si. Esprimere il dolore attraverso il grido può aiutare a scaricare la tensione e ridurre lo stress immediato. Questa forma di “catarsi” è ben documentata: la scarica emotiva associata al grido può avere un effetto calmante momentaneo e contribuire al rilascio di endorfine, i neurotrasmettitori che aiutano a modulare il dolore.

I bambini quando imparano a gridare per il dolore?

Tutti i bambini, prima ancora che imparino a parlare, sanno già gridare per avvertire gli adulti di un loro problema. Questa capacità non si perde con l’acquisizione del linguaggio verbale e con lo sviluppo psico-fisico, ma continua ad essere praticata anche da adulti.

Sul piano comunicativo cosa significa il grido di dolore?

Questa vocalizzazione fa capire che si sente il bisogno di essere accuditi o incoraggiati nella sopportazione del dolore.

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Foto di Andrea Piacquadio

 

Dr. Walter La Gatta Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise. Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia ONLINE E IN PRESENZA (Ancona, Terni, Fabriano, Civitanova Marche) Il Dr. Walter La Gatta si occupa di: Psicoterapie individuali e di coppia Terapie Sessuali Tecniche di Rilassamento e Ipnosi Disturbi d’ansia, Timidezza e Fobie sociali. Per appuntamenti telefonare direttamente al: 348 – 331 4908 (anche whatsapp) email: w.lagatta@psicolinea.it Visita la pagina Facebook e il profilo Twitter Visita anche www.walterlagatta.it

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