La sessualità dopo il cancro: rassegna di ricerche

Rassegna di ricerche su Cancro e Sessualità

Tasso di sopravvivenza

Attualmente il tasso di sopravvivenza di almeno 5 anni per i malati di cancro riguarda oltre il 60% dei soggetti [Australian Institute of Health and Welfare, 2014], il che significa che un numero crescente di persone convive con questa malattia.

Benessere sessuale

Poiché il benessere sessuale è una componente centrale della qualità della vita [The World Health Organization Quality of Life assessment, 1995], molte ricerche si sono occupate dei cambiamenti nella coppia a seguito della infausta diagnosi e delle invasive terapie per curare il cancro [Mercadante S, Vitrano V, Catania V, 2010].

Cancro e Sessualità: la ricerca

La ricerca che esamina le modifiche alla sessualità dopo il cancro si è concentrata principalmente sui tumori che colpiscono direttamente gli organi sessuali o riproduttivi.

Negli uomini, ci si è concentrati in particolare sulle variazioni sessuali a seguito di cancro alla prostata e ai testicoli, che influiscono su:

  • disfunzione erettile [Arrington MI, 2008,Galbraith ME, Arechiga A, Ramirez J, Pedro LW, 2005],
  • dimensione diversificata dei genitali, l’aumento di peso, l’incontinenza urinaria [Bokhour BG, Clark JA, Inui TS, Silliman RA, Talcott JA, 2001,Badr H, Taylor CL, 2009],
  • riduzioni del desiderio sessuale e del piacere e visione negativa del corpo [Carpentier MY, Fortenberry JD, 2010-Rossen P, Pedersen AF, Zachariae R, von der Maase H, 2012].

La ricerca sui cambiamenti sessuali per le donne con tumore si è concentrata principalmente su:

  • impatto dei trattamenti per cancro al seno o ginecologici, che includono cambiamenti anatomici [Basson R, 2010-Holmes L., 2005], stanchezza [Ussher JM, Perz J, Gilbert E, 2012],
  • dolore o secchezza vaginale  [Bergmark K, Avall-Lundqvist E, Dickman PW, Henningsohn L, Steineck G,1999, Safarinejad MR, Shafiei N, Safarinejad S, 2013],
  • sentimenti negativi circa il proprio potere seduttivo [Berterö C, Chamberlain Wilmoth M, 2007;Plotti F, Sansone M, Di Donato V, Antonelli E, Altavilla T, Angioli R, Panici PB, 2011],
  • modifiche al proprio senso di femminilità [Archibald S, Lemieux S, Byers ES, Tamlyn K, Worth J. , 2006;Wilmoth MC, 2001 ].

A livello di coppia i più importanti studi hanno riguardato:

  • riduzione del desiderio sessuale [Sekse RJ, Raaheim M, Blaaka G, Gjengedal E, 2010],
  • riduzione della risposta sessuale [Fobair P, Stewart SL, Chang S, D’Onofrio C, Banks PJ, Bloom JR, 2006; Bal MD, Yilmaz SD, Beji NK, 2013],
  • diminuzione della frequenza dei rapporti [Green MS, Naumann RW, Elliot M, Hall JB, Higgins RV, Grigsby JH, 2000],
  • mancanza di piacere o di soddisfazione sessuale [Juraskova I, Butow P, Bonner C, Robertson R, Sharpe L, 2013;Meyerowitz BE, Desmond KA, Rowland JH, Wyatt GE, Ganz PA, 1999]
  • peggioramento del rapporto di coppia [Burns M, Costello J, Ryan-Woolley B, Davidson S, 2007],
  • distanza emotiva tra i partner [Rolland JS., 1994],
  • sensazione di essere meno desiderati dal proprio partner [Ussher JM, Perz J, Gilbert E, 2012]
  • sviluppo di pensieri negativi sul contatto sessuale [Cull A, Cowie VJ, Farquharson DI, Livingstone JR, Smart GE, Elton RA, 1993],
  • difficoltà di comunicazione di coppia [Stead ML, Fallowfield L, Selby P, Brown JM, 2007].

Cancro e anziani

Le preoccupazioni per i cambiamenti sessuali sono stati segnalati anche fra le persone più anziane, che rimangono, malgrado tutti i pregiudizi in proposito, degli esseri sessuati [Loe M., 2004 -Watters Y, Boyd TV, 2009 ], anche se la preoccupazione sessuale riguarda più gli uomini che le donne [Traa MJ, Orsini RG, Oudsten BLD, Vries JD, Roukema JA, Bosman SJ, Dudink RL, Rutten HJT., 2013].

Tumori che non interessano direttamente la zona genitale

È sempre più evidente tuttavia che anche le persone con tumori che non interessano direttamente la parte genitale sperimentino una riduzione dell’interesse per l’attività sessuale, a causa dei cambiamenti dell’immagine corporea e dei sentimenti di competenza sessuale, così come a causa di disfunzioni sessuali, o alterazioni dell’autostima in ambito sessuale [Galbraith ME, Crighton F, 2008;Greenfield DM, Walters SJ, Coleman RE, Hancock BW, Snowden JA, Shalet SM, DeRogatis LR, Ross RJ, 2010 ].

Ad esempio, i ricercatori hanno osservato cambiamenti sessuali nelle persone con:

  • tumori linfatici [Thygesen KH, Schjødt I, Jarden M, 2012],
  • tumori del colon [van der Horst-Schrivers AN, van Ieperen E, Wymenga AN, Boezen HM, Weijmar-Schultz WC, Kema IP, Meijer WG, de Herder WW, Willemse PH, Links TP, de Vries EG, 2009],
  • tumori della testa e del collo [Low C, Fullarton M, Parkinson E, O’Brien K, Jackson SR, Lowe D, Rogers SN, 2009],
  • tumori del colon-retto [Milbury K, Cohen L, Jenkins R, Skibber JM, Schover LR, 2013],
  • tumori della vescica [Salem HK, 2007],
  • tumori del polmone [Shell JA, Carolan M, Zhang Y, Meneses KD, 2008] .

Genere Sessuale

Il cancro infatti viene vissuto come segue nelle donne:

  • un assalto invisibile alla femminilità [Butler L, Banfield V, Sveinson T, Allen K, Downe-Wanboldt B, Alteneder RR. , 1998 ],
  • minore adesione all’identità di genere [Lamb MA, Sheldon TA., 1994 – Hyde A., 2007 ],
  • scarsa fiducia nelle proprie capacità attrattive e sessuali [Juraskova I, Butow P, Robertson R, Sharpe L, McLeod C, Hacker N, 2003 – Jensen PT, Groenvold M, Klee MC, Thranov I, Petersen MA, Machin D., 2004 ]

e negli uomini:

  • cambiamento nei confronti della propria autostima e della virilità [Bokhour BG, Clarke JA, Inui TS, Silliman RA, Talcott JA, 2001], specialmente coloro che hanno un tumore alla prostata e non si sentono più all’altezza delle aspettative sociali del comportamento maschile [Cushman MA, Phillips JL, Wasserug RJ. , 2010].
  • prestazioni sessuali scadenti o per il desiderio e/o il piacere diminuito [Gurevich M, Bishop S, Bower J, Malka M, Nyhof-Young J., 2004].
  • Disfunzione erettile: viene vissuta come l’ostacolo principale per ‘soddisfare le esigenze delle loro partner’ [Maliski SL, Rivera S, Connor S, Lopez G, Litwin MS., 2008 – Fergus KD, Gray RE, Fitch MI. 2002].

Interventi

Tuttavia, gli interventi per migliorare l’impatto di questi cambiamenti sessuali si sono finora concentrati sui tumori in ambito sessuale o riproduttivo [Miles C, Candy B, Jones L, Williams R, Tookman A, King M. , 2007], e si è fra l’altro anche osservato che gli operatori sanitari sono meno propensi a discutere dei cambiamenti sessuali con individui o coppie che non soffrono di una forma di cancro in una zona non genitale [Hawkins Y, Ussher J, Gilbert E, Perz J, Sandoval M, Sundquist K, 2009-Hordern AJ, Street AF, 2007].

Questo suggerisce che i bisogni sessuali e le preoccupazioni di coloro che soffrono di cancro in zone diverse da quelle genitali possono non essere riconosciuti o affrontati.

Gli interventi devono concentrarsi sugli individui e sui cambiamenti che essi vivono nella relazione, piuttosto che concentrarsi sul loro corpo sessuale [White ID, Faithfull S, Allan H., 2012].

Gli interventi psicologici di sostegno possono essere utili per ridurre i problemi sessuali della coppia, senza dimenticare che i problemi sessuali dopo il cancro riguardano anche le persone singole,  i cui problemi sessuali sono spesso trascurati dai medici [Hordern AJ, Street AF., 2007].

Chi segue le coppie dovrebbe adottare una più ampia concettualizzazione del sesso, piuttosto che concentrarsi sul sesso coitale, come ad esempio il sesso orale e/o manuale, piuttosto che penetrativo [Oliffe J., 2005 ].

Le coppie possono dunque resistere all’imperativo coitale [McPhillips K, Braun V, Gavey N., 2001], o a quel modello biomedico del sesso che ritiene ‘disfunzioni sessuali’, tutto ciò che non rientra nel classico rapporto sessuale pene-vagina.

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Maggiore attenzione dovrebbe invece essere data alla rinegoziazione delle pratiche sessuali e della vita intima dopo il cancro, cercando “strategie di successo da utilizzare per mantenere l’intimità sessuale” [Beck AM, Robinson JW, Carlson LE., 2009].

Studi recenti

  • Ussher, J. M., Perz, J., Gilbert, E, 2015.

Questi ricercatori hanno esaminato l’esperienza personale vissuta dopo il cancro. Quelli che seguono sono i relativi risultati.

La maggior parte dei partecipanti allo studio ha riferito significative riduzioni nella soddisfazione e la frequenza sessuale, così come i cambiamenti in una serie di attività sessuali specifiche. Queste riduzioni della frequenza e della soddisfazione sessuale dopo il cancro aumentano in modo significativo per tutti i tipi di tumori, anche quelli che non riguardano direttamente l’apparato genitale.

Pratiche sessuali non coitali

Anche le pratiche sessuali non coitali, tra cui autoerotismo e masturbazione reciproca, sesso orale e baci, vengono ridotti significativamente, il che suggerisce che il rapporto sessuale diventi sempre più difficile o impossibile da realizzare, ma che anche altre forme d’intimità sessuale possono cessare. Tuttavia, alcune forme di intimità sessuale rimangono, anche se ridotte, in particolare baci e carezze, che sono le attività sessuali più praticate dopo il cancro, per entrambi i sessi.

Fattori psicologici e psico-relazionali

I cambiamenti nella frequenza e nelle attività sessuali sono dovute alle conseguenze materiali del cancro, fra cui secchezza vaginale, disfunzione erettile, stanchezza, perdita di sensibilità, e dolore generale.

Tuttavia, i partecipanti hanno anche identificato  fattori psicologici come la paura, lo stress, la scarsa autostima, così come preoccupazioni circa l’aspetto e fattori relazionali, causati dai cambiamenti sessuali.

I fattori psico-sociali e relazionali possono essere visti sia come cause sia come conseguenze dei cambiamenti sessuali vissuti dopo il cancro,  un circolo vizioso che può portare difficoltà e sofferenza, soprattutto in assenza di informazioni o supporto.

– Genere Sessuale

Le donne partecipanti allo studio si sono preoccupate anzitutto della loro immagine corporea, dicendo di sentirsi poco attraenti.  Dopo il cancro le donne non si sentono adeguate allo stereotipo di bellezza corrente:  si sentono “diverse”, ‘inadeguate’, ‘grasse’, “ridicole”.

Gli uomini dello studio hanno parlato di preoccupazioni circa la loro virilità, concentrandosi sui sentimenti di inadeguatezza.

I ricercatori hanno scoperto che un certo numero di partecipanti conservava una maggiore fiducia sessuale, un’immagine di sé maggiormente positiva e una maggiore vicinanza relazionale con il/la partner. Questi partecipanti hanno riferito di essere molto meno critici nei confronti del proprio corpo dopo il cancro, meno insicuri della propria immagine, così come delle loro capacità sessuali.

– I partners

I comportamenti dei partners sono fondamentali perché vi sia una risposta positiva: l’ interesse e il desiderio del/della partner, piuttosto che il suo disgusto per le cicatrici chirurgiche, o l’uso di dispositivi medici come ad esempio il sacchetto di colostomia, fanno sicuramente la differenza.

Giovani adulti

Più della metà dei giovani adulti con tumore ha riportato problemi di disfunzioni sessuali nei primi 2 anni successivi alla diagnosi, secondo questo studio investigativo pubblicato su Cancer.

Il funzionamento sessuale tra i giovani adulti affetti da cancro è significativamente influenzato dalla malattia e continua a essere problematico nel tempo. Ci sono poi variabili sociodemografiche, cliniche e psicosociali che contribuiscono alla probabilità di riportare la disfunzione sessuale.

Acquati e colleghi hanno analizzato i dati di 123 adulti di età compresa tra 18 e 39 anni (campione: 66% maschi, 53% bianchi, 35% ispanici / latini) a cui era stata diagnosticato:

– leucemia (15,4%),
– cancro al seno (14,6%),
– sarcoma dei tessuti molli  (12,2%),
– linfoma non Hodgkin (10,6%),
– carcinoma osseo (8,1%),
– cancro ai testicoli (8,1%),
– linfoma di Hodgkin (7,3%),
– cancro genitale femminile (5,7%)
– cancro al cervello (4,9%)
– altro (12,3%).

Tutti i pazienti hanno completato una scala di funzionamento sessuale entro i primi 4 mesi dalla loro diagnosi, 107 pazienti hanno completato la stessa indagine a 6 mesi e 95 pazienti hanno completato il sondaggio a 24 mesi.

Alla maggior parte dei partecipanti è stata diagnosticata una neoplasia a 20 anni (età media 29,2 anni); essi avevano ricevuto un trattamento, compresa la chemioterapia (71,5%); e avevano un rapporto di coppia stabile (57,7%).

Più della metà di tutti i pazienti giovani adulti ha riportato un certo grado di problemi con il funzionamento sessuale  (52%) e al follow-up a 6 mesi (54,2%). Dopo 2 anni, il 52% dei partecipanti riportava ancora disfunzioni sessuali.

La probabilità di riportare disfunzioni sessuali è aumentata dunque nel tempo (P <.01) ed era maggiore per le donne (P <.001), i pazienti più anziani (P <.01), i pazienti sposati o con relazione stabile (P <.001) e quelli trattati con chemioterapia (P <.05).

I giovani adulti coinvolti in una relazione stabile sembrano avere maggiori probabilità di sperimentare disfunzioni sessuali (P <.001).

Dr. Walter La Gatta

Fonti:
Ussher, J. M., Perz, J., Gilbert, E., & The Australian Cancer and Sexuality Study Team. (2015). Perceived causes and consequences of sexual changes after cancer for women and men: a mixed method study. BMC Cancer, 15, 268. http://doi.org/10.1186/s12885-015-1243-8

Acquati C, et al. Cancer. 2017;doi:10.1002/cncr.31030.

Dr. Walter La Gatta

Immagine: Pexel

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